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Nel lago del cor

Dal 25 al 30 maggio al Teatro Grassi, Milano

Foto di Andrea Macchia

Un viaggio nell’inferno del lager e della Shoah, nella ferocia dell’uomo e nell’umiliazione. Uno smarrimento esistenziale e spirituale fuso con la lotta per uscire da un incubo, nella speranza di tornare a rivedere la vita.

Danio Manfredini porta al Piccolo Teatro il suo ultimo lavoro, Nel lago del cor, titolo mutuato dal primo canto dell’Inferno di Dante (“Allor fu la paura un poco queta, che nel lago del cor m’era durata la notte ch’i’ passai con tanta pieta”) in cui il poeta descrive la paura e l’angoscia provate nella “selva oscura”. Un luogo dell’anima per Dante, luoghi fin troppo reali quelli descritti nello spettacolo di Manfredini: i lager che rappresentano la ferocia dell’uomo, simboli di terrore e sofferenza, di quello smarrimento esistenziale e spirituale mai provato altrove.

Un deportato, durante la “marcia della morte”, ripercorre sfinito le esperienze drammatiche che ha vissuto nel campo. Come un fantasma, si fonde alle immagini del lager e rientra in un incubo fatto di miseria, morte, pioggia, neve, freddo, paura. Le parole del deportato sono stralci di dialoghi, frasi salvate dalla memoria, suoni in lingue diverse, di una strana Babele e si intrecciano alle canzoni del soldato liberatore che, come un angelo, lo accompagna in quell’inferno.

«Dedico questo lavoro ai sopravvissuti perché le loro parole sono state una guida e lo dedico come un requiem, a tutti coloro che sono morti in quei lager senza lasciare traccia». La musica, composta ed eseguita dal vivo da Francesco Pini, le immagini e i movimenti si uniscono alle parole nel lavoro di Manfredini. «È il tentativo di raccogliere in questa rete di emozioni una traccia di quell’esperienza umana attraverso i poveri mezzi del teatro».

Piccolo Teatro Grassi (Via Rovello, 2 – M1 Cordusio), dal 25 al 30 maggio 2021

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Nel lago del cor

di e con Danio Manfredini

musiche composte ed eseguite dal vivo da Francesco Pini

aiuto regia Vincenzo Del Prete

dipinti e maschera Danio Manfredini

progetto audio Marco Olivieri

progetto luci Giovanni Garbo

scenografo Rinaldo Rinaldi

direzione tecnica Guido Pastorino

produzione La Corte Ospitale con il sostegno di Théâtre du Bois de l’Aune

in collaborazione con Armunia Rosignano Marittimo

Orari: da martedì a sabato, ore 19.30; domenica, ore 16.

Durata: 60 minuti senza intervallo

Prezzi: platea 33 euro, balconata 26 euro

Informazioni e prenotazioni 0242411889 – www.piccoloteatro.org

News, trailer, interviste ai protagonisti su www.piccoloteatro.tv

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INFORMAZIONI SANITARIE

Per evitare code e assembramenti si invita il pubblico a presentarti presso il luogo di spettacolo con largo anticipo rispetto all’orario di inizio.

Per accedere è obbligatorio indossare la mascherina, che dovrà essere mantenuta anche durante la rappresentazione, e sanificare le mani utilizzando gli appositi dispenser.

Il personale all’ingresso è provvisto di appositi termoscanner per la misurazione della temperatura.

Gli spettatori con temperatura uguale o superiore a 37,5° non potranno accedere al luogo di spettacolo.

I posti assegnati garantiscono il rispetto delle norme sul distanziamento sociale.

Il pubblico è invitato a seguire le indicazioni del personale di sala e gli avvisi sonori e visivi presenti all’interno dei luoghi di rappresentazione.

Si invita a visitare il sito del Piccolo Teatro per gli aggiornamenti dovuti all’emergenza sanitaria

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