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Milano Flamenco Festival (14° edizione)

Dal 19 al 24 giugno e dal 12 al 14 novembre a Milano

Foto di Óscar Romero

La quattordicesima edizione del Milano Flamenco Festival si celebrerà dal 19 al 24 giugno: flamenco, danza spagnola e contemporanea, a mano a mano, fra tradizione e gestualità rinnovata torneranno sul palco del Piccolo Teatro Strehler di Milano – Teatro d’Europa.

Oggi più che mai il Festival guarda al futuro seguendo il filo conduttore Segni del tempo / Memorie – Visioni – Contrasti e accogliendo il Congresso Mondiale del Flamenco, organizzato dall’Istituto Cervantes per celebrare i 30 anni dalla sua fondazione: uno spazio di riflessione e dialogo con gli artisti del festival sul tema condiviso in Europa: il futuro.

Riflessioni sul tempo, quindi, e sui cambiamenti frutto del suo passaggio raccontate attraverso il baile, cante e musica dalle tre compagnie ospiti.

Importanti mutamenti, spesso definitivi come la recente chiusura del Villa Rosa, il più antico tablao flamenco di Madrid. Per questo motivo, il 22 giugno, artisti celebri si riuniscono nel VILLA ROSA & Friends – Galà flamenco, uno spettacolo speciale, per solidarizzare, difendere e sostenere tutti i tablaos di Spagna e i loro artisti, puntando i riflettori su questo simbolo culturale, tempio della continuità di quest’arte, trampolino di lancio, mezzo di sussistenza, primo contatto con quest’arte per il pubblico internazionale.

Il 23 giugno ANA MORALES con il suo intimo e personale Sin Permiso, canciones para el Silencio, trasforma il flamenco in un veicolo di espressione della memoria, un ponte indispensabile per la conquista o la riconquista del proprio futuro; Morales dà vita, attraverso la danza, alle parole mai espresse, alle domande mai poste, ma fortemente radicate all’interno di un corpo inerte, recuperando un’identità ricercata nel tempo.

il 24 giugno MARCO FLORES, accompagnato dal canto di David Lagos, e dalla brillante sonanta di Alfredo Lagos festeggia la sua ventennale carriera dando voce e corpo ai suoi

segni del tempo con l’ultima creazione, RAYUELA, ispirata al celebre romanzo omonimo di Julio Cortázar. Un bilancio della sua vita professionale e artistica, un ritorno al passato e alle sue origini con una rinnovata coscienza arricchita dal passare del tempo.

Fra le attività parallele: Flamenco en Flash, performance di breve durata che animerà alcuni luoghi della città, la masterclass tenuta da Manuel Liñan il 20 giugno, e il Congresso Mondiale del Flamenco a cura dell’Istituto Cervantes che in questa prima fase propone, al termine degli spettacoli, tre incontri con gli artisti sul tema Futuro: il 22 giugno su La funzione del Tablao nella società e nel futuro degli artisti con gli artisti del Villa Rosa & Friends, il 23 giugno Residenze artistiche: scambi per il futuro della creazione con Ana Morales, il 24 giugno Flamenco e letteratura: dall’idea alla danza con Marco Flores sul processo creativo di Rayuela in relazione con l’omonima novella di Julio Cortázar.

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SPETTACOLI PICCOLO TEATRO STREHLER

22 GIUGNO 2021 – ore 19,30 – durata 70 minuti

VILLA ROSA & Friends / GALA FLAMENCAPrima assoluta

Il mitico tablao Villa Rosa, il più antico di Madrid, vittima di chiusura definitiva dopo 100 anni di attività rivive in questa gala solidale in nome tutti i tablaos di Spagna, templi del flamenco a rischio estinzione. Artisti celebri hanno risposto all’appello del Milano Flamenco Festival portando in scena questo spettacolo creato in esclusiva, con la regia di Manuel Liñán e la partecipazione di artisti che con anima e corpo si battono per questo simbolo culturale reclamando il suo ritorno per la continuità e sopravvivenza del flamenco e dei suoi artisti. A fine spettacolo gli artisti converseranno con il pubblico sulla funzione culturale e socio/economica del Tablao.

