sabato, Aprile 20, 2024

Area Riservata

HomeFilm/CinemaSei film sviluppati dal TorinoFilmLab al Festival di Cannes

Sei film sviluppati dal TorinoFilmLab al Festival di Cannes

Ogni anno il TorinoFilmLab riceve in media 800 candidature di film e serie tv ancora in nuce, e di questi progetti una piccola selezione entra a far parte della TFL community partecipando ai programmi di sviluppo, che sono anche un trampolino di lancio per i principali festival internazionali. Mentre registi, sceneggiatori e produttori di tutto il mondo, scelti per l’annata 2021 del TorinoFilmLab, sono nel pieno delle loro attività, il lab del Museo Nazionale del Cinema continua a raccogliere i frutti delle passate edizioni, non mancando l’appuntamento con Cannes, con ben 6 titoli selezionati, di cui 5 promettenti esordi nel lungometraggio.

Un Certain Regard, selezione ufficiale del Festival di Cannes 2021 la cui 74a edizione si terrà dal 6 al 17 luglio, vede in programma il film La Civil, scritto e diretto da Teodora Ana Mihai, che ha partecipato al programma per sceneggiature ‘ScriptLab’ nel 2017. 

Opera prima della regista belga-romena, La Civil è un dramma psicologico ispirato alle storie delle vittime del cartello della droga e delle loro famiglie, inclusa la tragica vicenda di Miriam Rodriguez, attivista messicana per l’uguaglianza di genere e per i diritti delle donne nel suo paese. Il film è stato girato tra novembre e dicembre 2020 a Durango, in Messico, durante la pandemia di COVID-19. La Civil è prodotto da Menuetto (Belgio) in coproduzione con One For The Road (Belgio), Les Films du Fleuve (Belgio) – casa produttrice dei fratelli Dardenne, Mobra Films (Romania) – che ha prodotto i film del pluripremiato regista Cristian Mungiu e Teorema (Messico).

Altri 5 titoli sostenuti dal TorinoFilmLab compaiono tra i film delle sezioni parallele Semaine de la Critique (60a edizione 7-15 luglio) e La Quinzaine des Réalisateurs (53 a edizione 7-17 luglio) e finalmente sfileranno sulla Croisette.

Tre dei sette lungometraggi in competizione alla 60a Semaine de la Critique – che quest’anno ha l’amore come tema centrale dell’edizione – portano il nome del TorinoFilmLab. 

Piccolo corpo (Small Body) di Laura Samani, giovane regista triestina classe 1989 che ha partecipato due anni consecutivamente ai programmi TorinoFilmLab, prima a ScriptLab 2017 e poi a FeatureLab 2018 guadagnandosi anche il premio Production Award di 40.000 €, assegnato da una giuria di professionisti internazionali. L’esordio di Laura Samani – prodotto da Nefertiti Film con Rai Cinema, in coproduzione con Tomsa Film (Francia) e Vertigo (Slovenia) – è un viaggio interiore, dalla realtà alla trascendenza, di una madre alla ricerca della degna sepoltura per il proprio figlio nato morto, nel Friuli di inizio ‘800.

Amparo, film scritto e diretto da Simón Mesa Soto, regista colombiano che con questa sua opera prima ha partecipato a ScriptLab 2017 e già vincitore della Palma d’Oro nel 2014 con il cortometraggio Leidi. Il film prende il nome dalla protagonista, un’altra madre che si batte per il proprio figlio, questa volta vittima di rapimento per essere arruolato nell’esercito, nella guerra contro le FARC (Forze armate rivoluzionarie della Colombia). Prodotta da Ocúltimo (Colombia) con Momento Film (Svezia) e Flare Film (Germania).

Feathers di Omar El Zohairy, sviluppato lungo un percorso di due anni targato TFL grazie ai programmi ScriptLab 2016 e FeatureLab 2017. Il regista egiziano concentra la storia su una madre remissiva che, improvvisamente costretta a farsi carico delle responsabilità familiari, si trasforma in una donna e una madre forte e l’intera famiglia lentamente si libera di un padre autoritario. Prodotto da Still Moving (Francia) in coproduzione con Film Clinic (Egitto), Kepler Film (Paesi Bassi) e Heretic Film (Grecia).

Inoltre, tra i lunghi della Quinzaine des Réalisateurs compaio altre 2 opere passate dal laboratorio torinese: Medusa la cui sceneggiatura è stata sviluppata durante ScriptLab 2017, è il secondo film della regista brasiliana Anita Rocha da Silveira e arriva dopo l’acclamato Kill me Please (2015), presentato in anteprima al Festival di Venezia e poi in svariati festival in tutto il mondo. Prodotto da Bananeira Filmes (Brasile) in coproduzione con Mymama (Brasile), il film segue la giovane Mariana che per mantenere l’apparenza di una donna perfetta e non cadere in tentazione, controlla tutto e tutti intorno a lei fino all’eccesso. 

