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Materia Prima – nona edizione del festival di Murmuris che indaga sul contemporaneo

Dal 14 al 18 settembre 2021, nel Chiostro Grande di Santa Maria Novella a Firenze, un cartellone di spettacoli e incontri, riflessione sull’oggi e sguardo sul domani, attraverso il teatro. In programma alcune delle produzioni più vivaci e rilevanti, quelle di Collettivo Lunazione, Compagnia Lombardi Tiezzi, Fausto Paravidino Francesca Sarteanesi; Babilonia Teatri e l’omaggio a Piazzolla con il chitarrista Luigi Attademo e l’antropologa argentina Maria Susana Azzi. Per tutta la durata la speciale installazione artistica sul ruolo della famiglia oggi “Family Affair” del Collettivo ZimmerFrei.

Dal 14 al 18 settembre, nel Chiostro Grande di Santa Maria Novella a Firenze, si terrà la nona edizione del festival “Materia Prima”, indagine sul contemporaneo attraverso spettacoli e incontri a cura di Murmuris, realtà culturale che opera per la promozione del teatro contemporaneo.
Dal chiostro monumentale, luogo suggestivo che accoglie il festival per il secondo anno consecutivo, partirà una riflessione sull’oggi e uno sguardo sul domani, un ponte verso le periferie, la Firenze sacra e quella quotidiana, grazie alle produzioni di teatro contemporaneo più vivaci e rilevanti di ricerca italiane e internazionali. La rassegna è in collaborazione ed ha il sostegno di Comune di Firenze per Estate Fiorentina 2021, Regione Toscana, Città Metropolitana, Fondazione CR Firenze, Unicoop Firenze. È nata presso il Cantiere Teatro Florida, della cui multiresidenza creativa Murmuris fa parte.
Come sostiene Tommaso Sacchi, Assessore alla Cultura del Comune di Firenze:”Murmuris è una realtà che da anni indaga sulla ricerca e sulle pratiche del contemporaneo e che non ha mai smesso di fare produzione, malgrado le difficoltà degli ultimi mesi, un segnale di presenza e voglia concreta di ripartire con tutte le incertezze ancora dovute alla pandemia. Questo festival ha anche il pregio di fare rete con altre realtà del territorio, cosa sempre considerata fondamentale da parte dell’amministrazione, e di valorizzare un luogo come il Chiostro grande di Santa Maria Novella, che conferma la sua vocazione culturale e l’essere scenario ideale per gli eventi dell’Estate fiorentina”.

“Notiamo con soddisfazione – dichiara il Direttore generale di Fondazione CR Firenze Gabriele Gori – il notevole intensificarsi di festival e di rassegne in queste settimane di fine estate. E’ come se le tante associazioni e istituzioni che operano nel campo della cultura e dello spettacolo abbiano utilizzato la lunga pausa obbligata imposta dal Covid per rimodulare e modificare i loro progetti che possono ora finalmente svolgersi. Un segnale evidente della vitalità della nostra regione ma anche della capacità di queste realtà di non volersi arrendere di fronte alla pandemia. Complimenti a tutte loro e agli organizzatori di questo festival’’.

Dice Laura Croce, direttrice artistica di Murmuris: “Abbiamo dovuto rinunciare nuovamente alla scorsa programmazione invernale e primaverile. Siamo qui oggi per recuperare ciò che abbiamo perduto, aprendoci ulteriormente alla città, realizzando una programmazione estiva che possa restituire al pubblico il piacere della condivisione. Durante i mesi di chiusura abbiamo continuato senza sosta gli incontri con i nostri gruppi di spettatori consapevoli, frutto dei progetti Casateatro e Teens che da anni ormai conduciamo nella Regione, coinvolgendo circa 500 persone in totale. Ebbene, è indescrivibile il desiderio di tornare a vedere teatro di qualità, di riunirsi per assistere a contenuti originali, di stare insieme ad ascoltare”.
“Questa collaborazione è stata un invito reciproco che segue l’esigenza di trovare uno spazio di riflessione, di produzione e di circolazione di nuovi talenti – dice Vittorio Iervese, presidente Festival dei Popoli – Su questi tre assi faremo altri eventi, già dal prossimo novembre, con la nuova edizione del Festival dei Popoli. Questo tipo di iniziative per natura genera relazioni e frequentazioni da cui nascono nuove idee e nuovo coraggio. I festival infatti non sono soltanto spazi dove assistere a progetti inediti, prima che circuitino altrove, nelle sale o nei teatri, ma sono in primis luoghi di incontro, che è la radice di quello che sono stati in passato, ovvero una festa in parte popolare che attrae addetti ai lavori, in cui certe distanze si annullano, in cui si vive un tempo sospeso in cui tutto è possibile”.

