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Verdi e la Fenice

Teatro la Fenice, lunedì 26 aprile ore 19

Luca Salsi_photo Marco Borrelli

La Fenice, confidando nella conferma del passaggio del Veneto in zona gialla, che dovrebbe essere annunciata oggi pomeriggio, ha spostato il concerto “Verdi e la Fenice” dal 24 al 26 aprile alle ore 19. Nel cambio di data il teatro veneziano è stato costretto a rinunciare al direttore Riccardo Frizza (impegnato al Théâtre des Champs-Elysées nelle prove della Sonnambula) che è stato sostituito da Stefano Ranzani, conservando però i due solisti Luca Salsi e Michele Pertusi, attorno ai quali era stato pensato il programma. I ruoli comprimari saranno interpretati dal mezzosoprano Chiara Brunello, dal tenore Cristiano Olivieri, dal baritono Armando Gabba e dal basso Matteo Ferrara; maestro del Coro Claudio Marino Moretti. Il Teatro lascia precauzionalmente e comunque la possibilità di seguire gratuitamente il concerto via web sia sul sito che sul canale Youtube, su quest’ultimo il concerto resterà disponibile per i prossimi mesi.

Il programma del concerto lirico “Verdi e la Fenice” punta i riflettori sulla scrittura vocale verdiana per i registri maschili medio e basso ed è tratto dalle cinque opere che Verdi scrisse per il teatro veneziano: Ernani (1844), Attila (1846), Rigoletto (1851), La Traviata (1853) e Simon Boccanegra (1857).

Da Ernani, verranno eseguiti il preludio del primo atto, la scena e cavatina di Don Ruy Gomez de Silva nel finale del primo atto, «Che mai vegg’io… Infelice!… e tuo credevi»; la gran scena e aria di Carlo «Cugino, a che munito… Lo vedremo, veglio audace» dal secondo atto L’ospite; e la scena e aria di Carlo «È questo il loco?… Oh, de’ verd’anni miei» che apre il terzo atto. Seguiranno estratti di Attila, il preludio, la scena e aria di Attila del primo atto «Uldino! Uldin… Mentre gonfiarsi l’anima… Oltre quel limite ti attendo» e l’aria di Ezio che apre il secondo atto «Tregua è cogl’Unni… Dagl’immortali vertici… È gettata la mia sorte». A seguire, da Rigoletto verranno eseguiti il duetto del primo incontro tra Rigoletto e Sparafucile «Quel vecchio maledivami»; il coro «Zitti, zitti» nel finale del primo atto e l’aria di Rigoletto «Povero Rigoletto… Cortigiani, vil razza dannata»; dalla Traviata, si ascolteranno l’aria di Giorgio Germont «Di Provenza il mare, il suol» e i due episodi corali «Noi siamo zingarelle… Di Madride noi siam mattadori». Infine, da Simon Boccanegra, saranno eseguiti due duetti tra Simone e Fiesco: il primo, tratto dal prologo, «Suona ogni labbro il mio nome… Del mar sul lido fra gente ostile» e , dal terzo atto,«Dal sommo delle sfere… M’ardon le tempie… Era meglio per te!».

Per tutte le altre informazioni e per la biglietteria cliccare qui: www.teatrolafenice.it 

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