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Accademia Filarmonica Romana, al via la stagione del bicentenario

Il concerto speciale il prossimo 4 dicembre al Teatro Olimpico con l’Orchestra Mozart diretta da Daniele Gatti, musica, danza e concerti nella stagione del bicentenario

Inaugurazione il 25 ottobre al Teatro Argentina con l’omaggio a Giuseppe Sinopoli. Il concerto celebrativo il 4 dicembre al Teatro Olimpico con l’Orchestra Mozart e Daniele Gatti. La musica da camera al Teatro Argentina, la danza al Teatro Olimpico, gli appuntamenti della Sala Casella, le iniziative speciali per le celebrazioni.
Una stagione che abbraccia la città e accoglie un pubblico di tutte le età.

IL BICENTENARIO

L’Accademia Filarmonica Romana festeggia il Bicentenario dalla sua fondazione con iniziative speciali promosse dal Consiglio d’Amministrazione e realizzate grazie anche al contributo straordinario del MIC, che fin d’ora si ringrazia. Il tutto concorre a dar vita ad una stagione speciale comprendente la musica e la danza, ma anche incontri, convegni, documentari e pubblicazioni.

Era il 4 dicembre del 1821 quando a Roma nacque un’associazione di “dilettanti” per l’esecuzione di musica da camera e opere liriche in forma di concerto. L’anniversario verrà festeggiato con un concerto speciale il prossimo 4 dicembre al Teatro Olimpico con l’Orchestra Mozart diretta da Daniele Gatti e una prima assoluta, commissionata dalla Filarmonica, a Georges Aperghis.

Tante e diversificate le altre iniziative con le quali si celebra il Bicentenario. Oltre al concerto speciale del 4 dicembre, il 3 e 4 dicembre si terrà un “colloquio” cui partecipano alcuni rappresentanti di istituzioni operanti in campo musicale tra le più originali e dinamiche, per una riflessione comune sulla musica nel presente e nel futuro e sul rapporto tra istituzioni musicali, le città e i diversi pubblici.

Verrà realizzato un documentario, che con materiale di archivio e filmati ripercorre i due secoli di storia. È stato deciso di dar vita ad una pubblicazione che aggiorni la Storia dell’Accademia Filarmonica Romana curata nel 1990 da Arrigo Quattrocchi, arricchendola di nuovi contributi sulla storia più recente dell’istituzione. Altra pubblicazione sarà l’inventario dell’archivio, dichiarato di “interesse storico particolarmente importante” dalla Soprintendenza archivistica del Lazio, e che comprende importanti documenti a partire dal 1822.

Infine il 4 dicembre, nel giorno della sua fondazione, verrà emesso dalle Poste un francobollo celebrativo.

Tanti poi i concerti e gli appuntamenti che nel corso della stagione ricorderanno artisti, musicisti e compositori che si sono legati alla storia della Filarmonica, a partire dal concerto inaugurale del 25 ottobre al Teatro Argentina “Omaggio a Giuseppe Sinopoli”. Rientrano tra queste iniziative anche la “Festa Filarmonica” e il concerto di Pietro De Maria, di cui si dirà in seguito.

L’Accademia Filarmonica, presieduta da Paolo Baratta, vedrà, nel corso della stagione succedersi due direttori artistici, Andrea Lucchesini, che terminerà il suo mandato a fine 2021 ed Enrico Dindo, che subentrerà da gennaio 2022.

LA STAGIONE CONCERTISTICA

Una stagione ricca di componenti diverse e di nuclei programmatici distinti e vari, aperta a un pubblico di tutte le età, che potrà scegliere fra la musica da camera con solisti e formazioni d’eccezione al Teatro Argentina, la danza al Teatro Olimpico e la dimensione più raccolta fra pubblico e interpreti della Sala Casella. Non mancheranno giovani talenti e, per i più piccoli, concerti e laboratori per avvicinarsi al mondo della musica.

