Con i concerti di Ensemble intercontemporain e Steve Reich, di Alva Noto con Anne-James Chaton, Edison Studio, lo spettacolo di Olivier Dubois e l’unica data italiana dei Berliner Philarmoniker si è conclusa il 21 novembre, all’Auditorium Parco della Musica la Trentaseiesima edizione del Romaeuropa Festival. Presieduta da Guido Fabiani con la Direzione Generale e Artistica di Fabrizio Grifasi, la Fondazione Romaeuropa ha proposto a partire dal 14 settembre un programma di oltre due mesi per una delle edizioni più ricche di sempre capace di abbracciare con il tratto colorato della musica, del teatro, della danza, del nuovo circo, delle arti digitali e della creazione per l’infanzia le annualità 2020/2021.
85 eventi per oltre 200 recite, più di 400 artiste ed artisti provenienti da 14 paesi europei ed extraeuropei per un’edizione che ha posto al centro del suo operare l’attenzione e il sostegno alle artiste e agli artisti italiani e internazionali che non sono potuti andare in scena durante l’emergenza covid e la chiusura dei teatri, la conferma delle 80 persone coinvolte nello staff del festival e ancora, le nuove proposte artistiche, i nuovi linguaggi e le nuove sperimentazioni, le istanze di un “nuovo presente” con le fragilità e le sensibilità emerse durante la pandemia ma già al cuore della storia del Festival e la forza delle comunità che si sono ritrovate negli spazi dedicati alle arti e alla cultura.
Per il Presidente della Fondazione Guido Fabiani, «Romaeuropa – che da 36 anni esplora e coltiva spazi di ricerca internazionale accogliendo le diverse visioni e traiettorie del mondo dell’arte e della cultura – per questa edizione appena conclusa ha profuso energie straordinarie. Ho raccolto numerosi apprezzamenti per la qualità degli spettacoli, ma anche per la organizzazione perfetta degli eventi. Con competenza e passione è stato messo a disposizione del pubblico un lavoro culturale di grande pregio».
E sono oltre 50.000 le presenze registrate al REf21, nonostante il distanziamento nelle sale mantenuto fino a metà ottobre, per circa 600.000 euro di incassi. 8 milioni i contatti registrati online tra sito e canali social della Fondazione a cui si aggiungono le proposte online in programma per Digitalive, i 6 podcast realizzati in collaborazione con Tlon coinvolgendo scrittrici e scrittori, filosofe e filosofi e le registrazioni degli incontri sulla nuova drammaturgia realizzati in collaborazione con Rai Radio 3. «Una partecipazione straordinaria, un momento di festa per la città e per la ripresa di tutto il comparto dello spettacolo dal vivo» commenta il Direttore Generale e Artistico Fabrizio Grifasi «Per questo successo ringraziamo il Ministero della Cultura, Roma Capitale, la Regione Lazio e tutte le ambasciate e gli Istituti di Cultura stranieri a Roma che hanno sostenuto e collaborato con il festival; le istituzioni pubbliche cittadine Fondazione Musica Per Roma, Teatro di Roma, Palaexpo, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, MAXXI, Teatro Biblioteca Quarticciolo, i teatri privati Vascello e Vittoria e Rai principale media partner del festival».
Proprio su Rai 5, domenica 12 dicembre (ore 20.25) lo speciale Visioni racconterà attraverso video e interviste i momenti più importanti del REf21.
