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“Lucca Visioni”, la rassegna di teatro contemporaneo e contaminazioni

In programma da lunedì 22 a domenica 28 novembre a Lucca, presso il Teatro del Giglio

L’edizione di quest’anno mette al centro “l’intimità”. Ad alternarsi sul palco eccellenze del panorama teatrale e performativo italiano e realtà emergenti; laboratori e un progetto di audience development rivolto alla Generazione Z

Il teatro contemporaneo raccontato attraverso una pluralità di linguaggi e voci: dalla parola al corpo passando per la musica; un unico palco dove a compagnie consolidate della scena contemporanea nazionale si alterneranno realtà teatrali emergenti; un progetto di audience development, laboratori e contaminazioni artistiche. Questo e molto altro sarà Lucca Visioni, la rassegna di teatro contemporaneo e contaminazioni organizzata dal Teatro Del Carretto, curata da Jonathan Bertolai, in programma a Lucca dal 22 al 28 novembre (Teatro del Giglio, piazza del Giglio, 13).

La prima edizione della rassegna è organizzata dal Teatro Del Carretto, con la curatela di Jonathan Bertolai e realizzata con il contributo del Comune di Lucca e della Fondazione Banca del Monte di Lucca, il Patrocinio della Provincia di Lucca e della SIAE e in collaborazione con il Teatro del Giglio.

Lucca Visioni si pone come progetto hub e connettore di linguaggi artistici, portando in città per la prima volta realtà conosciute nel panorama teatrale italiano e internazionale, e interessanti compagnie emergenti, coinvolgendo fasce trasversali di pubblico. Alle due realtà storiche del teatro di ricerca Societas e Scena Verticale, che si sono distinte nel corso degli anni per il loro originale lavoro di rielaborazione del linguaggio teatrale, si alterneranno due compagnie tra le più interessanti della nuova scena italiana: Ferrara OFF (finalista In-Box 2020), e Leviedelfool, con l’anteprima regionale dello spettacolo ANIMA! cinque paesaggi.

Filo conduttore di tutte le performance selezionate, dei laboratori proposti e tema scelto per questa edizione è l’intimità, una condizione con la quale ciascuno di noi si è confrontato durante i mesi del lockdown, una parentesi che ha stravolto gli equilibri di ognuno di noi.

Dichiara Jonathan Bertolai, curatore della rassegna: “Il Teatro Del Carretto ha voluto lanciare un preciso segnale di presenza, ideando e organizzando per la prima volta ‘Lucca Visioni’, una rassegna volta a promuovere la cultura del teatro. Il tema dell’intimità, una condizione che abbiamo imparato a conoscere e sperimentato forzatamente durante la pandemia, ha posto e continua a porre interrogativi di senso cruciali sul nostro essere soli e connessi, sui nostri confini. ‘Lucca Visioni’ col suo palinsesto di appuntamenti e attività, intende inoltre attrarre anche nuove fasce di pubblico, quali i giovani della generazione Z, fra i meno colpiti dal COVID-19, ma fra i più limitati dagli effetti collaterali del lockdown, che ha ridotto in maniera drastica gli stimoli educativi e formativi a loro rivolti”.

E proprio attorno a questo tema ruoteranno gli spettacoli di “Lucca Visioni”, raccontando e indagando, ognuna col proprio segno, diverse sfere intime. I quattro titoli scelti affrontano questioni alla base della natura umana, inconscio e daimon, desiderio di morte e vecchiaia, la crisi di consolidate sicurezze.

PROGRAMMA

A inaugurare Lucca Visioni, martedì 23 novembre (alle 18) sarà “Cosmos Within” la video installazione del duo artistico romano Apotropia, formato da Antonella Mignone e Cristiano Panepuccia. L’opera si inserisce nella sezione dedicata alle contaminazioni tra il teatro e le arti visive, curata da Giacomo Pecchia. Influenzata da temi filosofici, antropologici e scientifici con una particolare attenzione a simboli, miti e culture dell’umanità, la ricerca di Apotropia spazia tra video, suono, danza, performance e installazioni. L’installazione sarà allestita all’interno degli spazi del Teatro del Giglio e sarà fruibile gratuitamente i giorni di spettacolo dalle 18 alle 20.

Il programma prosegue sempre martedì 23 novembre (alle 21), con “Lo Psicopompo” una delle ultime produzioni di Scena Verticale: sul palco Milvia Marigliano, insieme a Dario De Luca, che ne firma anche la regia. La coppia, un infermiere che in maniera clandestina aiuta malati terminali nel suicidio assistito lui, e una professoressa in pensione, lei, si confronteranno in un serrato dialogo sul tema tanto misterioso quanto concreto della morte. Ruolo centrale nello spettacolo è ricoperto dal suono e dalla musica grazie al lavoro impeccabile di Hubert Westkemper che gli è valso il premio Ubu 2019 come miglior progetto sonoro.