In apertura “Il Colloquio” di Collettivo Lunazione, il dramma di tante persone che scontano indirettamente una condanna (14/09); Compagnia Lombardi Tiezzi e Roberto Latini in “Venere e Adone (Siamo della stessa mancanza di cui son fatti i sogni)”, l’amore terrestre e quello divino nel disarmo di un destino ineluttabile, attraverso frammenti nell’immaginario di autori classici (da Shakespeare a Tiziano, Rubens, Canova, Carracci, Ovidio – 15/09); l’ultimo incredibile lavoro del ‘genio’ del teatro italiano Fausto Paravidino, dal titolo “Something Stupid”, ‘una cosa fieramente non provata e non scritta, un tentativo – non ancora disperato – di acchiappare la vita e di ficcarla in teatro, per capire chi siamo e costruire comunità, insomma, per fare quella cosa quasi illegale di trovarci insieme in un posto e parlarci’(16/09). E ancora: “Sergio” di e con Francesca Sarteanesi, una delle più interessanti autrici/attrici del panorama nazionale, nel soliloquio intimo e disarmante che evoca la routine di una vita di coppia, trascorsa tra i rimorsi e l’assuefazione al quotidiano, in cerca di un complicato equilibrio, sguardo drammaturgico al femminile (17/09), il progetto ha preso vita anche grazie al periodo di residenza al Teatro Cantiere Florida). Chiusura con Babilonia Teatri in “Calcinculo”, racconto della nostra epoca di muri e paure. Uno spettacolo in cui musica e teatro si contaminano e dialogano in modo incessante e vertiginoso, con cui si racconta il mondo che ci circonda con lo sguardo tagliente, dolente ed ironico. Mangiamo fast, lavoriamo fast, viviamo fast, ma sogniamo un’isola felice che sia slow (18/09).
Nel programma di Materia Prima anche l’Omaggio a Astor Piazzolla, nel centenario dalla nascita, con il recital chitarristico di Luigi Attademo, che interpreterà l’omaggio a Piazzolla del compositore Mauro Montalbetti, l’esibizione della cantante Paola Scoppa che ne interpreterà alcuni brani, e l’incontro con l’antropologa argentina Maria Susana Azzi, una delle più importanti biografe del compositore, che, intervistata dal giornalista Gregorio Moppi, presenterà la nuova biografia dal titolo “Astor Piazzolla. Una vita per la Musica”, pubblicato dall’Editore Sillabe in collaborazione con Opera Laboratori (promotori dell’iniziativa editoriale), con il patrocinio della Fundación Astor Piazzolla e della Fundación Internacional Carlos Gardel. Aneddoti, ricordi e un profilo di un artista che ha nobilitato e internazionalizzato il tango (18/09).

