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“Atto di passione” ​​di Dante Antonelli

Dal 2 al 4 dicembre allo Spazio Rossellini di Roma

Con Valentina Beotti, Claudio Larena
musica Mario Russo
luci Francesco Tasselli
costumi Vincenzo Verdesca
assistente alla regia Viviana Mei
direzione di produzione Alessia Esposito
organizzazione Elisa Pescitelli
con la consulenza di Antonio Ricci
si ringraziano Daniele Ferrucci e Michela Celenza

 

Dal 2 al 4 dicembre (ore 19) allo Spazio Rossellini di Roma, il polo culturale multidisciplinare della Regione Lazio, gestito da ATCL Circuito Multidisciplinare del Lazio, va in scena Atto di passione ​​di Dante Antonelli, ispirato ai romanzi più controversi ed erotici di Yukio Mishima, una produzione 369gradi in coproduzione con Romaeuropa Festival e con il sostegno di ARTEFICI. Residenze Creative Fvg e di Artisti Associati con il supporto di Carrozzerie n.o.t e Teatro del Lido di Ostia.

Ispirato ai romanzi più controversi ed erotici di Yukio Mishima, “La scuola della carne”, “Trastulli di animali”, “Colori proibiti”, Atto di Passione è il racconto dello stravolgimento delle esistenze di due persone che, per arrivare a viversi, devono mettere in discussione le proprie certezze. Cosa si vive quando ci si riscopre come altro da sé, altro dal sé che si è sempre creduto di essere. Una donna di più di quarant’anni, scrittrice di successo, lesbica radicale; un giovane ragazzo, meno della metà dei suoi anni, che nella vita fa marchette con vecchi uomini, che non si definisce omosessuale, e forse non lo è. La scrittura di un romanzo da parte della protagonista si sovrappone e si intreccia alla storia dei due, i quali si incontrano, si allontanano, rivivono le tappe del proprio percorso insieme, fino al capitolo finale.

Ambientato su una spiaggia, il racconto si sviluppa attraverso le tappe del loro stesso percorso di scoperta e repulsione: il dolore della mancanza, lo smarrimento della perdita, l’entusiasmo del ritorno, la rabbia per le troppe delusioni, il sorgere del bisogno di possesso, le strategie fatali di un rapporto a due che, per entrambi, andrà a significare una inversione totale delle proprie vite. Il mare che li circonda è la barriera naturale che fornisce loro, su quell’isola, l’esilio e il rifugio necessari al compiersi intimo e privato del loro percorso comune. Un piccolo, sconfinato, Nuovo Mondo. Un ribaltamento dei cliché sull’identità sessuale e un’indagine sugli stereotipi di genere che scavando nelle contraddizioni dei due protagonisti, arriva a toccare le ferite aperte del nostro tempo e della nostra società.

Su un palco-mondo vuoto, i due interpreti compongono nello spazio il rituale dei loro incontri, sviluppando una drammaturgia che s’intreccia al racconto musicale e illuminotecnico.

Cosa significa per due esseri umani desiderare quello che non si era mai desiderato prima?

Cosa significa lottare per soffocare un desiderio che può compromettere la nostra vita?

Quanto possiamo arrivare a disprezzare noi stessi prima di accettarci?

Nel racconto passione, patimento e dolore divengono cammino indispensabile per giungere a nuova vita.

“Tutto passerà – disse l’apostolo – resterà solo l’amore”

