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laVerdi: L’ora romantica

Torna Oleg Caetani all’Auditorium di Milano per dirigere dal vivo Schubert e Brahms

Franz Schubert Sinfonia n. 1 in Re Maggiore D. 82

Johannes Brahms Serenata n. 1 op. 11

Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi

Direttore Oleg Caetani

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La stagione “Dal Vivo!”, la nuova imperdibile programmazione estiva dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, giunge al suo terzo appuntamento, mercoledì 2 giugno alle ore 19.30 (con replica giovedì 3 giugno, sempre alle 19.30) quando Oleg Caetani calcherà il palco dell’Auditorium di Milano per dirigere un bellissimo programma tutto ottocentesco.

Il programma di mercoledì 2 e giovedì 3 giugno alle ore 19.30 è intitolato appunto L’Ora Romantica e ha come protagonista la bacchetta di Oleg Caetani, la cui collaborazione con l’Orchestra Verdi prosegue da tempo immemore: la Sinfonia n.1 D.82 in Re maggiore, lavoro giovanile di un Franz Schubert appena sedicenne, e la Serenata n.1 op.11 di Johannes Brahms, datata 1857.

Due lavori sinfonici realizzati da due giovani compositori. Johannes Brahms, quando scrive la Prima Serenata, ha ventiquattro anni. Franz Schubert, ai tempi della stesura della Prima Sinfonia, ne ha solamente sedici. Sinfonia che viene eseguita in occasione del suo addio al Reale Imperiale Convitto Civico di Vienna, nel 1813. In questo lavoro orchestrale, articolato nei quattro movimenti Adagio – Allegro vivace – Andante – Menuetto. Allegro; Trio – Allegro vivace, si presenta vividamente l’anima dei classici, Haydn e Mozart, un clima spiccatamente viennese, che si avverte fin dalla lenta introduzione del primo movimento.

Emerge comunque già in maniera nitida la spontaneità della personalità di Franz Schubert, come emerge da un commento di Johannes Brahms, proprio a proposito della Prima Sinfonia: “Contrariamente a Beethoven, che mira costantemente a raggiungere un’estrema concisione espressiva, Schubert ci dimostra, con queste alterazioni nei suoi valori, l’autentico piacere che prova nel servirsi di mezzi musicali ampi e liberi”.

Le due composizioni del concerto di mercoledì 2 e giovedì 3 giugno sono legate da un fil rouge. L’anima di Franz Joseph Haydn vive infatti anche tra le pagine della Serenata di Johannes Brahms, nata nel triennio fra il 1857 e il 1859 durante il quale il compositore fu per tre mesi all’anno al servizio del principe Leopoldo III di Lippe Detmold con l’incarico di pianista, di direttore dell’orchestra di corte e di un gruppo corale di dilettanti. Durante gli anni di Detmold, Brahms approfondì lo studio delle sinfonie di Haydn, che spesso eseguì con l’orchestra di corte, e fu proprio sotto l’influsso di queste ultime che cominciò a pensare al la Serenata op. 11. Se la frequentazione dei classici rappresentò lo stimolo di recuperare lo spirito settecentesco dell’intrattenimento musicale, il percorso creativo della Prima Serenata fu costellato da dubbi, in decisioni e ripensamenti. Essa venne presentata per la prima volta ad Amburgo il 28 marzo 1859, mentre la versione sinfonica, composta per un’orchestra comprendente le quattro coppie di legni, quattro corni, due trombe, timpani e archi, ebbe il suo debutto il 3 marzo 1860 a Hannover.

Il risultato di questo complesso lavoro fu una delle composizioni più terse e lineari dell’universo brahmsiano. In essa non sembra no trovare eco le inquietudini e le inclinazioni tormentate che contraddistinguono gli orientamenti prediletti dal tardo romanticismo. La realtà sonora della Serenata predilige colori luminosi e i giochi timbrici lievi e trasparenti che puntano assai più sulle insorgenze solistiche degli strumenti (soprattutto i fiati) che sui raddoppi e sulle contrapposizioni fra famiglie strumentali. Se, tuttavia, dal punto di vista stilistico i richiami alla lezione di Haydn, Mozart e Beethoven confermano la vocazione classica di Brahms, la Serenata anticipa alcuni dei tratti caratteristici del futuro linguaggio sinfonico del suo autore, specie con riferimento alla Seconda sinfonia. (Sarà inoltre possibile ascoltare la Serenata n.2 op.16 all’Auditorium di Milano, mercoledì 17 e giovedì 18 giugno alle ore 19.30, sotto la direzione di Thomas Guggeis).

L’arrivo Oleg Caetani all’Auditorium di Milano segna un momento importante per la Stagione “Dal Vivo!”, un graditissimo ritorno grazie al quale possiamo approfondire due splendidi lavori sinfonici ottocenteschi.

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mercoledì 2 giugno 2021 ore 19.30

giovedì 3 giugno 2021 ore 19.30

Auditorium di Milano, Largo Mahler

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Biglietti

Intero: 20€; Over 60: 17€; Under 30: 15€; Sostenitori: 15€.