Da Compagnie XY alla Akram Dance Company, da Kornel Mundruczo e Kata Weber ad Alexander Zeldin, da Azkona & Toloza ad Ascanio Celestini, da Christos Papadopolous a Roberto Castello, da Guy Nader & Maria Campos a CollettivO CineticO passando da Max Richter, Rimini Protokoll, Gus Van Sant, Frosini Timpano, Claudia Castellucci, Oorkan/Percossa, Teatro del Carretto, Dorothée Munyaneza e tanti altri «Abbiamo voluto dedicare con particolare forza questa edizione alla ricerca e all’inclusione ponendo particolare attenzione ai temi del nostro tempo, all’impegno civile, all’ecologia ai diritti individuali, all’uguaglianza, alla critica postcoloniale. Tematiche declinate attraverso gli spettacoli proposti da artiste e artisti con le loro emozioni e il loro entusiasmo trasmesso a noi tutte e tutti» continua Grifasi «le sezioni Dancing Days a cura di Francesca Manica, Anni Luce a cura di Maura Teofili, Digitalive a cura di Federica Patti, l’entusiasmante ritorno di Ref Kids & Family a cura di Stefania Lo Giudice e le new entry di quest’anno come Line Up! a cura di Giulia di Giovanni, Le parole delle canzoni realizzato in collaborazione con Treccani e la prima collaborazione con il Festival VRE Virtual Realty Experience a cura di Mariangela Matarozzo si sono sviluppate nella stessa direzione riflettendo i molteplici linguaggi e le molteplici identità del Romaeuropa. Forti di questo successo abbiamo già impostato le linee del Romaeuropa Festival 2022 e ci auguriamo che le istituzioni garantiscano la continuità e la stabilità economica, in termini di spazio e di sostegno, necessaria al nostro progetto».
Appuntamento all’autunno del 2022 con la trentasettesima edizione del Romaeuropa Festival!
Il Romaeuropa Festival 2021 è stato realizzato in corealizzazione con la Fondazione Musica per Roma, Teatro di Roma, Azienda Speciale Palaexpo – Mattatoio, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Villa Medici – Accademia di Francia, MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Treccani, VRE – Virtual Reality Experience, Teatro Vascello e Teatro Biblioteca Quarticciolo e grazie alla rete pubblico/privata che sostiene il festival: Kings of the Netherlands, il Dutch Performing Arts, l’Institut Français – La Francia in scena – Fondazione Nuovi Mecenati, il Goethe-Institut, Flanders State of the Arts, l’Istituto Svizzero, Oficina Cultural – Embajada de España e Istituto Cervantes, Istituto Polacco di Roma e l’Adam Mickewicz Institute.
Il festival ha ricevuto per la sua trentaseiesima edizione il patrocinio dell’Ambasciata del Belgio in Italia, dell’Ambasciata Britannica a Roma, dell’Ambasciata di Spagna in Italia, dell’Ambasciata di Francia in Italia, dell’Ambasciata della Repubblica Federale di Germania a Roma, dell’Ambasciata della Repubblica Ceca, dell’Ambasciata di Grecia di Roma, dell’Ambasciata di Finlandia a Roma, dell’Ambasciata di Svizzera in Italia, dell’Ambasciata del Portogallo a Roma e dell’Ambasciata della Repubblica del Sud Africa.
Il programma è stato inoltre costruito in network con Carrozzerie | n.o.t , 369 Gradi, ATCL per Spazio Rossellini, Periferie Artistiche – Centro di residenza multidisciplinare della Regione Lazio, Situazione Drammatica, Aerowaves – Dance Across Europe cofinanziato nell’ambito del progetto Europa Creativa, Re:Humanism, Alan Advantage, l’olandese MU Hybrid Art House, La Sapienza – Università di Roma, l’Accademia Nazionale di Danza, l’Accademia di Belle Arti di Roma, RUFA – Rome University of Fine Arts e Casa Dello Spettatore, Festival VRE Virtual Reality Experience diretto da Mariangela Matarozzo.
Il premio Vivo d’Arte è stato promosso dalla Farnesina – Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale mentre fanno parte della rete di DNAppunti Coreografici: Cango, Casa della Danza – Bassano del Grappa, L’Arboreto – Teatro dimora di Mondaino, Gender Bender, Triennale Teatro dell’Arte.
Romaeuropa Festival è membro di EFA – European Festivals Associations e AGIS.