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laVerdi: La voce di Eschilo

Prosegue la Stagione “Dal Vivo!”: Karen Kamensek dirige una prima assoluta di Silvia Colasanti

Wolfgang Amadeus Mozart Il Flauto Magico, ouverture K.620

Silvia Colasanti Dove si disperde, infine spento, il canto della Morte?, per soprano e orchestra

Antonín Dvořák Sinfonia n. 7 in Re minore, Op. 70

Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi

Soprano Valentina Varriale

Direttore Karen Kamensek

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La stagione “Dal Vivo!”, la nuova imperdibile programmazione estiva dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, giunge al suo secondo appuntamento, mercoledì 26 maggio alle ore 19.30 (con replica giovedì 27 maggio, sempre alle 19.30) quando Karen Kamensek calcherà il palco dell’Auditorium di Milano per dirigere un concerto molto speciale.

Si tratta del debutto ufficiale di Silvia Colasanti in qualità di Compositrice in Residenza, all’Auditorium di Milano, collaborazione nata all’inizio della Stagione 2020-2021 e che giunge in quest’occasione alla sua concretizzazione.

Silvia Colasanti, una delle voci più autorevoli della musica contemporanea italiana e internazionale, un’artista acclamata in tutto il mondo, ha composto un brano intitolato Dove si disperde, infine spento, il canto della Morte?, per soprano e orchestra, che sarà interpretato dal soprano Valentina Varriale.

Ecco le parole della compositrice: “Marzo 2020, a pochi giorni dall’inizio del lockdown, La Verdi mi ha chiesto di pensare un nuovo lavoro da eseguirsi nel marzo 2021: un pezzo di resurrezione, di rinascita, ipotizzando che ad un anno di distanza la pandemia ci avrebbe permesso di tornare ad ascoltare la musica nei teatri e la vita sarebbe tornata quella di sempre. Nel corso di questi mesi abbiamo sempre di più preso coscienza che non si stava andando nella direzione auspicata, dunque ho scelto di utilizzare dei frammenti di testi di Eschilo tratti dalle Coefore che, decontestualizzati dalla vicenda della tragedia, ci parlano del presente, di questo tempo sospeso che ci attraversa ancora, con una forza di verità molto potente. I suoni disegnano una scena di teatro in miniatura: la voce eterna di Eschilo – qui evidenziata dal suono antico della lingua greca – presenta all’inizio immagini di fenomeni naturali che raccontano di una Terra che si rivolta all’uomo, che la musica sottolinea con suoni a tratti magmatici e cupi, altri spettrali e inquietanti, altri ancora violenti.

Segue un breve lamento sul destino di infelicità cui è condannato l’uomo, poi la contraddizione – solo apparente – tra la speranza verso il futuro e la disperazione del tempo presente, fino all’interrogativo finale sul senso della vita, che la musica lascia aperto frammentando un nostalgico canto e disperdendosi lentamente nel silenzio.”

Come assai spesso accade nella produzione di Silvia Colasanti, questo lavoro è strettamente connesso con la contemporaneità, e cerca di rappresentare in musica i tempi difficili che abbiamo affrontato e che stiamo tutt’ora affrontando. Il brano, commissionato alla compositrice dall’Orchestra di Largo Mahler, rappresenta il nucleo di un programma del resto estremamente interessante. Prima, l’energica Ouverture da Il Flauto Magico di Wolfgang Amadeus Mozart (la compresenza di composizioni di Silvia Colasanti e di Mozart ha un “Illustre” precedente all’Auditorium di Milano, dopo l’accostamento, nell’ambito della scorsa stagione, del Requiem K. 626 del compositore salisburghese e del Requiem “Stringeranno nei pugni una cometa” della compositrice in residenza alla Verdi). Poi, la Sinfonia n.7 in Re minore op.70 di Antonín Dvořák, appassionatissima pagina sinfonica eseguita per la prima volta a Londra nel 1885, nei movimenti Allegro maestoso – Poco adagio – Scherzo: Vivace – Poco meno mosso – Finale: Allegro.

Il secondo appuntamento della stagione rappresenta un doppio debutto: quello di Silvia Colasanti in qualità di compositrice in residenza de laVerdi, e quello di Karen Kamensek, direttrice d’orchestra americana dotata di grande personalità e versatilità. Dall’altra parte, la musicalità e l’intelligenza espressiva di Valentina Varriale, soprano il cui talento è noto nel mondo musicale.

Una produzione tutta al femminile, un appuntamento assolutamente imperdibile, uno dei grandi orgogli di questa programmazione dal vivo.

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Biglietti

Intero: 20€; Over 60: 17€; Under 30: 15€; Sostenitori: 15€.

Carnet dal Vivo!: possibilità di abbonamento libero a tre spettacoli con i seguenti prezzi:

Intero: 50€; Over 60: 45€; Under 30: 38€; Sostenitori: 38€

Il Carnet dal Vivo! offre la possibilità di scegliere tre spettacoli diversi tra loro. Acquistando due carnet, lo spettatore avrà diritto a un biglietto omaggio per uno spettacolo a scelta.

