Nell’antica Grecia il teatro era costruito tra il tempio e il mercato, una linea verticale univa il basso e l’alto. Era il tramite tra la Verità più alta e la vita quotidiana. Un canale verso l’eternità. Bisogna spegnere questa voce o lasciare che invada il nostro essere?
A partire da un monologo scritto per lo spettacolo In Carne e Wirless del 2012 in cui un’attrice denuncia lo Stato per violento abbandono ho deciso di riaccendere la voce di questo personaggio interrogandomi sul valore del rito teatrale oggi, in un momento collettivo confuso e pieno di incertezze. Federica Bognetti
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Testo e regia Federica Bognetti
con Federica Bognetti
Produzione Compagnia Veranda Rabbit
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21 e 22 maggio ore 19.45
23 maggio ore 16.00 e ore 19.45
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Alzaia Naviglio Grande, 190 – 20143 Milano
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA
3487076093 alt@ataluceteatro.com