L’INAUGURAZIONE IL 25 OTTOBRE,

IL CONCERTO DEL BICENTENARIO IL 4 DICEMBRE

Con un omaggio a Giuseppe Sinopoli si apre il 25 ottobre al Teatro Argentina la Stagione del Bicentenario dell’Accademia Filarmonica Romana. L’istituzione dedica la sua inaugurazione al direttore e compositore scomparso vent’anni fa, legato alla Filarmonica da un rapporto intenso e fruttuoso, che lo vide promotore della nascita dei Solisti della Filarmonica, ensemble dedito alla musica del secondo Novecento, che diresse in più occasioni. Il concerto sarà diretto da Fabio Maestri alla guida dell’Ensemble In Canto con le voci soliste di Monica Bacelli e Sabrina Cortese. Il programma affianca la musica dello stesso Sinopoli – Klangfarben (1977) e la nuova versione per voce e orchestra da camera curata dal figlio Marco di Lou Salomé Suite (1981) – a quella di un autore a lui particolarmente caro, qual è stato Gustav Mahler, di cui si ascolteranno i Lieder eines fahrenden Gesellen e i ckert Lieder.

Il 4 dicembre – a distanza esatta di due secoli da quel 4 dicembre 1821 che vide nascere la Filarmonica – un concerto speciale ne ricorderà la fondazione. Al Teatro Olimpico l’Orchestra Mozart, realtà d’eccellenza internazionale e unica nel panorama italiano fondata da Claudio Abbado, diretta da Daniele Gatti, esegue un programma che si apre con due compositori presenti nella storia della Filarmonica: Rossini (di cui viene eseguita l’Ouverture dal Barbiere di Siviglia), socio onorario dal 1837, e fra gli autori prediletti dai dilettanti filarmonici che eseguirono in forma di concerto diverse sue opere (anche in prima italiana), e Stravinskij, che istaurò negli anni Cinquanta un rapporto privilegiato con l’istituzione e di cui si ascolterà l’Apollon Musagète. Nella seconda parte una prima esecuzione assoluta, commissione della Filarmonica a Georges Aperghis, Leone d’oro alla Carriera alla Biennale di Venezia nel 2015, e nel 2021 insignito dell’Ernst von Siemens Music Prize. Contre-jour, le jour è il titolo della sua nuova creazione, solista il baritono Lionel Peintre, musicista versatile con cui Aperghis lavora da anni. Finale festoso con il capolavoro della Jupiter, ultima sinfonia mozartiana.

 

LA MUSICA DA CAMERA AL TEATRO ARGENTINA

Il Teatro Argentina si conferma il palco eletto per accogliere le più importanti formazioni da camera e i grandi solisti della scena internazionale. Dopo l’inaugurazione del 25 ottobre, il 18 novembre toccherà a Vadim Repin: virtuosismo assoluto, tecnica impeccabile, ma anche poesia e sensibilità. Con il suo prezioso violino Stradivari ‘Rode’ del 1743, insieme al pianista Konstantin Lifshitz, esegue Grieg, Brahms, Prokof’ev e Bartók.

Compie quarant’anni il Quartetto Hagen, formazione leggendaria che si è consolidata nel solco della più celebrata tradizione mitteleuropea. I “quattro straordinari ragazzi di Salisburgo” impugnano i loro preziosi strumenti ad arco (tutti di liuteria italiana del Sei-Settecento) nell’atteso concerto del 25 novembre (programma in via di definizione).

È Festa Filarmonica l’8 dicembre, con il direttore artistico Andrea Lucchesini, qui nelle vesti di pianista, far musica insieme ad alcuni cantanti del Teatro dell’Opera e ai musicisti prime parti dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, un simbolico abbraccio fra le principali istituzioni della città per festeggiare insieme il Bicentenario.