Orari biglietteria: Lunedì – Sabato, 10 – 19;

Recapiti: T. 02 83389.401, e-mail: biglietteria@laverdi.org

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Biografie

Karen Kamensek, direttrice

La versatilità e il talento di Karen Kamensek sono riflessi nel suo lavoro, sia sul versante operistico che su quello sinfonico. Nell’ambito dell’ultima stagione ha effettuato il suo debutto alla Metropolitan Opera con l’opera Akhnaten di Philip Glass, in una produzione, sotto la sua direzione, che ha recentemente vinto l’Olivier Award di Londra, oltre al suo debutto con la Malmö Symphony Orchestra e la Hungarian National Philharmonic Orchestra, dirigendo lavori di Pépin e Takemitsu.

Durante la Stagione 2020/2021, Karen Kamensek è stata ingaggiata per conceerti in Svezia, Austria, Francia e Stati Uniti. In autunno il suo debutto con la Helsingborg Symphony Orchestra dirigendo un concerto che include le Tre Canzoni per soprano e orchestra di Osvaldo, con Sanna Gibbs come solista; Musica Celestis di Aaron Jay Kernis e una selezione dagli Chants d’Auvergne di Joseph Canteloube. In Austria, con la Tiroler Symphonieorchester, dirigerà tre concerti che includono il Quinto Concerto per pianoforte e orchestra di Beethoven, con Lisa de la Salle al pianoforte, e la première austriaca delle Danze Sinfoniche di Fazil Say; Laniakea di Camille Pépin, i Quattro Interludi Sinfonici di Richard Strauss. I Wesendonck-Lieder di Richard Wager, col soprano Elza van den Heever come solista, sono nel programma del suo concerto con l’Orchestra Nazionale di Montpellier.

Nell’inverno del 2021 viaggerà negli Stati Uniti per dirigere un programma con due delle voci più affermate nel mondo della musica contemporanea, Joan Tower (Fanfare for the Uncommon Woman) e Jennifer Higdon (Concerto for Orchestra) debuttando peraltro con la Charlotte Symphony. Dirigerà anche il Terzo Concerto per pianoforte e orchestra di Rachmaninov con Joyce Yang come solista.​

Karen Kamenser è stata Direttore musicale della Staatsoper di Hannover dal 2011 al 2016. Ha ricoperto il ruolo di Primo Kapellmeister alla Volksoper Wien, dal 2000 al 2002, è stata Direttore musicale del Theater Freiburg, dal 2003 al 2006, Direttore musicale ad Interim al Teatro Nazionale Sloveno a Maribor, dal 2007 al 2008, e Direttore musicale associato alla Staatsoper di Amburgo, dal 2008 al 2011.

E’ spesso ospite delle molte delle più prestigiose orchestre e compagnie d’opera: tra queste, la Royal Stockholm Philharmonic, l’Orchestre Chambre de Paris, la Oslo Philharmonic e molte altre. Collabora regolarmente con cantanti, registi e strumentisti da tutto il mondo. Ha lavorato con cantanti del calibro di Joseph Calleha, Anthony Roth Costanzo, Andrzej Dobber, Elza van den Heever, Brandon Jovanovich, Lise Lindstrom, Ambrogio Maestri, Thomas Johannes Mayer, Patricia Racette, Stuart Skelton and Klaus Florian Vogt.

Ha lavorato con registi come Guy Joosten, Harry Kupfer, Uwe Eric Laufenberg, Phelim McDermott, and Olivier Tambosi. Ha diretto performance con strumentisti come Michael Barenboim, Gautier Capuçon, Renaud Capuçon, David Aaron Carpenter, Lynn Harrell, Louis Lortie, Olli Mustonen, Ida Nielsen, Benjamin Schmid e Tanja Tetzlaff.

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Valentina Varriale, soprano

Diplomata al Conservatorio di Napoli, Valentina Varriale inizia molto giovane la carriera come solista e vince numerosi concorsi nazionali e internazionali, tra cui, dal 2011 al 2015, il Primo Premio all’unanimità al Concorso Internazionale Puccini di Torre del Lago e il Concorso Toti Dal Monte che le permette di debuttare in Don Giovanni di Mozart nel ruolo di Donna Anna. Oltre al repertorio lirico di tradizione, Valentina affronta parallelamente i principali ruoli di spicco dell’opera barocca, classica e preromantica. Tra i primi impegni artistici: Barbarina al Théâtre des Champs Elysées a Parigi, Rosilda in Ottavia restituita al trono di Scarlatti, Zeza in Alidoro di Leonardo Leo al Teatro Valli di Reggio Emilia e al Mercadante a Napoli, Albina in La Salustia di Pergolesi al Festival di Montpellier. Ha collaborato con direttori tra i quali: Jordi Savall, nella realizzazione dei Vespri della Beata Vergine di Monteverdi con Peter Kopp, il Maestro Piovani l’ha invitata per Padre Cicogna, presentato al Petruzzelli di Bari e trasmesso alla RAI nella stagione 2013/14. Ha registrato per Opus 111 (Cavalli), Eloquentia (Provenzale), Glossa (Caresana), Berlina Classic (Galuppi/Latella/Bertoni), Brilliant (Haendel), Stradivarius (Scarlatti), Brilliant (Pergolesi). Ha inoltre collaborato attivamente con il Maestro Antonio Florio sul repertorio napoletano. Tra il 2015 e il 2017 interpreta con successo diversi ruoli all’Opera di Roma: Anna Kennedy (Maria Stuarda e Maria Stuarda cover), Madame Cortese (Viaggio a Reims), Anna (Nabucco), Violetta (Traviata).

