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Cercivento

15 - 28 novembre ,Teatro Elfo Puccini, sala Bausch

drammaturgia di Carlo Tolazzi
regia Massimo Somaglino
con Alessandro Maione e Filippo Quezel
produzione Teatro dell’Elfo con il contributo di Comune di Cercivento e Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

 

La storia di due giovani soldati friulani, Basilio e Angelo, passati per le armi il 1° luglio 1916 con l’accusa di “rivolta in presenza del nemico” è la protagonista di Cercivento, spettacolo che ha subito la sorte di molte proposte teatrali in tempo di Covid. Pronto per andare in scena, è stato ripetutamente cancellato e rimandato. Il 9 luglio 2021 ha finalmente debuttato al Teatro Giovanni da Udine e dal 15 novembre approda al Teatro Elfo Puccini.

 

Ideata da Riccardo Maranzana e Massimo Somaglino (che ne furono anche i primi interpreti)  a partire dal testo di Carlo Tolazzi, la prima edizione Cercivento aveva debuttato nel 2003 al Mittelfest (produzione Teatro Club Udine) ottenendo un buon successo e contribuendo, con la forza del teatro, a riportare l’attenzione dell’opinione pubblica su un tragico episodio della Grande Guerra che ancora oggi reclama giustizia.

Massimo Somaglino ha voluto riportare in scena lo spettacolo per dare ancora una volta voce agli alpini fucilati a Cercivento. E il Teatro dell’Elfo di Milano ha aderito con convinzione al progetto dell’artista friulano, con cui collabora da anni, scegliendo di produrre questa nuova edizione. Il Comune di Cercivento e la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia hanno quindi scelto di dare il loro contributo e sostegno allo spettacolo.

 

Il nuovo allestimento affida a due giovani talenti, Alessandro Maione e Filippo Quezel, il ruolo dei protagonisti. Sono due soldati della truppa, alpini della Grande guerra, un carnico e un veneto, rinchiusi nella sagrestia di una chiesa tristemente riconvertita in prigione, incriminati sotto la disonorevole accusa di insubordinazione agli ordini (e di sottintesa combutta con il nemico al di là della trincea), sospesi nell’attesa del proprio destino che di lì ad un’ora sarà di morte.

Lo spazio scenico è a pianta centrale con la platea che circonda la semplice scena su tutti i lati: uno spazio metaforico, delimitato da piccoli oggetti, dove è intima la relazione tra spettatori e interpreti. «I due si raccontano e si mostrano in tutta la fragilità di due esistenze destinate a essere cancellate dall’insensatezza e dall’ottusità della guerra e dei suoi macabri profeti, in questo caso superiori militari incompetenti e ubriachi solo di retorica e falso amor di patria».

 

Tratto da Prima che sia giorno di Carlo Tolazzi, vincitore nel 2002 del Premio Culturale “Renato Appi” di Cordenons, Cercivento trae spunto da un terribile episodio di storia vera in cui furono coinvolti – e in seguito condannati, alcuni anche alla pena capitale – molti alpini del 109° Battaglione “Monte Arvenis”, operante nella zona di Monte Croce Carnico. Un fatto duro, ripescato alcuni anni fa dall’oblio della rimozione, grazie al recupero fortuito di alcune carte processuali e alla caparbietà di ricercatori, studiosi e soprattutto parenti delle vittime, promotori di un combattivo movimento per la riabilitazione dell’onorabilità dei loro lontani congiunti.

  

TEATRO ELFO PUCCINI, sala Bausch, corso Buenos Aires 33, Milano – Martedì/sabato ore 19:30, domenica 15:30 Durata: 60 minuti – Prezzi: intero € 33 / rid. giovani e anziani €17,50 / online da € 16,50

 

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