L’omaggio alla storia della Filarmonica passa anche attraverso il concerto di Pietro De Maria (16 dicembre) che esegue alcuni brani pianistici, di rara esecuzione, di Giovanni Sgambati, primo importante direttore artistico dell’istituzione dal 1893 al 1896, nonché punto di riferimento per la Filarmonica nel passaggio fra i due secoli. A Sgambati sarà affiancata musica di Liszt e Beethoven.

Il 2022 all’Argentina si apre con un nuovo ciclo di concerti affidato al Quartetto Prometeo che in tre stagioni eseguirà l’integrale dei Quartetti per archi di Šostakovič. Composti fra il 1938 e il 1974, i quindici Quartetti attraversano un periodo importante della storia del Novecento, dalla Seconda Guerra Mondiale ai primi segni di distensione della guerra fredda e diventano preziosa testimonianza di un’epoca storica e dell’evolversi della scrittura compositiva di Šostakovič. I primi due concerti sono il 20 gennaio e il 5 maggio.

È l’unica formazione in Trio di questa stagione ed è formata da tre musicisti d’eccezione: Lorenza Borrani al violino, Ursina Maria Braun al violoncello e Alexander Lonquich al pianoforte affrontano l’integrale dei Trii con pianoforte di Robert Schumann nel concerto del 10 febbraio.

Torinese, classe 1985, Gabriele Carcano è tra i pianisti italiani della sua generazione che si sta affermando più brillantemente. La Filarmonica l’ha ospitato per la prima volta nel 2017 per l’apertura del ciclo “Beethovenklavier” in Sala Casella, ora torna nel recital del 17 febbraio, questa volta sul palco dell’Argentina, per un concerto che attraversa due secoli di storia, da Bach fino a Ravel.

Formazione nata nel 1997 per avvicinare il grande pubblico alla musica contemporanea, Sentieri selvaggi si è andata confermando in oltre vent’anni di attività fra le realtà più dinamiche e attive nella promozione della musica d’oggi. Il 10 marzo, diretta da Carlo Boccadoro, con le voci soliste di Chiara Osella e Sabrina Cortese, porta a Roma per la prima volta Auden Cabaret di Matteo D’Amico in una nuova versione strumentale approntata dal compositore romano, che ha dedicato al teatro musicale gran parte del suo lavoro. Nucleo fondante è l’ultimo scritto poetico di Auden, The Entertainment of the Senses, che risale al settembre del 1973.

È un duo che si è consolidato e maturato artisticamente negli anni quello della violinista Anna Tifu e del pianista Giuseppe Andaloro, ospiti della Filarmonica il 24 marzo. Un’attività concertistica iniziata per entrambi in età giovanissima e consacrata dai primi premi di importanti concorsi. Con il suo prezioso violino Antonio Stradivari “Marèchal Berthier” 1716 ex Napoleone, la Tifu presenta con Andaloro un programma con brani celebri del repertorio per violino e pianoforte di Franck, Ravel, Chausson e De Sarasate.

A chiudere la programmazione all’Argentina il 12 maggio sarà l’ensemble barocco Les Paladins, formazione vocale e strumentale fondata vent’anni fa da Jéme Correas. Tratto distintivo è l’interpretazione teatrale ed espressiva dei suoi musicisti, ospiti dei più importanti festival internazionali di musica antica. La serata Händel Heroines sarà una selezione di arie delle eroine dell’opere handeliane, donne forti, combattenti, indomite, ma per lo più sconfitte. A interpretarle la voce del soprano Chantal Santon solista francese fra le più acclamate di oggi.

IL TEATRO OLIMPICO: MAISKY PER BACH E LA DANZA

Il Teatro Olimpico si conferma il palco eletto per gli spettacoli di danza e non solo. Infatti il 2 novembre torna un grande amico della Filarmonica e del mondo musicale romano. Mischa Maisky, con il suo prezioso violoncello Montagnana del ‘700, esegue tre (n. 1, 4 e 5) delle sei Suites per violoncello solo di Bach, autentici monumenti che ha eseguito più volte in concerto e inciso in tre diverse registrazioni nel corso della sua lunga carriera artistica. Nelle Suites regola e invenzione trovano un insuperabile punto d’incontro: “un grande diamante, con tante sfaccettature diverse che riflettono la luce in innumerevoli modi” racconta il musicista lettone.