Nella stagione 2017-2018 è Lisa in Sonnambula (dir. S. Scappucci) a Roma, nuovamente Violetta in giugno (dir. Abel, Mariani) a Caracalla e in Giappone, nell’autunno 2018 è la Contessa Almaviva in Nozze di Figaro con direzione di Stefano Montanari e Graham Vick. Nella stagione 2018-2019 è Violetta nel fortunato allestimento della Traviata all’Opera di Roma, con la regia di Sofia Coppola, è di nuovo Violetta in estate a Caracalla, e, in autunno, Donna Anna in Don Giovanni con direzione di J. Rhorer/ Graham Vick. Il suo prossimo ruolo sarà Hanna Glawary in La Vedova Allegra al Teatro San Carlo di Napoli.

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Silvia Colasanti, compositrice in residenza de laVerdi

È presente con le proprie composizioni nelle principali istituzioni musicali internazionali. Di fondamentale importanza per la costruzione della sua poetica, tra gusto “materico” del suono, forte lirismo e ricchezza di registri, è la collaborazione con solisti e direttori di calibro internazionale, quali Vladimir Jurowski, Yuri Bashmet, Salvatore Accardo, David Geringas, Nathalie Dessay, Massimo Quarta, Enrico Bronzi. Ha scritto per il teatro il melologo Orfeo. Flebile queritur lyra interpretato da Maddalena Crippa, L’angelo del Liponard. Un delirio amoroso interpretato da Sandro Lombardi, FaustTragedia soggettiva in musica su testo di F. Pessoa, commissionato e rappresentato all’Accademia Chigiana da Ferdinando Bruni per la regia di Francesco Frongia, La Metamorfosi, su libretto tratto dall´omonimo racconto di Franz Kafka e regia di Pier Luigi Pier’Alli, commissionata dal Maggio Musicale Fiorentino.
Nel 2016 debutta in prima assoluta al Festival dei Due Mondi di Spoleto Tre Risvegli, su testo di Patrizia Cavalli, per la regia di Mario Martone, protagonista Alba Rohrwacher. Nel 2017, nella Giornata della Memoria, è stato eseguito Le imperdonabili, ispirato alla figura di Etty Hillesum su testo di Guido Barbieri e regia di Alessio Pizzech; torna a Spoleto con Requiem. Stringeranno nei pugni una cometa. Oratorio per Soli, Coro e Orchestra, in memoria delle vittime del terremoto del Centro Italia, commissionato dal Festival di Spoleto, su testi di Mariangela Gualtieri, ripreso successivamente alla Verdi di Milano e al Festival Transart di Bolzano.
Nell’ottobre 2017 ha presentato al Teatro Comunale di Bologna un nuovo lavoro per violoncello e archi scritto per David Geringas. Nel 2018 ha inaugurato il Festival di Spoleto con l’opera Minotauro, su testo di Réné De Ceccatty e Giorgio Ferrara, tratto dall’omonimo racconto di Dürrenmatt, per la regia di Giorgio Ferrara. Questa è la prima opera di una Trilogia sul Mito che prosegue con l’opera Proserpine, da un dramma di Mary Shelley e con Arianna, Fedra, Didone, Tre monodrammi per voce recitante, Coro femminile e orchestra.
Tra i prossimi impegni la rappresentazione di Oltre l’azzurro dramma in musica, su testo di Maria Grazia Calandrone, commissione dell’Opera del Duomo per la celebrazione dei 600 anni della costruzione della Cupola del Brunelleschi, la residenza nel triennio 2020/2023 presso l’Orchestra Verdi di Milano.
Il suo primo cd monografico s’intitola In-Canto, cui segue la pubblicazione di Requiem, sempre per Dynamic.
Nel 2020 è uscito di un nuovo CD di Quartetti d’archi, interpretati dal Quartetto Nous per la Brilliant Classic.

Deve la sua formazione allo studio con il M° Luciano Pelosi, al Conservatorio Santa Cecilia di Roma e agli incontri con Fabio Vacchi, Wolfgang Rihm, Pascal Dusapin e Azio Corghi.  Nel 2013 vince lo European Composer Award (Berlino). Nel 2017 è nominata dal Presidente della Repubblica Mattarella Ufficiale della Repubblica. Le sue opere sono pubblicate da Casa Ricordi. 

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