© Giovanni Chiarot | ARTEFICI.ResidenzeCreativeFvg 

Dante Antonelli nasce a Roma nel 1984. Dopo varie esperienze come interprete, entra a far parte dell’ANAD “Silvio D’Amico” come regista. Nel settembre 2011 sospende gli studi e si dedica alla ricerca teatrale e performativa sulla drammaturgia di J. Genet: Il Balcone. Il risultato del processo di ricerca condiviso con il gruppo è stata una perfomance di 50′ dal titolo In Corpore Genetico presentata al Forte Fanfulla di Roma. Nello stesso anno firma la sceneggiatura e la regia del cortometraggio In buono stato presentato al Festival di Venezia, fuori concorso, all’interno del medio metraggio 6 sull’autobus, prodotto dalla Silvio D’Amico, a cura di Sergio Rubini, Daniela Bortignoni, Ugo Chiti. A luglio 2013 debutta con La cocciutaggine di Rafael Spregelburd presso il teatro studio Eleonora Duse, lavoro di diploma presso l’Accademia Nazionale, successivamente presentato al R.I.C. Festival, Rieti. Dal 2014 lavora al Progetto Schlab, una serie di laboratori di ricerca e creazione scenica su Werner Schwab, sviluppando nel 2015 la drammaturgia e lo spettacolo FAK FEK FIK – le tre giovani con il quale ha vinto il Roma Fringe Festival (miglior spettacolo, miglior drammaturgia, miglior attrici ex aequo: Martina Badiluzzi, Giovanna Cammisa, Arianna Pozzoli). Nel 2016 e nel 2017 completa una trilogia dedicata a Schwab con SSKK (Santo Subito + Kova Kova) DUET – Quanti siamo davvero quando siamo noi due? con Valentina Beotti ed Enrico Roccaforte. Tutto il progetto Schlab è patrocinato dal Forum Austriaco di Cultura in Italia e sostenuto nella produzione da Carrozzerie n.o.t. La TRILOGIA WERNER SCHWAB, ha debuttato nella sua versione integrale come unico spettacolo, in anteprima nazionale al Romaeuropa Festival 2017. Nel 2019 nuovamente al Romaeuropa Festival con Atto di Adorazione, primo lavoro di una trilogia ispirata alle opere di Yukio Mishima. 

369gradi è un organismo di produzione riconosciuto dal Ministero della Cultura che sostiene e produce arti performative nell’ambito dell’innovazione, della sperimentazione e della multidisciplinarietà. Il progetto nato sotto la direzione generale di Valeria Orani è legato alla costruzione di strategie che permettano la crescita e la valorizzazione del talento e della creatività delle formazioni artistiche prodotte e la promozione e diffusione della drammaturgia e delle arti performative italiane contemporanee in Italia e all’estero.  

Nel 2015 369gradi inizia un percorso di internazionalizzazione con gli Stati Uniti grazie alla collaborazione con Umanism NY e con il Martin Segal Theatre Center (Graduate Center City University of New York). Nel 2017 acquisisce i diritti in esclusiva per l’Italia del progetto White Rabbit Red Rabbit di Nassim Soleimanpour. Nel 2018 inizia la collaborazione produttiva con Antonio Marras, per Mio cuore io sto soffrendo, cosa posso fare per te?.

Ad oggi 369gradi accompagna produttivamente, Bluemotion, Bartolini/Baronio, Dante Antonelli, sostiene gli spettacoli Echoes di Lorenzo de Liberato con Stefano Patti e Marco Quaglia, Piccoli Funerali di e con Maurizio Rippa, Un onesto e parziale discorso sopra i massimi sistemi di Pietro Angelini. Cura il progetto internazionale AminaAnima/Soul, collabora alla realizzazione di Powered by REf, progetto di Romaeuropa Festival a cura di Maura Teofili e in collaborazione con Carrozzerie | n.o.t. Produce il programma L’ultimo nastro di Krapp di Stefano Patti e Simone Giustinelli, cura la direzione amministrativa della Festa di Teatro Eco Logico di Stromboli e coordina il Master internazionale di Arts Management dell’Istituto Europeo di Design di Roma.

Spazio Rossellini è il polo culturale multidisciplinare della Regione Lazio, gestito da ATCL Circuito Multidisciplinare del Lazio, che offre un programma, rivolto a spettatori di tutte le età, che comprende tutte le arti performative dal vivo, progetti di residenza artistica, con una particolare predilezione alla promozione degli artisti del territorio regionale. La cura artistica progettuale è di Katia Caselli.

SPAZIO ROSSELLINI – via della vasca navale 58 – Roma

INFO: tel: 345 297 8091 / info@spaziorossellini.it / www.spaziorossellini.it

BIGLIETTI Intero € 12 – Ridotto € 10

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