Nel calendario, la speciale installazione artistica sul ruolo della famiglia oggi “Family Affair” del Collettivo ZimmerFrei, visibile per tutta la durata del festival, un progetto di teatro documentario e partecipativo che ritrae in modo originale lo “stato dell’arte” della famiglia contemporanea, adottando ogni volta un punto di vista diverso (ad esempio generazioni diverse di figli e figlie, la maternità e il maternage, gli antenati, i padri, gli adulti childfree, la fratellanza oppure il mondo dei performer e degli artisti con le loro famiglie). A seguire l’incontro “Verità e rappresentazione tra cinema e teatro” a cura del Festival dei Popoli, con la proiezione del documentario Piazzale Europa della giovane regista mugellana Marta Innocenti (con Andrea Sanarelli, Eleonora Ferri, Mariano Beck), fresca della proiezione di un altro suo lavoro, “L’assedio”, al festival di Cannes (15/09).
Il giorno seguente, la performance dedicata al lavoro di Pier Vittorio Tondelli, nel trentesimo anniversario della morte, a cura dell’autore Luca Starita e di Olga Campofreda, ispirata ad alcuni scritti inediti dello scrittore emiliano sulla giovinezza (16/09).
Venerdì 17 settembre alle ore 15 al Teatro Cantiere Florida si terrà infine la prova aperta di “Anima”, de Le Vie del fool con regia di Simone Perinelli, il nuovo lavoro della compagnia laziale molto apprezzata nei circuiti nazionali e non solo. Lo spettacolo è frutto del periodo di residenza che la compagnia ha realizzato al Teatro Florida.

Murmuris si occupa di promozione del teatro contemporaneo attraverso progetti, laboratori, spettacoli, organizzazione di eventi e festival. Tema fondante dell’identità di Murmuris è il continuo confronto tra i diversi linguaggi dello spettacolo dal vivo e l’indagine del complesso rapporto fra scena e pubblico. Nella convinzione del ruolo pubblico che la cultura deve avere in termini di miglioramento civico, di estensione della partecipazione e di rinnovamento della società, Murmuris si impegna prioritariamente nell’organizzazione di appuntamenti di formazione dedicati al giovane pubblico su temi come la violenza, l’identità e la comunità. Parallelamente alla attività di creazione e produzione di spettacoli, Murmuris si occupa di organizzazione: dal 2007 al 2013 si occupa della Direzione Artistica e organizzativa del Teatro Everest di Firenze, per diventare poi parte dal 2013 della multiresidenza creativa del Teatro Cantiere Florida di Firenze, realizzata grazie al contributo della Regione Toscana nell’ambito delle attività a sostegno e diffusione della cultura e delle arti dello spettacolo.