E, The Sea Ahead – progetto ScriptLab del 2017 – esordio del regista libanese Ely Dagher, già vincitore della Palma d’Oro nel 2015 con il cortometraggio Wave ’98. La storia si concentra su Jana, una giovane donna che dopo tanto tempo torna improvvisamente a Beirut e si trova a riconnettersi con l’insolita vita familiare che aveva lasciato. Il film è prodotto da Andolfi (Francia), Abbout Productions (Libano), Wrong Men (Belgio), Beachside Films (USA) and Beaverandbeaver (USA).

Non solo esordi di attesi TFL Film che finalmente arrivano in sala, il Festival di Cannes è anche l’occasione per confermare il talento di molti filmmaker alumni che proseguono una carriera sbocciata con il TorinoFilmLab e che proponendo le loro nuove opere si inseriscono a pieno titolo nel panorama cinematografico internazionale. 

È il caso di Julia Ducournau (già a Cannes, a La Semaine de la Critique, nel 2016 con il suo primo film sviluppato dal TFL Raw) in Competizione ufficiale con Titane, così come in concorso anche Juho Kuosmanen con Hytti Nro 6 prodotto da un altro “membro della TFL Community” Jussi Rantamäki, che attualmente sta lavorando al suo nuovo progetto da produttore nell’ambito di FeatureLab 2021. Tra i film selezionati alla Quinzaine anche gli italiani A Chiara di Jonas Carpignano e Pietro Marcello con Futura (codiretto con Francesco Munzi, Alice Rohrwacher), che con i progetti precedenti hanno partecipato al TFL; oltre a Clara Sola, debutto della regista costaricana/svedese Nathalie Álvarez Mesén che quest’anno sta lavorando alla sceneggiatura del suo progetto The Wolf Will Tear Your Immaculate Hands all’interno del programma TFL ScriptLab.

“Siamo molto contenti che anche quest’anno i film supportati dal TorinoFilmLab siano presenti a Cannes, uno dei più importanti festival al mondo. Una garanzia del fatto che promuovere gli autori emergenti ripaga con ottimi risultati.” afferma Enzo Ghigo, Presidente del Museo Nazionale del Cinema di Torino, mentre il Direttore del Museo Nazionale del Cinema, Domenico De Gaetano, prosegue “Ci riempie di orgoglio vedere che chi affronta questo percorso possa raccogliere frutti così importanti che testimoniano il valore e la professionalità del nostro TFL e, in fondo, i film di questi giovani talenti da Colombia, Brasile, Belgio/Romania, Egitto, Libano e Italia rappresentano anche la nostra città, oltre che il Museo del Cinema”.

Il TorinoFilmLab nasce nel 2008 e già nel 2010 è presente a Cannes con un film, l’italiano Le quattro volte di Michelangelo Frammartino e fino ad oggi sono oltre 20 i titoli TFL che sono passati sulla Croisette. – ricorda Mercedes Fernandez Alonso, direttrice del TorinoFilmLab Avere questi nuovi cinque film, oltre a svariati nuovi lavori di registi che in passato hanno accresciuto la propria carriera proprio al TorinoFilmLab, in questa edizione del festival che simbolizza il ritorno del cinema è molto significativo per noi, e conferma la qualità del percorso che si fa al laboratorio del Museo del Cinema.”

Il TorinoFilmLab è promosso dal Museo Nazionale del Cinema con il supporto di MiC – Ministero della Cultura, Regione Piemonte, Città di Torino e il sottoprogramma Creative Europe – MEDIA dell’Unione Europea.

APPROFONDIMENTO FILM SELEZIONATI

UN CERTAIN REGARD – Selezione ufficiale Cannes Film Festival

La Civil (Belgio/Romania/Messico, 2021, 140’) è il primo lungometraggio di Teodora Ana Mihai.

La Civil – ispirato a fatti reali – racconta la storia di Cielo, una madre in cerca di sua figlia, rapita da un cartello criminale nel nord del Messico. Poiché le autorità non offrono supporto nella ricerca, Cielo prende in mano la situazione e si trasforma da casalinga in attivista vendicatrice. La regista segue da vicino Cielo, trascinata in circostanze sempre più intense e pericolose, mentre si avvicina sempre alla verità.

