La stagione dell’Orchestra della Toscana inaugura con una delle presenze più assidue dei suoi cartelloni recenti: John Axelrod, discepolo di Leonard Bernstein, eclettico direttore sempre aperto a nuove iniziative, incarna l’idea di movimento nella musica classica contro la sua museificazione. Dotato di una comunicativa straordinaria, si confronta con il pezzo nuovo del compositore americano Richard Danielpour dedicato a Dante, la Sinfonia n.4 di Schumann, che ebbe una gestazione ultradecennale, faticosissima, e il Concerto per violoncello di Antonín Dvořák, banco di prova virtuosistico per ogni violoncellista che si rispetti; toccherà a Enrico Dindo che in questa stagione sarà artista in residence dell’orchestra. Con lui l’ORT ha già realizzato un progetto discografico su Dvořák, prossimamente in uscita.
Ogni volta che sale sul podio, John Axelrod porta con sé qualcosa di più del talento musicale. Porta la sua storia. Avvincente come sa esserlo quella di un americano che si è fatto da sé.
Una storia la porta anche il violoncellista Enrico Dindo. A ventidue anni era primo violoncello alla Scala. Dieci anni dopo vinceva il prestigioso Concorso Rostropovich di Parigi che lo proiettava verso una carriera da solista. Ora, cinquantaseienne, rappresenta al meglio l’Italia nei cartelloni concertistici internazionali. In questo programma Dindo sfida il Concerto di Antonín Dvořák, pagina tra le più temibili per i violoncellisti. Il padre del nazionalismo musicale ceco la compose negli ultimi anni dell’Ottocento durante il soggiorno americano da direttore del Conservatorio di New York, mettendoci dentro perfino la memoria di melodie folk statunitensi. Invece al solo Axelrod spetta confrontarsi con la Sinfonia n.4 di Robert Schumann: a Firenze ascolteremo la prima versione del 1841 che si identifica come Florestaniana per le sue sonorità cameristiche e per la sua energia esuberante. L’opera fu poi rivista dall’autore e riproposta a Düsseldorf nel 1853 (considerata Eusebiana per la sua orchestrazione più ampia e per il suo carattere più oscuro e contemplativo). Questa edizione verrà proposta dallo stesso Axelrod qualche giorno più tardi, il 22 ottobre, quando dirigerà l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi nella tradizionale sede dell’Auditorium di Milano Fondazione Cariplo. Due versioni che riflettono la stessa natura ambivalente e misteriosa di Schumann e che Axelrod vuole offrire in rapida successione al pubblico italiano.
In occasione dell’anno di Dante la Fondazione ORT ha commissionato tre brani ispirati alla Divina Commedia. Il primo di questi che ascolteremo è Voci dal Purgatorio, in apertura della serata, a firma di Richard Danielpour, premiato quest’anno con un Grammy per la migliore performance corale per l’opera Passion of Yeshua. Classe ’56, fra i compositori più eclettici e ricercati della sua generazione, ci conduce nel Purgatorio dantesco.
venerdì 8 ottobre 2021 ore 21:00
Firenze, Teatro Verdi
Concerto di Inaugurazione
JOHN AXELROD direttore
ENRICO DINDO violoncello
Orchestra della Toscana
Richard Danielpour / Voci dal Purgatorio (2021) prima esecuzione assoluta – commissione ORT
Antonín Dvořák / Concerto n.2 per violoncello e orchestra op.104
Robert Schumann / Sinfonia n.4 op.120
Biglietti Intero € 17,00 – Ridotto € 15,00 (+ prevendita) in vendita alla Biglietteria del Teatro Verdi, nei punti vendita del circuito Box Office e online su www.ticketone.it
Info: tel. 055.212320 – teatro@orchestradellatoscana.it