Segue il cartellone della danza. Dal 4 al 7 novembre per la prima volta a Roma Don Juan la nuova produzione della Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto, firmata dal coreografo Johan Inger, che si confronta con il Don Giovanni, mito antico ma ancora fortemente contemporaneo, sulla partitura musicale originale di Marc Álvarez, orchestrata da Manuel Busto. La danza diviene lente d’ingrandimento dei singoli caratteri e svela in modo sottile ma evidente il mondo interiore degli uomini e delle donne in scena, sottolineandone sfumature ed emozioni. I 16 danzatori di Aterballetto raccontano il Don Juan in un atto unico, immersi in uno spazio scenico indefinito, curato da Curt Allen Wilmer, un labirinto di strutture che vengono mosse a vista dagli stessi danzatori.

Il 13 e 14 novembre sarà in scena SHINE Pink Floyd Moon, l’ultimo lavoro che ha lasciato Misha van Hoecke, celebre coreografo e regista russo-belga scomparso lo scorso agosto. Andato in scena al Teatro Olimpico nei primi giorni di marzo 2020, sospeso per il lockdown, lo spettacolo torna sul palcoscenico con un pensiero speciale di tutta la compagnia, dei produttori e della Filarmonica al grande artista. Accompagnato dal vivo dal sound psichedelico della band Pink Floyd Legend, e interpretato dai solisti e corpo di ballo Compagnia Daniele Cipriani, lo spettacolo parte dal famoso brano Shine on You Crazy Diamond in cui i Pink Floyd rendevano omaggio al loro compagno Syd Barrett.

Assente dal Teatro Olimpico dal lontano 2007, dall’8 al 13 febbraio torna la Parsons Dance, celebre compagnia americana di David Parsons dalla travolgente danza solare che diverte. Fra i più creativi ed eclettici coreografi dei nostri tempi, esponente di punta della postmodern dance americana, David Parsons presenta le sue due nuove creazioni The Road (che debutterà il prossimo novembre) e Balance of Power. A completare la serata alcune coreografie divenute veri e propri “cult” della danza mondiale.

 

I PROGETTI NELLA SALA CASELLA

La Sala Casella si conferma come lo spazio ideale per progetti, laboratori e concerti, in un rapporto più diretto e di stimolante confronto fra artisti e pubblico.

Dopo il successo delle edizioni passate, tornano le Lezioni di Musica affidate a Giovanni Bietti con la collaborazione di Rai Radio 3, quest’anno dedicate al bicentenario della Filarmonica e dal titolo Filarmonica200. Quattro incontri, a partire dal 3 ottobre, per tutte le domeniche del mese (ad esclusione del 17), in cui Bietti dialogherà con alcuni musicisti ospiti (Roberto Prosseda, Danilo Rossi con Stefano Bezziccheri, Francesco D’Orazio con Giampaolo Nuti, Benedict Hymas) per raccontare, corredata da ascolti musicali, la storia della Filarmonica attraverso quattro compositori particolarmente legati all’Accademia e di cui l’istituzione ha accolto importanti prime esecuzioni: Goffredo Petrassi, Paul Hindemith, Igor Stravinskij, Benjamin Britten.

Attenta al sostegno dei giovani talenti, in collaborazione con l’Associazione culturale “Annarosa Taddei”, in programma tre concerti il 13, 14 e 16 ottobre, con interpreti segnalati dalla stessa associazione o che si sono distinti nelle ultime edizioni del Concorso internazionale “Annarosa Taddei”: sono le due pianiste coreane Yena Roh e Yeseul Kim, e il tenore Eric Price con il pianista Emanuel Roch per una serata dedicata alla liederistica tedesca.