Si parla di futuro e di vecchiaia in “Futuro Anteriore” di Ferrara Off, per la regia di Giulio Costa e la drammaturgia di Margherita Mauri mercoledì 24 novembre (ore 21). Senza spade laser, alieni e tute spaziali, ma con girelli, apparecchi acustici e reumatismi, “Futuro Anteriore” è uno spettacolo sul futuro, che immagina una terza età alternativa, con anziani fuori dalle case di riposo, non più ai margini della società, né ai confini con la realtà. Giulio Costa propone un’ indagine collettiva sul futuro, dove un gruppo di giovani attori (in scena Matilde Buzzoni, Antonio De Nitto, Gloria Giacopini, Matilde Vigna) esplora nuovi possibili scenari di invecchiamento, formulando strategie creative per il proprio geriatrico sopravvivere futuro. La domanda a cui si cerca di dare risposta non è più “cosa voglio fare da grande?”, ma “come voglio vivere da vecchio?”.

Venerdì 26 novembre in programma l’anteprima di “ANIMA! cinque paesaggi” di Leviedelfool (ore 21) una composizione per quattro performer, quattro anime, o animali, nel loro susseguirsi di vite e reincarnazioni. Lo spettacolo, nato da una coproduzione tra Leviedelfool, il Teatro della Tosse e il Teatro Del Carretto,  si sviluppa in cinque movimenti, cinque capitoli legati da un filo rosso con l’intento di esplorare i paesaggi dell’Anima. A ogni paesaggio corrisponde un colore, un animale, un luogo geografico, una suggestione interna, un momento di vita, un percorso da svolgere in simbiosi con lo spettatore, accompagnato nei luoghi più intimi e profondi di sé.

A chiudere gli spettacoli sabato 27 novembre è la lettura drammatica di Claudia Castellucci (Leone d’argento alla Biennale di Venezia 2020) e Chiara Guidi in scena con “Il regno profondo. Perché sei qui?” (ore 21) un corpo a corpo di linguaggio e di postura tra le due co-fondatrici di Societas. Lo spettacolo è la terza parte del ciclo ‘Il regno profondo’ di Claudia Castellucci, dopo La vita delle vite e Dialogo degli schiavi.

LABORATORI & AUDIENCE DEVELOPMENT

Parallelamente agli spettacoli organizzati da Lucca Visioni, il Teatro Del Carretto ha in programma tre laboratori e un progetto di audience development che si svolgeranno nelle stesse date (22-28 novembre). I laboratori, condotti da tre artisti, sono incentrati sul tema della rassegna, l’intimità, e sono aperti a tutti, non solo a professionisti, proponendo un’indagine attraverso diversi linguaggi. The saddest noise, the sweetest noise condotto da Giacomo Vezzani, è un gruppo di lavoro sul suono e ha come intento lo studio e la creazione di ambientazioni sonore con atti pratici sul tema dell’intimità, attraverso gli strumenti della composizione o dell’improvvisazione. La logica poetica, condotto da Simone Perinelli è un seminario intensivo sulla drammaturgia e la messa in scena che ha l’obiettivo  di esplorare  una metodologia che proprio sotto la chiave della logica poetica permetta di calarsi nelle profondità del proprio mondo interiore. Elena Nené Barini condurrà,infine, Entra nella mia casa, un gruppo di lavoro sul corpo dell’attore che partendo dagli interrogativi Cosa è la mia casa? Si può entrare nella casa di un altro? e dalla parola intimità (dal lat. intĭmus, superlativo di dentro: che è il più profondo, il più riposto, il più segreto), cercherà di esplorare fisicamente le diverse declinazioni di questo mondo: esporsi o nascondersi, osservare o invadere.
 

Il progetto di audience development, che si pone l’obiettivo di promuovere la cultura del teatro e coinvolgere nuove fasce di pubblico, rivolgendosi soprattutto alla Generazione Z vedrà il coinvolgimento del critico teatrale Igor Vazzaz, a condurre un percorso finalizzato alla formazione di coscienza critica dello spettatore (nello specifico visioni di spettacolo accompagnate da incontri introduttivi, momenti di riflessione su ciò di cui si è fruito e dialoghi aperti con gli artisti andati in scena). Questo progetto sarà ospitato nella saletta di Corte dell’Angelo, spazio delle Politiche Giovanili del Comune di Lucca.

La partecipazione è gratuita ed è necessario inviare una lettera motivazionale a info@teatrodelcarretto.it.

Info: www.teatrodelcarretto.it | info@teatrodelcarretto.it |

facebook.com/www.teatrodelcarretto.it

Instagram: @teatro.del.carretto | #luccavisioni

Luoghi e biglietti: Teatro del Giglio (Piazza del Giglio, 13/15) biglietti 15€ intero / 10€ ridotto studenti;  50€ abbonamento 4 spettacoli biglietto intero / 35€ abbonamento 4 spettacoli biglietto ridotto.

Inizio orario spettacoli h. 21; biglietteria@teatrodelgiglio.it

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