Un debutto teatrale per il Ravenna Festival, preceduto da una pubblicazione per Einaudi e accompagnato da una presentazione in forma di dialogo alle Artificerie Almagià. Sono tre gli oggetti – un libro, uno spettacolo e un incontro – che ruotano intorno a Sylvie e Bruno di E / Fanny & Alexander in scena alle Artificerie Almagià dal 16 al 19 giugno alle 21.30 (il 18 replica anche alle 18). Lo spettacolo attinge liberamente dal terzo e ultimo romanzo di Lewis Carroll – creatore della celeberrima Alice che si avventura nel paese delle meraviglie – nella nuova traduzione che Chiara Lagani, drammaturga della compagnia, ha realizzato per Einaudi (in libreria dal 15 giugno). Sylvie e Bruno, che ispirò James Joyce nella costruzione del suo famosissimo romanzo Finnegans Wake, opera attraverso le categorie visionarie del sogno attraverso due storie in parallelo: la prima è una contrastata vicenda d’amore; la seconda una storia «magica» di cui Sylvie, una bambina, e il minuscolo, sgrammaticato Bruno, suo fratello, sono i protagonisti. È la stessa alternanza tra i due mondi creati da Carroll a ispirare lo spettacolo della compagnia ravennate, una coproduzione Ravenna Festival, E Production/Fanny & Alexander, in collaborazione con Ravenna Teatro.
Quella di Sylvie e Bruno è una dimensione rapinosa che ci porta al di fuori dalla percezione ordinaria della realtà, perfino diremmo dai nostri involucri materiali concreti, concedendoci esperienze immaginifiche e vertiginose che riflettono al contempo problematiche nodali dell’inconscio singolo e collettivo. Un esile “io”, quello di un testimone-narratore, passa e trapassa dall’uno all’altro mondo (e, a staffetta, dall’uno all’altro attore) – dal sogno alla realtà, mentre altri personaggi hanno una sorta di “doppia cittadinanza” nelle due dimensioni, e infine i magici Sylvie e Bruno possono prendere plausibile figura umana e mescolarsi al mondo grigio e disonestamente virtuoso degli adulti. I due mondi, sogno e realtà, hanno incidenti e modi differenti, una logica diversa affidata in primo luogo all’incantevole Bruno e in minor grado a due erratiche e confinarie figure di Professori, impegnati in scoperte scientifiche molto carrolliane, nonché in una sorta di filosofica, strampalata forma di “resistenza”. Nel mondo magico è appena avvenuto un violento colpo di Stato, operazioni di aggiotaggio fatato, mentre nel mondo reale infuria una terribile misteriosa febbre, simile alla pandemia di questi nostri giorni. Da un lato abbiamo dunque una dimensione al collasso in cui all’improvviso irrompe la forza della bellezza e dell’immaginazione; dall’altro uno scenario piagato da una terribile, metaforica malattia, che però sopravvive in nome della potenza dell’amore e dell’arte.
Sulla scena, gli attori Andrea Argentieri, Marco Cavalcoli, Chiara Lagani, Roberto Magnani, Elisa Pol, guidati dalla regia di Luigi De Angelis, attraversano molti ruoli portando il pubblico a immergersi nelle due dimensioni, accompagnati dalle sonorità composte da Emanuele Wiltsch Barberio. Le luci disegnano ambienti invisibili in un’azione immersa in uno spazio vuoto che a poco a poco si riempie di voci e suoni. Si ricreano, così, una serie di luoghi che, nella logica surreale del sogno, si materializzano come ologrammi sonori o puri fantasmi, dando vita alle due storie intrecciate.
La nuova edizione appena pubblicata da Einaudi sarà presentata sabato 19 giugno alle 18.30 nello spazio antistante le Artificerie Almagià (via dell’ Almagià, 2, Ravenna) e vedrà dialogare insieme a Chiara Lagani Mauro Bersani, responsabile editoriale della casa editrice. La presentazione è a partecipazione gratuita ma con prenotazione: via mail a organizzazione@e-production.org o telefonicamente al 349 5824266.
Info e prevendite: 0544 249244 – www.ravennafestival.org
Biglietti: posto unico numerato 15 Euro, under 18 5 Euro
L’appuntamento è in diretta streaming su ravennafestival.live
Fanny & Alexander
È una bottega d’arte fondata a Ravenna nel 1992 da Luigi de Angelis e Chiara Lagani. Dalla contaminazione culturale di diversi linguaggi – teatro, arti visive, letteratura, musica – la Compagnia crea spettacoli, live-performance, opere liriche e installazioni intessendo reti interdisciplinari e innescando interazioni di forme e contenuti classici con la sperimentazione e le nuove tecnologie.
Tra le recenti produzioni ci sono Storia di un’amicizia, versione teatrale de L’amica geniale di Elena Ferrante, e Se questo è Levi – premio Speciale UBU 2019 – reenactment di Primo Levi attraverso la tecnica dell’eterodirezione di cui Fanny & Alexander è pioniera: un dispositivo di scrittura live per cui l’attore riceve indicazioni testuali e gestuali dalla consolle tramite auricolari, in parallelo all’intero flusso dello spettacolo.