Francesco Meli è il terzo cantante che presta la propria immagine al progetto del Museo Renata Tebaldi: l’inserimento, nella pavimentazione della città di Busseto, di pietre dedicate ai grandi del melodramma. Il progetto
di arte urbana, inaugurato nell’ottobre 2020 da Eleonora Buratto e continuato da Luca Salsi nel febbraio di quest’anno, parte da piazza Giuseppe Verdi per attraversare via Roma e arrivare alle scuderie di Villa Pallavicino, sede del Museo Renata Tebaldi.
“La strada del melodramma” celebra la città che ha dato i natali a Verdi, legandola, attraverso il melodramma, agli artisti più importanti del passato e del presente. Un progetto che poggia sulla posa delle pietre dedicate, mirando a coinvolgere media e appassionati di tutto il mondo sia per il suo significato che per la presenza degli artisti eccellenti invitati a Busseto per la posa.
Dopo le prime pietre dedicate a Giuseppe Verdi, Renata Tebaldi, Arturo Toscanini, Ettore Bastianini, Giacomo Puccini e Romano Gandolfi, la “Strada del Melodramma” si amplia con altre cinque che domenica 25 aprile alle 11:30 saranno posate da Francesco Meli e che sono dedicate a Maria Callas, Enrico Caruso, Giuseppe Di Stefano, Carlo Bergonzi e Franco Zeffirelli. Il progetto così prosegue, teso a fare diventare “La strada del melodramma” un’attrazione turistica, specie in vista del centenario della nascita della Tebaldi (Pesaro, 1° febbraio 1922) per il quale il Museo che porta il suo nome si sta preparando con entusiasmo coinvolgendo i più grandi nomi della
lirica internazionale. Francesco Meli, che è testimonial del Museo Renata Tebaldi dal febbraio 2020, è in prima fila tra questi.
“Sono veramente onorato di tornare a Busseto per posare cinque pietre “molto pesanti” della Strada del Melodramma”, ha dichiarato Francesco Meli. Sono amico e ambassador del Museo Renata Tebaldi, un luogo vivo di memorie eterne. E penso di essere stato tra i primi artisti a conoscere il progetto e a condividerlo, pensando ai nomi eccelsi di Carlo Bergonzi, Maria Callas, Enrico Caruso, Giuseppe Di Stefano e Franco Zeffirelli che ora vado ad onorare personalmente a Busseto.”