È la compositrice finlandese Kaija Saariaho il Leone d’oro alla carriera “per lo straordinario livello tecnico ed espressivo raggiunto nelle sue partiture corali e per l’originalità del trattamento della voce”. All’ensemble vocale di Stoccarda Neue Vocalsolisten è attribuito il Leone d’argento “per la collaborazione creativa con alcuni tra i più grandi compositori viventi e per lo sviluppo di un repertorio vocale a cappella nell’ambito della scrittura contemporanea”.
Entrambi i riconoscimenti sono stati proposti dal Direttore del settore Musica, Lucia Ronchetti, e accolti dal Consiglio di Amministrazione della Biennale di Venezia.
Il 65. Festival Internazionale di Musica Contemporanea, intitolato Choruses e dedicato alle drammaturgie vocali nella produzione compositiva contemporanea, si svolgerà a Venezia dal 17 al 26 settembre.
A Kaija Saariaho sarà dedicata la giornata inaugurale del 17 settembre con la cerimonia di consegna del Leone d’oro alla carriera (Ca’ Giustinian, ore 12.00) e il concerto di apertura eseguito dall’Orchestra e Coro del Teatro la Fenice di Venezia diretti da Ernest Martinez-Isquierdo (Teatro La Fenice, ore 20.00). In programma: la prima esecuzione italiana di Oltra Mar, per coro e orchestra, composto da Kaija Saariaho nel 1999 e la prima esecuzione italiana di un lavoro orchestrale di Hans Abrahamsen del 2011, basato sull’orchestrazione dei Children’s Corner di Claude Debussy.
Come recita la motivazione: “Nell’ambito della sua vasta produzione per voce, ensemble vocale e coro Kaija Saariaho sarà premiata con il Leone d’oro in particolare per Oltra mar, considerato un capolavoro assoluto. Oltra mar, che in francese antico significa ‘attraverso il mare’, presenta una scrittura armonica complessa ma trasparente e la sintesi di colori orchestrali inediti e metamorfici di ascendenza impressionista”. “Fra i maggiori compositori viventi e uno dei più eseguiti al mondo – prosegue la motivazione – la musica di Kaija Saariaho ha il dono della potenza e dell’immediatezza e genera affreschi acustici inediti e narrazioni sonore originali”.
La cerimonia di consegna del Leone d’argento ai Neue Vocalsolisten Stuttgart, fra i più rappresentativi ensemble vocali dediti alla musica contemporanea, si svolgerà il 20 settembre nella Sala delle Colonne di Ca’ Giustinian, sede della Biennale (ore 12.00).
“I sette solisti d’eccezione che lo compongono – Johanna Vargas, Susanne Leitz-Lorey, Truike van der Poel, Daniel Gloger, Martin Nagy, Guillermo Anzorena, Andreas Fischer – hanno formato un ensemble che è anche laboratorio sperimentale sulla drammaturgia vocale, gruppo aperto di discussione sulle tecniche vocali contemporanee e sul significato del canto d’insieme nella sua prospettiva storica e potenzialità futura. Per grandi compositori quali Salvatore Sciarrino e Georges Aperghis, i Neue Vocalsolisten rappresentano un laboratorio vivente per la voce e per le più ampie e articolate tecniche vocali, una palestra straordinaria che conduce alla scrittura operistica” (dalla motivazione).
Il 19 settembre, al Teatro alle Tese dell’Arsenale (ore 16.00), i Neue Vocalsolisten presenteranno due prime esecuzioni assolute: un lavoro per voci ed elettronica del compositore americano George Lewis, commissione della Biennale Musica, e un lavoro di teatro vocale in concerto per sei voci soliste del compositore russo Sergej Newski. La realizzazione e l’esecuzione dell’elettronica sarà a cura del CIMM, il Centro d’Informatica Musicale e Multimediale della Biennale di Venezia.
In passato il Leone d’oro alla carriera per la Musica era stato attribuito a Goffredo Petrassi (1994), Luciano Berio (1995), Friedrich Cerha (2006), Giacomo Manzoni (2007), Helmut Lachenmann (2008), György Kurtág (2009), Wolfgang Rihm (2010), Peter Eötvös (2011), Pierre Boulez (2012), Sofija Gubajdulina (2013), Steve Reich (2014), Georges Aperghis (2015), Salvatore Sciarrino (2016), Tan Dun (2017), Keith Jarrett (2018), George Benjamin (2019), Luis De Pablo (2020). Il Leone d’argento, dedicato alle promesse della musica o a istituzioni che si sono distinte nel far crescere nuovi talenti, in passato è stato attribuito a Vittorio Montalti e Francesca Verunelli (2010), RepertorioZero (2011), Quartetto Prometeo (2012), Fondazione Spinola Banna per l’Arte (2013), Ryo Murakami (2016), Dai Fujikura (2017), Sebastian Rivas (2018), Matteo Franceschini (2019), Raphaël Cendo (2020).
Cenni biografici
Kaija Saariaho (Helsinki, 1952) è fra i maggiori esponenti di una generazione di compositori finlandesi che ha influenza internazionale. Ha studiato composizione a Helsinki, Friburgo e Parigi, dove vive dal 1982. I suoi studi e le sue ricerche all’IRCAM hanno influenzato molto la sua musica con quella caratteristica tessitura rigogliosa e misteriosa, spesso creata combinando musica dal vivo ed elettronica.