Interprete chopiniano, il pianista Marco Arcieri rende omaggio a don Pablo Colino nel concerto del 21 ottobre, un affettuoso ringraziamento al maestro che per 61 anni ha diretto il Coro dell’Accademia Filarmonica Romana dove Arcieri ha appreso i primi insegnamenti musicali.

Prende spunto dalla recente pubblicazione Dmitrij Šostakovič, il grande compositore sovietico(Mudima, Milano, 2019) la serata del 28 ottobre. Partendo dal ponderoso volume di 611 pagine, con illustrazioni e scritti di musicologi, slavisti, russisti e uomini di cultura, il concerto si concentra soprattutto sulla musica per pianoforte di Šostakovič eseguita dagli studenti del Conservatorio di Musica Santa Cecilia. Rare le esecuzioni del Concertino e il Secondo Concerto nella versione per due pianoforti, e preziosa la presenza per la Sonata per violoncello e pianoforte del violoncellista Michail Utkin che conobbe personalmente Šostakovič. Introduce il concerto Valerij Voskobojnikov, pianista e fra i curatori del libro.

Due le giornate di Contemporanea, l’8 e 9 novembre, dedicate al repertorio del Novecento e agli autori dei nostri giorni, che gli studenti del master di interpretazione della musica contemporanea hanno approfondito nel Corso da loro seguito al Conservatorio di Musica Santa Cecilia.

È una sorta di testamento musicale il concerto omaggio a Ivan Vandor del 14 novembre. Compositore, sassofonista jazz, ricercatore, musicologo, docente, Ivan Vandor è stato una delle figure di spicco della musica del secondo Novecento fino al 2020, anno della scomparsa. Il concerto esaudisce le sue ultime volontà musicali: il maestro ha indicato infatti i brani del programma di questa sera e l’ensemble chiamato ad eseguirlo, il Contempoartensemble con cui ha collaborato per molto tempo; solista il soprano Alda Caiello.

La serata del 24 novembre Fanny, genio invisibile anticipa di un giorno la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, per la quale la musicologa Eleonora Negri, insieme alla pianista Federica Bortoluzzi e il mezzosoprano Anastasia Boldyreva, traccia un ritratto di Fanny Mendelssohn, sorella di Felix, genio musicale cui l’essere donna precluse nel primo ‘800 la possibilità di un’attività pubblica.

Giunge alla sesta edizione la rassegna “Assoli” che approfondisce la nuova scrittura musicale per singoli strumenti, affidandosi a giovani interpreti specializzati nel repertorio. Come nelle più recenti edizioni, il concerto inaugurale (19 dicembre) sarà un ritratto dedicato a un singolo compositore. La scelta quest’anno cade su Fabio Vacchi fra i maggiori compositori italiani del nostro tempo, con esecuzioni e commissioni per le principali istituzioni musicali e teatri internazionali. Ci si soffermerà in particolare sulla scrittura pianistica del compositore bolognese, con una selezione di brani, scelta dal suo catalogo, di cui sarà interprete Francesco Granata.

Proseguendo un format già presente nelle scorse stagioni, anche quest’anno è in programma un ciclo di quattro concerti monografici dedicati a uno specifico compositore. A partire dal 6 febbraio, per tutte le domeniche del mese, con un Ciclo Bach il pubblico potrà approfondire il repertorio di Johann Sebastian Bach, compositore certamente fra i più popolari ma che non smette mai di stupire. Ogni concerto sarà dedicato a uno strumento diverso: troveremo Tomas Gavazzi al cembalo, Emanuele Orsini e Mattia Giandonato in un confronto fra flauto moderno e antico, il violino di Ivos Margoni e il violoncello di Ettore Pagano.