MATERIA PRIMA – ULTERIORI DETTAGLI SUL PROGRAMMA
L’apertura della nona edizione di Materia Prima si terrà martedì 14 settembre con “Il Colloquio” di Collettivo Lunazione, drammaturgia di Eduardo Di Pietro, con l’aiuto regia di Cecilia Lupoli, che vede in scena Renato Bisogni, Alessandro Errico e Marco Montecatino. Gli attori impersonano tre donne in attesa di accedere al colloquio con i loro congiunti in carcere, una situazione straniante, alienante, difficilmente sostenibile, che viene presentata al pubblico con i meccanismi di un teatro comico, anche se comico non lo è affatto. L’originalità del linguaggio drammaturgico è quello di intrecciare numerosi piani di significato portando a considerare il dramma di tante persone che scontano indirettamente una condanna (finalista Premio In-Box 2021).
Il 15 settembre, “Venere e Adone (siamo della stessa mancanza di cui son fatti i sogni)” di Compagnia Lombardi Tiezzi (ore 19.30), performance dell’attore e regista Roberto Latini / Fortebraccio Teatro, un affondo nella materia poetica e misteriosa del teatro. Latini ha scelto e individuato una serie di frammenti, come appunti di testo e suggestioni, ricercate nell’immaginario di autori classici (da Shakespeare a Tiziano, Rubens, Canova, Carracci, Ovidio) che attraversano il mito nell’arte, declinando forme e sostanze. In tutti, una sospensione, un respiro-fotogramma, definito, come a impedire che il racconto si possa compiere nel finale che già sappiamo. L’amore terrestre e quello divino nel disarmo di un destino ineluttabile.
A seguire l’incontro “Verità e rappresentazione tra cinema e teatro” a cura del Festival dei Popoli, con la proiezione del documentario Piazzale Europa della giovane regista mugellana Marta Innocenti (con Andrea Sanarelli, Eleonora Ferri, Mariano Beck), fresca della proiezione di un altro suo lavoro, “L’assedio”, al festival di Cannes, e la presentazione della video-installazione “Family Affair” del collettivo bolognese ZimmerFrei, che combina linguaggi diversi, tra documentari, videoarte, fotografia, installazioni, laboratori partecipativi. L’opera, visibile per tutta la durata del festival, è un progetto di teatro documentario e partecipativo che ritrae in modo originale lo “stato dell’arte” della famiglia contemporanea, adottando ogni volta un punto di vista diverso (ad esempio generazioni diverse di figli e figlie, la maternità e il maternage, gli antenati, i padri, gli adulti childfree, la fratellanza oppure il mondo dei performer e degli artisti con le loro famiglie). In ogni città coinvolta nel progetto, ZimmerFrei e la struttura ospitante organizzano un laboratorio di creazione di tre settimane aperto a un numero da 5 a 10 famiglie residenti. Ogni episodio ha un tema differente e dà luogo a una nuova performance multimediale, facente parte di un’unica serie europea. Le città coinvolte sono state varie, da Lille a Varsavia, da Budapest a Torres Novas, fino a Milano, Cagliari, Bologna.
Giovedì 16 settembre alle ore 18.00 una performance a partire dalle opere di Pier Vittorio Tondelli. Per il trentesimo anniversario dalla sua morte, Olga Campofreda e Luca Starita mettono in scena una performance ispirata ad alcuni scritti inediti dello scrittore emiliano sulla giovinezza. Partendo dai saggi “Dalla generazione all’individuo” e “Canone ambiguo”, propongono una lettura di Tondelli con la confluenza dei loro pensieri, stimolando una riflessione sulle somiglianze di diverse generazioni che cercano nella letteratura e nell’arte il proprio senso individuale. Segue alle ore 21.00 il nuovo monologo “Something Stupid” del grande artista Fausto Paravidino, ‘un esperimento, vorremmo che continuasse ad esserlo svicolando da quella formalizzazione che spesso rende morte le cose che prima erano vive. Partiamo dall’improvvisazione, cercando nel pubblico, nella situazione, a volte persino in quella cosa vecchia che è l’attualità. È un esperimento legato al nostro presente, al bisogno molto cocente di usare il teatro – now più che mai – per capire chi siamo e costruire comunità, insomma, per fare quella cosa quasi illegale di trovarci insieme in un posto e parlarci. Non è stand up, non è prosa, non è monologo (l’ultima volta eravamo in due) e non è un’assemblea. È Something Stupid. Spesso fa ridere perché parlarsi è spesso una cosa buffa. Ogni tanto – involontariamente! – fa pensare perché nessuno può impedire all’essere umano di farlo’.
Il 17 settembre sarà la volta di “Sergio” di e con Francesca Sarteanesi. Una stanza vuota, una giovane donna, si rivolge a Sergio, destinatario immaginario – eppure pare proprio di vederlo – di un soliloquio intimo e disarmante che evoca la routine di una vita di coppia, trascorsa tra i rimorsi e l’assuefazione al quotidiano, in cerca di un complicato equilibrio. Sergio, spettacolo di Francesca Sarteanesi, al suo secondo lavoro in solo, è un interessante sguardo drammaturgico al femminile: un colloquio/monologo, sottilmente ironico, l’esistenza della protagonista è un rimpianto soffuso, a malapena accennato. Il progetto ha preso vita anche grazie al periodo di residenza al Teatro Cantiere Florida nell’agosto 2020.
Il 18 alle ore 18.00 si terrà l’Omaggio a Astor Piazzolla, nel centenario dalla nascita del grande musicista argentino di origine italiana. Con lui si aprono temi cruciali del nostro presente: l’emigrazione, l’incontro di culture differenti, la contaminazione tra musica colta e popolare, il viaggio. Il momento musicale è affidato al chitarrista Luigi Attademo che interpreterà un omaggio a Piazzolla del compositore Mauro Montalbetti, Direttore artistico del Cantiere Internazionale D’arte di Montepulciano, anch’egli presente all’incontro, e alcune tra le più suggestive canzoni di Piazzolla con la partecipazione della cantante argentina Paola Scoppa.