Il film è stato sviluppato anche grazie a Cinéfondation (Festival de Cannes) e finanziato da Flanders Audiovisual Fund (VAF) con il supporto di Belgian Cinema and Audiovisual Centre, Romanian Film Centre (CNC) e Eurimages. Prodotto da Menuetto (Belgio) in coproduzione con One For The Road (Belgio), Les Films du Fleuve (Belgio), Mobra Films (Romania) e Teorema (Messico). Vendite internazionali: Urban Distribution (Francia).

SEMAINE DE LA CRITIQUE

Piccolo corpo (Italia/Francia/Slovenia, 2021, 89’) è il primo lungometraggio di Laura Samani. Il film è una storia di lotta, quella di una madre a cui viene negata la sepoltura religiosa per il figlio nato morto, perché non battezzato. Mentre la giovane Agata combatte contro la religione per difendere la sua fede, la sua determinazione si rafforza e la sua forza cresce esponenzialmente. In Friuli, all’inizio dell’Ottocento, la sua ricerca per borghi, i suoi vari incontri la porteranno a superare se stessa. Piccolo Corpo è un viaggio interiore guidato da una folle convinzione nel miracolo reso manifesto attraverso il cinema.

Laura Samani ha studiato al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma e il suo corto di diploma La santa che dorme, è stato presentato a Cannes Cinéfondation nel 2016. Oltre al TorinoFilmLab, Piccolo corpo è stato realizzato grazie al supporto di MiBACT, MEDIA Creative Europe, Eurimages, CNC, Friuli-Venezia Giulia Film Commission e Slovenian Film Centre. Prodotto da Nefertiti Film con Rai Cinema, in coproduzione con Tomsa Film (Francia) e Vertigo (Slovenia). Vendite internazionali: Alpha Violet (Francia).

Amparo (Colombia/Svezia/Germania/Qatar, 2021, 95’) di Simón Mesa Soto (opera prima), ci porta in un viaggio a ritroso negli anni ’90, con lo sfondo del conflitto tra l’esercito e le FARC. Una madre, Amparo, il cui figlio è stato rapito per essere arruolato nell’esercito, farà di tutto per riaverlo. Viene catapultata in una corsa contro il tempo in una società governata da uomini, corruzione e violenza. Il film – che si concentra sempre sulle persone, rifiutandosi di sacrificare i suoi personaggi per lasciare spazio al genere – ritrae una donna sorprendentemente moderna. Amparo, interpretata da Melissa Torres, è testimone di una società perversa dove la famiglia può trovare comunque il proprio posto. 

Supportato anche da FDC Proimagenes Colombia, Antioquia Film Commission, Swedish Film Institute e Goethe Institut Bogota e Magin Comunicaciones. Prodotto da Ocúltimo (Colombia) in coproduzione con Momento Film (Svezia) e Flare Film (Germania). Vendite internazionali: The Match Factory (Germania).

Feathers (Francia/Egitto/Paesi Bassi/Grecia, 2021, 112’) di Omar El Zohairy. Lungometraggio d’esordio incentrato sulla figura di una madre passiva che dedica la sua vita al marito e ai figli, bloccata in faccende quotidiane ripetitive. Un trucco di magia andato storto alla festa di compleanno di suo figlio, trasforma il marito, padre autoritario, in un pollo. La madre è ora costretta a gestire infinite responsabilità e tutta la famiglia è trascinata in un’avventura tragicamente assurda alla scoperta di come sopravvivere senza di lui, ma quando finalmente si ritrasforma, il suo tanto atteso ritorno non è altro che una delusione. 

Il film è stato sviluppato grazie al Baumi Award e Cinéfondation, e ha ricevuto il Post-production Award all’ Atlas Workshop del Marrakech International Film Festival e il Dutch post-production award. Prodotto da Still Moving (Francia) in coproduzione con Film Clinic (Egitto), Kepler Film (Paesi Bassi) e Heretic Film (Grecia).

QUINZAINE DES RÉALISATEURS

Medusa (Brasile, 2021, 127’) di Anita Rocha da Silveira. Opera seconda della regista brasiliana che ambienta ai giorni nostri proprio in Brasile la storia di Mariana, 21 anni, appartiene a un mondo in cui deve fare del suo meglio per mantenere l’aspetto di una donna perfetta. Per resistere alla tentazione, lei e le sue amiche fanno del loro meglio per controllare tutto e tutti intorno a loro. E questo include i peccatori della città: di notte, indossano maschere, cacciano e picchiano tutte le donne che hanno deviato dalla retta via. Ma le aspetta il giorno in cui la voglia di urlare sarà incontenibile.

Prodotto da Bananeira Filmes (Brasile). Vendite internazionali: Best Friend Forever (Belgio).

The Sea Ahead di Ely Dagher

Dettagli in via di definizione.

RELATED ARTICLES

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Most Popular