Anche se larga parte del suo catalogo abbraccia lavori da camera, dalla metà degli anni ’90 ha affrontato sempre più spesso organici allargati e ampie strutture come le opere L’Amour de Loin, Adriana Mater ed Emilie. È attorno alle opere che fiorisce la sua produzione vocale, in particolare l’affascinante Château de l’âme (1996), Oltra mar (1999), Quatre instants (2002), True Fire (2014). L’oratorio La Passion de Simone, sulla vita e la morte della filosofa Simone Weil, faceva parte del festival internazionale di Sellars ‘New Crowned Hope’ nel 2006/07. La versione da camera dell’oratorio ha debuttato con La Chambre aux echos al Bratislava Melos Ethos Festival nel 2013.
Saariaho ha ricevuto i maggiori premi in composizione: Grawemeyer Award, Wihuri Prize, Nemmers Prize, Sonning Prize, Polar Music Prize. Nel 2018 riceve il BBVA Foundation’s Frontiers of Knowledge Award. Nel 2015 fa parte della giuria del Toru Takemitsu Composition Award.
Sempre dedita a programmi educativi intensivi, Kaija Saariaho è stata mentore per la musica nel 2014-15 Rolex Mentor and Protégé Arts Initiative ed è stata in residenza all’U.C. Berkeley Music Department nel 2015.
Saariaho continua a collaborare con il teatro. Only The Sound Remains, il suo più recente lavoro operistico in collaborazione con Peter Sellars, ha debuttato ad Amsterdam nel 2016. Lo stesso anno, la sua prima opera L’Amour de Loin ha debuttato in un nuovo allestimento al Metropolitan Opera di New York con la regia di Robert Le Page. Il Park Avenue Armory e la New York Philharmonic hanno celebrato la sua musica orchestrale accompagnata da interventi visivi. Nel febbraio 2017 il ritratto dedicatole dal Festival Presences di Radio France ha animato Parigi. La sua nuova opera, Innocence, debutterà nel luglio 2021 al Festival International d’Art Lyrique d’Aix-en-Provence.
Neue Vocalsolisten – I sette cantanti dei Neue Vocalsolisten – Johanna Vargas, Susanne Leitz-Lorey, Truike van der Poel, Daniel Gloger, Martin Nagy, Guillermo Anzorena, Andreas Fischer – si considerano esploratori e scopritori sempre alla ricerca di nuove forme di espressione vocale nel continuo scambio con i compositori. Al centro c’è la collaborazione con artisti che sfruttano virtuosisticamente le possibilità dei media digitali, col desiderio di fare rete, giocando con i generi, dissolvendo lo spazio, prospettive e funzioni. I progetti dell’ensemble sono caratterizzati da una personalissima interdisciplinarietà tra teatro musicale, performance, installazione e messa in scena di concerti. Con oltre 30 prime mondiali all’anno, il lavoro dell’ensemble è universalmente considerato di primo piano e unico nel panorama della musica vocale contemporanea. I partner dei cantanti sono sempre ensemble e orchestre specializzate di alto livello, teatri d’opera internazionali, la scena teatrale indipendente, studi di elettronica e numerosi organizzatori di festival e di concerti di nuova musica in tutto il mondo.
Con questo retroterra, i Neue Vocalsolisten hanno dato forma al teatro musicale vocale da camera, che contempla lavori di Georges Aperghis, Carola Bauckholt, Luciano Berio, Francesco FiIidei, Luca Francesconi, Gordon Kampe, Mischa Käser, Sarah Nemtsov, Sergej Newski, Lucia Ronchetti, Katharina Rosenberger, Oscar Strasnoy e Claude Vivier.
I Neue Vocalsolisten collaborano regolarmente con artisti e generi di culture musicali extra europee. In VOICE AFFAIRS i Neue Vocalsolisten 2021 superano i confini artistici contaminando la musica contemporanea con la scena musicale sperimentale del Libano. Il progetto mette in contatto i cantanti con otto artisti da Libano, Egitto, Palestina e Israele, che, dal punto di vista della composizione, della musica elettronica, del suono, dell’improvvisazione e del pop d’avanguardia raccontano delle diversità, le contraddizioni, l’esplosività e la poesia di questo ambito culturale. Nella nuova serie “Magical Spaces”, l’ensemble, insieme a tre giovani web designer, esplora nuove modalità di performance, tra percezione analogica e digitale, sfruttando tutte le possibilità dei media digitali.
Numerose le prime mondiali in programma per il 2021, fra cui quelle di Cynthia Zaven, Raed Yassin, Dániel Péter Biró, Aya Metwalli, Samir Odeh-Tamimi, Youmna Saba, Manolis Manousakis, Christian Mason, Alessandro Bosetti, Juliana Hodkinson, Sergei Nevsky e George Lewis. Nonostante la pandemia, i Neue Vocalsolisten danno concerti a Stoccarda, Berlino, Marsiglia, Lisbona, Darmstadt, Salisburgo, Beirut e Venezia.