Gli incontri de “Il Violoncello Svelato” occuperanno quattro venerdì di marzo a partire dal 4 del mese, e saranno dedicati al repertorio italiano per violoncello e pianoforte meno noto e di più raro ascolto. Verranno ascoltati autori italiani dalla fine dell’Ottocento agli anni Trenta del Novecento. Giacomo Orefice, Dante D’Ambrosi, Mario Pilati sono solo alcuni nomi dei compositori che hanno scritto pagine importanti per violoncello e pianoforte che saranno eseguite accanto a quelle di autori più conosciuti, che fanno parte del repertorio tradizionale. A interpretarli, accompagnati al pianoforte, quattro giovani violoncellisti di grande talento e di brillante personalità: Giorgio Lucchini, Francesco Angelico, Enrico Mignani, Tommaso Castellano.

 

L’ATTIVITA’ DI FORMAZIONE

Al pubblico più giovane la Filarmonica riserva anche quest’anno una serie di iniziative mirate a un apprendimento della musica più consapevole e allo stesso tempo divertente. Tornano così da ottobre, la domenica mattina, gli appuntamenti per i più piccoli organizzati in collaborazione con l’AIGAM – Associazione Italiana Gordon per l’apprendimento musicale, dedicata ai bambini dai 0 ai 6 anni in compagnia dei loro genitori. Sono i concerti di Allegro capriccioso con la voce di Nora Iosia e un ensemble strumentale che eseguirà un repertorio vario per i giovanissimi ascoltatori: musica classica, contemporanea, jazz, celtica, barocca, popolare, etnica, rock e pop… un’opportunità per i più piccoli di vivere da vicino l’ascolto della musica in un ambiente accogliente ed emotivamente arricchente. Da quest’anno sarà attivo durante la settimana anche Bimbi in musica, incontri e laboratori per piccoli gruppi, sempre per bimbi da 0 a 6 anni.

Si rinnova la collaborazione con AsLiCo per il progetto OperaEducation dedicato ai ragazzi. L’edizione 2021-22 si concentra sulla Cenerentola di Rossini con due diversi spettacoli collegati a progetti didattici specifici per le fasce di età dai 3 ai 6 anni (Opera Kids) e 6-15 anni (Opera Domani), che verranno delineati durante l’anno scolastico in collaborazione con le scuole di Roma e provincia. Gli spettacoli finali saranno in Sala Casella (Opera Kids, 12 e 13 aprile) e al Teatro Olimpico (Opera Domani, 3 maggio).

Infine “La musica va a scuola”, incontri con giovani interpreti, che la Filarmonica porta nelle scuole della città per far conoscere più da vicino la musica, gli strumenti, le loro potenzialità tecniche e timbriche, in un rapporto diretto fra studenti e musicisti, pronti a rispondere e ad esaurire la curiosità dei ragazzi.

 

LA COLLABORAZIONE CON IL REATE FESTIVAL

Si conferma per il terzo anno la collaborazione fra Accademia Filarmonica Romana e Reate Festival quest’anno volto alla valorizzazione del teatro musicale del Novecento. La nuova produzione sarà La Medium (1946) di Giancarlo Menotti che manca dai palcoscenici romani dal 1960. Sarà in scena al Teatro Palladium il 2 e 3 ottobre con la direzione musicale di Giovanni Di Stefano alla guida dell’Ensemble Novecento – Accademia Nazionale di Santa Cecilia e un cast che affianca giovani voci a solisti affermati, per la regia di Cesare Scarton, direttore artistico del Festival.

Biglietti: Teatro Argentina da 16 a 25 euro, ragazzi fino a 14 anni da 10 a 16 euro. Sala Casella 11 euro. Teatro Olimpico da 23 a 43 euro. Abbonamenti di vario tipo da 110 a 420 euro. Tutti i prezzi sono comprensivi di prevendita.

 

Si raccomanda la prenotazione e l’acquisto on line su filarmonicaromana.org.

L’ingresso in sala avverrà rispettando le disposizioni anti Covid.

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