Direzione artistica: Jonatán Miró – Regia: Manuel Liñán – Ballo e collaborazione speciale: Jonatan Miró, Raquel Heredia, Adrián Santana – Canto: Ismael de la Rosa, Manuel Marín – Chitarra: Yerai Cortés

  • Al termine dello spettacolo Congresso Mondiale del Flamenco a cura dell’Istituto Cervantes: incontro con gli artisti sul tema Futuro: 22 giugno Il ruolo del Tablao nella società e nel futuro degli artistinon solo sopravvivenza ma sperimentazione e creatività. con Manuel Liñán e gli artisti del Villa Rosa & Friends.

Biglietti
Intero platea € 35
Intero balconata € 30

Flamenco Card – Abbonamento alle 3 serate Milano Flamenco Festival
Platea € 84
Balconata € 69

JONATAN MIRÓ (Barcellona 1981) Esordisce all’età di 17 anni con la cia. Antonio Canales in anteprima a Madrid e Barcellona. Nel 2001 entra a far parte del Balletto Nazionale di Spagna dove lavora con insegnanti come Antonio Gades, Pilar Lopez, Mariemma, Jose Granero … girando i migliori teatri del mondo con la compagnia e come solista. Collabora con artisti come Ruben Olmo, Rocío Molina, Rafaela Carrasco, Estévez y Paños, Marco Flores o Manuel Liñan tra gli altri.

Premio come miglior interprete al Concorso di danza spagnola e flamenco a Madrid, Premio come miglior ballerino al teatro Albéniz di Madrid. È stato artista ospite in numerosi tablao di flamenco in tutto il paese, nonché insegnante e coreografo ospite presso l’Institut del Teatre o il Conservatorio di danza superiore María de Ávila a Madrid. Nel 2010 ha presentato in anteprima il suo spettacolo “Momentos” con David Coria e Guadalupe Torres. Nel 2011 è chiamato ad assumere la direzione artistica dell’emblematico tablao di flamenco Villa Rosa a Madrid dove è stato direttore artistico e figura principale fino al 2021, anno della chiusura definitiva. Attualmente fa parte dello spettacolo “VIVA” di Manuel Liñán.

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23 GIUGNO 2020ore 19,30 – durata 75 minuti

COMPAGNIA ANA MORALES SIN PERMISO Canciones para el silencio – Prima nazionale

Quando scopri che nulla è casuale,

che l’Andalusia era parte di me ancor prima che me stessa,

che ci fu un uomo segnato dal dolore e questo dolore provocò il silenzio.

che il suo silenzio si trasformava in musica, in flamenco,

che le sue parole mute volarono col vento e il vento le convertì in danza.”

Ana Morales

Rivendicando appieno le sue origini andaluse e il flamenco come forma di vita, l’ex solista del Ballet Flamenco de Andalucia, firma la sua opera più personale. Sin Permiso evoca il ricordo di suo padre, sivigliano emigrato in Catalogna, e dà vita, attraverso la sua danza febbrile, ai silenzi e alle parole mai dette tra loro. In uno spazio tutto suo Ana Morales esorcizza i ricordi e da nuova vita ai tanti perché irrisolti, e lo fa sin permiso, passando dalla nudità alla bata de cola, all’abito maschile, ripercorrendo l’estetica del flamenco dalla tradizione alla modernità del gesto rivisitato. Accompagnata da un formidabile trio di musicisti mescola musica tradizionale con voli elettronici. Accanto a lei un partner eccezionale: il ballerino/bailaor José Manuel Álvarez.

Direzione artistica e regia: Guillermo Weickert, Ana Morales e David Coria -Coreografia: Ana Morales y David Coria – Ballo: Ana Morales e José Manuel Álvarez – Canto e chitarra: Juan José Amador Chitarra: Juan Antonio Suárez, Cano – Batteria e musica elettronica: Javier Martinez

  • Al termine dello spettacolo Congresso Mondiale del Flamenco a cura dell’Istituto Cervantes: incontro con gli artisti sul tema Futuro:

23 giugno Residenza artistica: scambi artistici per il futuro della creazione con Ana Morales. Il talento emergente Ana Morales combina il tradizionale con l’avanguardia, l’innovazione e l’emotività in Sin Permiso, Canciones para el silencio, frutto di una residenza artistica tra Festival di Jerez e Festival di Londra.