Carnet dal Vivo!: possibilità di abbonamento libero a tre spettacoli con i seguenti prezzi:

Intero: 50€; Over 60: 45€; Under 30: 38€; Sostenitori: 38€

Il Carnet dal Vivo! offre la possibilità di scegliere tre spettacoli diversi tra loro. Acquistando due carnet, lo spettatore avrà diritto a un biglietto omaggio per uno spettacolo a scelta.

Orari biglietteria: Lunedì – Sabato, 10 – 19;

Recapiti: T. 02 83389.401, e-mail: biglietteria@laverdi.org

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Prossimi appuntamenti:

POULENC PER DUE”

Mercoledì 9 giugno 2021 ore 19.30

Giovedì 10 giugno 2021 ore 19.30

Soprano Vittoriana De Amicis

Pianoforti Lucas & Arthur Jussen

Direttore Alpesh Chauhan

Programma:

Nicola Campogrande Hello, World (10’)

Francis Poulenc Concerto per due pianoforti in re minore (20’)

Felix Mendelssohn Sinfonia n. 1 op.11 (32’)

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Biografia

Oleg Caetani, direttore

Oleg Caetani è considerato uno dei più grandi direttori della sua generazione, sia nel repertorio sinfonico che in quello operistico. Nel corso della sua carriera ha diretto in tutto il mondo dal Teatro alla Scala al Teatro Mariinsky di San Pietroburgo, dalla Royal Opera House di Londra all’Opera House di San Francisco, dal Musikverein di Vienna al Lincoln Center di New York, alla Suntory Hall di Tokyo alla Sydney Opera House, dall’Accademia di Santa Cecilia a Roma alla Staatskapelle di Dresda, lavorando con alcuni dei più grandi solisti come Marta Argerich, Sviatoslav Richter, Danil Trifonov, Vadim Repin, Misha Maiisky, Gautier Capucon, Viktoria Mullova, Emmanuel Pahud e molti altri ancora. Al Conservatorio di Santa Cecilia di Roma ha frequentato la classe di direzione d’orchestra di Franco Ferrara e ha studiato composizione con Irma Ravinale. All’età di 17 anni ha debuttato come direttore in una sua produzione de Il combattimento di Tancredi e Clorinda di Monteverdi e altri madrigali. Dopo aver studiato tutte le Sinfonie di Šostakóvič con Kiril Kondrashin al Conservatorio di Mosca, si è diplomato con Ilya Mussin al Conservatorio di San Pietroburgo. Vincitore del concorso RAI di Torino e del Concorso Karajan a Berlino, ha iniziato la sua carriera all’Opera di Stato di Berlino “Unter den Linden” come assistente di Otmar Suitner. Nel 2005 Oleg Caetani è stato Designate Music Director all’ENO, dal 2002 al 2005 è stato Designate Music Director della Melbourne Symphony Orchestra e dal 2005 al 2009 direttore musicale e direttore artistico della stessa orchestra. Negli anni precedenti Caetani è stato direttore principale della Staatskapelle Weimar, Primo kapellmeister dell’Opera di Francoforte e GMD a Wiesbaden e a Chemnitz. Dall’anno 1999 Caetani ha portato avanti un rapporto particolarmente stretto con laVerdi di Milano e con quest’ultima ha anche partecipato ad una serie di tournée in Sud America (2003), Spagna (2009) e Salisburgo (2016). Nell’aprile 2008 ha diretto laVerdi in un concerto offerto dal Presidente della Repubblica Italiana a Papa Benedetto XVI in Sala Nervi e trasmesso in diretta Eurovision TV. La musica di Šostakóvič ha sempre costituito un ruolo centrale nel suo repertorio. Caetani ha tradotto il libretto de Il Naso dal russo al tedesco per la sua produzione a Francoforte nel 1991; ha diretto la prima italiana dell’operetta Mosca Cheriomushki nel 2007 e ha diretto in molti paesi diversi prime di opere, concerti, balletti e suites di Šostakóvič; infine ha anche registrato l’unico ciclo completo di sinfonie di Šostakóvič con laVerdi di Milano mai registrato in Italia fino ad adesso. I CD hanno vinto diversi premi 10/10 da Classical Today in USA, Télérama in Francia e Record Geijutsu in Giappone.

Le sue registrazioni delle Sinfonie complete di Alexander Tasman, pubblicato da Chandos, hanno vinto tre Diapason d’Or nel 2006 e nel 2008; le sue Sinfonie complete di Charles Gounod per CPO (inclusa la 3a Sinfonia scoperta da Caetani stesso) hanno anche vinto un Diapason D’or a gennaio 2015. Nel 2001 ha debuttato alla Scala con Turandot, tornando in seguito nel 2005 per dirigere Otello. Ha aperto la stagione 2001 del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino con Don Pasquale. Dirige regolarmente orchestre importanti, come Staatskapelle Dresden, Munich Philharmonic, Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks, Gewandhausorchester, Wiener Symphoniker Bamberger Symphoniker, Orchestre National de Radio France, Mozarteum Orchester, Konzerthaus Orchester Berlin, Orchestra Nazionale della Rai, l’Accademia di Santa Cecilia, Maggio Musicale Fiorentino, Orchestra del Teatro Verdi di Trieste, Orchestre Philharmonique de Montecarlo, Svetlanov Symphony Orchestra, Spanish National Symphony Orchestra e molte altre ancora.

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