A seguire l’incontro con l’antropologa argentina Maria Susana Azzi, una delle più importanti biografe dell’artista, che, intervistata dal giornalista Gregorio Moppi, presenterà la nuova biografia dal titolo “Astor Piazzolla. Una vita per la Musica”, aneddoti, ricordi e un profilo di un artista che ha nobilitato e internazionalizzato il tango. Il libro racconta la vita di Piazzolla e raccoglie le informazioni ricavate da ben 260 interviste a parenti, musicisti, amici, personaggi famosi dell’arte, dello spettacolo e della cultura. Tra questi si ricordano Daniel Barenboim, Kronos Quartet, Al Di Meola, Tonino Guera, Milva, Lalo Schifrin, Georges Moustaki, Plбcido Domingo, Carter Brey, Leandro “Gato” Barbieri.
La chiusura di Materia Prima sarà alle ore 21 con “Calcinculo” di Babilonia Teatri, una delle realtà più interessanti del panorama teatrale italiano, due volte vincitrice del Premio Ubu (2009 e 2011) e di un Leone d’argento per l’innovazione teatrale alla Biennale di Venezia (2016). Uno spettacolo in cui musica e teatro si contaminano e dialogano in modo incessante e vertiginoso, con cui si racconta il mondo che ci circonda con lo sguardo tagliente, dolente ed ironico. Mangiamo fast, lavoriamo fast, viviamo fast, ma sogniamo un’isola felice che sia slow. Calcinculo incarna ed esprime la nostra visione divergente del panorama mondo a partire dal nostro micromondo per arrivare ad essere specchio di scenari che ci appaiono continuamente vicinissimi e lontanissimi assieme. Le contraddizioni che osserviamo sono prima di tutto le nostre. Attorno a noi tutto sembra così veloce da non riuscire a trattenere niente. Sembriamo dinosauri sopravvissuti alle glaciazioni. Realtà e finzione si sovrappongono: spesso non è chiaro dove finisca la vita reale e dove inizi la sua rappresentazione e viceversa.

CALENDARIO
MARTEDÌ 14 SETTEMBRE
COLLETTIVO LUNAZIONE – Il colloquio

MERCOLEDÌ 15 SETTEMBRE
[19.30] COMPAGNIA LOMBARDI TIEZZI -ROBERTO LATINI Venere e Adone
[21.00] Incontro “Tra Cinema e Teatro” con Festival dei Popoli e COLLETTIVO ZimmerfreI

GIOVEDÌ 16 SETTEMBRE
[18.00] LUCA STARITA- OMAGGIO A PIER VITTORIO TONDELLI
[21.00] FAUSTO PARAVIDINO- SOMETHING STUPID

VENERDÌ 17 SETTEMBRE
[21.00] FRANCESCA SARTEANESI – Sergio

SABATO 18 SETTEMBRE
[18.00] LUIGI ATTADEMO – Omaggio a Piazzolla
Presentazione di Astor Piazzolla. Una vita per la Musica con l’antropologa argentina MARIA SUSANA AZZI, intervistata dal giornalista GREGORIO MOPPI
[21.00] BABILONIA TEATRI – Calcinculo
Per tutta la durata del festival Materia Prima sarà presente e liberamente fruibile la video-installazione Family Affair di ZimmerFrei.

Info su info@murmuris.it; web www.murmuris.it. FACEBOOK: @murmurismurmuris INSTAGRAM: murmurismurmuris TWITTER: @murmurisfirenze.
Abbonamento Chiostro 5 spettacoli intero 50 euro, ridotto 30 euro.

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