Biglietti
Intero platea € 35
Intero balconata € 30

Flamenco Card – Abbonamento alle 3 serate Milano Flamenco Festival
Platea € 84
Balconata € 69

ANA MORALES – (Barcellona 1982) Nasce a Barcellona, si inizia alla danza e al flamenco nel Conservatorio della città natale, e questa dualità le permette di acquisire una versatilità che sviluppa senza limiti in tutte le sue creazioni. Siviglia diventa la sua città adottiva e qui completa la sua formazione nella Compagnia Andalusa di Danza (attualmente Ballet Flamenco de Andalusia) allora diretta da José Antonio Ruiz, e con maestri come Juana Amaya, Eva Yerbabuena, Isabel Bayón o Andrés Marín.

Nella sua carriera compagnie importanti: El Pipa, la Compañía Andaluza de Danza nella quale permane quattro anni per poi rientrarvi come ballerina solista sotto la direzione di Rafaela Carrasco (Ballet Flamenco de Andalusia), Javier Latorre, Javier Barón, Andrés Marín, Rafael Estévez e musicisti del calibro di Dorantes e Miguel Angel Cortés.

Parallelamente porta avanti le sue produzioni nelle quali trionfa la sua versatilità come danzatrice, dal flamenco al contemporaneo. La sua forte personalità e presenza scenica la contraddistinguono nel panorama artistico, fino a portarle riconoscimenti importanti fra cui il Premio Giraldillo alla Migliore Ballerina nell’ultima edizione della Biennale de Flamenco di Siviglia.

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24 GIUGNO 2020 – ore 19,30 – durata 90 minuti

MARCO FLORES con DAVID LAGOS e ALFREDO LAGOS RAYUELA – Prima Nazionale

Per celebrare i vent’ anni di carriera Marco Flores porta in scena RAYUELA, nuova produzione con la regia e drammaturgia di Francisco López.

La rayuela (in spagnolo linea, striscia) antico gioco infantile (in Italia conosciuto come settimana, campana o gioco del mondo) e titolo dell’omonimo testo di Julio Cortàzar, serve da ispirazione e metafora della carriera e vita di questo versatile artista, di origine gitana, ma con un bagaglio artistico che spazia dal flamenco al classico spagnolo al contemporaneo. Un viaggio di andata e ritorno nel tempo, partendo dall’impulso primigenio della vita, il ritmo, passando per le tappe che hanno segnato la sua arte e il suo stile, fino alla resa dei conti, al momento del bilancio, alla necessità di ritornare alle origini, questa volta in veste di viaggiatore attento e sincero, consapevole delle peripezie del cammino percorso, con la volontà di tornare a incontrarsi con l’essenza del flamenco e riviverla con pieno significato, come un artista del XXI secolo, perché il flamenco è quel luogo senza barriere e limiti dove l’impulso creativo acquista pienamente senso.

Sarà accompagnato dalla chitarra sopraffina di Alfredo Lagos e da uno dei più quotati cantaores del momento David Lagos, candidato a ben nove nomination ai Premio MIN de la Música Independiente 2020, e per la prima volta in Italia.

Coreografia e Ballo: Marco Flores – Chitarra: Musica Originale: Alfredo Lagos 

Canto: David Lagos – Regia, drammaturgia: Francisco López Consulenza Coreografica, Coreografa Invitata: Olga Pericet 

  • Al termine dello spettacolo Congresso Mondiale del Flamenco a cura dell’Istituto Cervantes: incontro con gli artisti sul tema Futuro: 24 giugno Flamenco e letteratura: dall’idea alla danza con Marco Flores sul processo di creazione di Rayuela in relazione con l’omonima novella di Julio Cortázar.

Biglietti
Intero platea € 35
Intero balconata € 30

Flamenco Card – Abbonamento alle 3 serate Milano Flamenco Festival
Platea € 84
Balconata € 69

MARCO FLORES (Cadice, 1986) Marco Flores incarna l’ultima frontiera del baile flamenco: trasportare la danza del passato al presente preparandola per il futuro. È fautore di una linea estetica in cui concetti e idee rompono con le convenzioni, si uniscono, si adattano nelle forme arricchendosi di una virilità eterea. Il suo è un caso singolare: nasce come chitarrista accompagnando il fratello anch’egli bailaor, e scopre solo casualmente il suo talento per la danza cominciando a studiare da autodidatta. Non tarda ad essere notato nell’ambiente conquistando presto ruoli di rilievo nelle più importanti compagnie: Sara Baras, Rafael Amargo, Rafaela Carrasco, è artista invitato in Festival insieme a nomi come Joaquín Cortes, Estrella Morente, Tomatito. Decisivo l’incontro e successive collaborazioni con artisti emblematici della sua generazione con cui oggi divide la scena internazionale: Manuel Linan, Daniel Dona e Olga Pericet. Il suo primo spettacolo in solitario lo consacra a figura di prima linea confermando le sue doti di interprete, coreografo e regista. Percorre i cinque continenti calcando le scene dei più importanti Festival e teatri internazionali. Numerosi i premi fra cui Premio Carmen Amaya del Concorso Nacional de Arte Flamenco de Córdoba, Premio Antonio Gades del Concurso de Arte Flamenco de Córdoba, Premio Mario Maya del Concurso de Arte Flamenco de Córdoba, Mejor bailaor revelación – Revista Deflamenco, Mejor Bailaor Flamenco hoy Crítica specializzata, Premio de la Crítica al Mejor Espectáculo Festival de Jerez e, ultimo, il Premio El Ojo Crítico De Danza 2018. Eleganza, sobrietà, gusto e virtuosismo ritmici sono i sui tratti distintivi.

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ATTIVITA’ PARALLELE

.19 giugno FLAMENCO EN FLASH

20 giugno MASTERCLASS FLAMENCO condotta da Manuel Liñán – Sala Fortunato Teatro Strehler

22, 23 e 24 giugno CONGRESSO MONDIALE DEL FLAMENCO a cura dell’Istituto Cervantes

Tra i grandi progetti dell’Istituto Cervantes per la celebrazione del suo 30° anniversario, c’è l’organizzazione del Congresso Mondiale del Flamenco nella sua rete di centri e articolato per territori, con spettacoli e concerti ma anche con un programma di conferenze, tavole rotonde, laboratori, proiezioni e mostre che lasciano spazio alla riflessione e al dialogo multidisciplinare attorno al flamenco e attraverso i temi in cui si articola questa inedita iniziativa, quali: la PAROLA, il CORPO, il FUTURO, LA DIVERSITÀ e le EMOZIONI.

Con l’obiettivo di contribuire allo sviluppo e alle opportunità del nostro settore culturale, supportando i nostri creatori e creando reti che facilitano lo sviluppo professionale e le opportunità di lavoro per la loro riattivazione dopo la pandemia, l’Istituto Cervantes collaborerà con i principali eventi internazionali intorno al flamenco come il Milano Flamenco Festival.

Con la presentazione di alcune delle questioni che dominano il flamenco oggi, oltre a promuovere quel rapporto a doppio senso tra l’offerta culturale spagnola e quella della sua rete straniera.

In questa 14° edizione del Milano Flamenco Festival, l’Istituto Cervantes propone tre incontri di riflessione al termine degli spettacoli sul FUTURO del flamenco, sui suoi spazi scenici e di ricerca e sull’unione del flamenco con altre discipline come la letteratura.

  • 22 giugno Il ruolo del Tablao nella società e nel futuro degli artistinon solo sopravvivenza ma sperimentazione e creatività. con Manuel Liñán e gli artisti del Villa Rosa & Friends.

  • 23 giugno Residenza artistica: scambi artistici per il futuro della creazione con Ana Morales.  Il talento emergente Ana Morales combina il tradizionale con l’avanguardia, l’innovazione e l’emotività in Sin Permiso, Canciones para el silencio, creato da una residenza artistica tra Festival di Jerez e Festival di Londra.

  • 24 giugno Flamenco e letteratura: dall’idea alla danza con Marco Flores sul processo di creazione di Rayuela in relazione con l’omonima novella di Julio Cortázar

Organizzazione e direzione artistica Maria Rosaria Mottola per PUNTO FLAMENCO

Con la collaborazione del Piccolo Teatro di Milano

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