Un monologo sulla sospensione dell’esistenza e un dichiarato elogio del ricominciare, che delinea un’impalpabile e potente confessione sulle fragilità
Una donna al telefono, o forse sta ragionando a voce alta, ogni tanto prende appunti, ed è così che inizia Smarrimento scritto e diretto da Lucia Calamaro per l’attrice Lucia Mascino, in scena da giovedì 13 gennaio 2022 alle ore 21.00 (repliche fino a domenica 16) al Teatro Nuovo di Napoli, presentato da Marche Teatro.
Smarrimento è un dichiarato elogio degli inizi e del cominciare, di quel momento in cui la persona, la cosa, il fatto, appare o sbuca, ci incrocia insomma, creando presenza dove prima c’era assenza. La struttura narrativa ‘fiorisce’ attraverso la figura di una scrittrice in crisi, oramai da un po’, con dei personaggi iniziali di vari romanzi che non scriverà mai, perché non riesce ad andare avanti.
E’ una scrittrice incatenata a esistere come i suoi personaggi, aggrappata allo sforzo di trattenere idee che non reggono, nel vano tentativo di restituire un’illusione del tempo che fu, sulla quale, però, confidano i suoi editori per “sfangare” l’anticipo.
Le organizzano reading/conferenze in giro per l’Italia per puro ritorno economico, mentre lei non produce niente di nuovo, tentando, in un colpo solo, di riuscire a vendere, durante gli eventi, qualche copia delle vecchie opere.
Lucia Mascino dà vita in scena ad Anna, la protagonista, a Paolo, il marito, e all’affiorare di ricordi e immagini che provano a dar loro un trascorso probabile. Ad accomunarli sarà l’inadeguatezza al vivere, da ognuno respinta con terrore.
Una sottile nevrosi pervade il racconto, non è chiaro quando è la scrittrice che parla, oppure Anna, la sua creatura, il suo doppio.
Il testo si svela poco a poco, a cominciare dalla fatica della creazione artistica alla necessità del quotidiano, attraversando violente emozioni, fino ad arrivare a raccontarsi anche nella veste dell’uomo Paolo, che, in qualche modo insieme alla sua creatrice, affida, alla fine, la sua versione dell’infelicità di vivere.
La protagonista si muove in un continuo alternarsi di pensieri e voci interiori, in una conversazione continuamente interrotta, in un’acrobatica e perfetta rappresentazione del sé, per la quale la ricerca del racconto si fonde con la ineludibile ricerca del senso di esistere.
Dall’ordine geometrico dell’inizio si giunge fino alla distruzione di ogni ordine costituito, nel quale, alla fine, resta solo la consapevolezza del ricordo, la necessità del dolore, l’importanza della memoria.
L’allestimento, presentato da Marche Teatro, si avvale della scena e luci di Lucio Diana e dei costumi di Stefania Cempini.
Smarrimento di Lucia Calamaro
Giovedì 13 > domenica 16 gennaio 2022 – Teatro Nuovo Napoli
Inizio spettacoli ore 21.00 (giov), ore 18.30 (ven e dom), ore 19.00 (sab),
info : 0814976267 email : botteghino@teatronuovonapoli.it
Giovedì 13 > domenica 16 gennaio 2022
Teatro Nuovo Napoli
Marche Teatro
presenta
Smarrimento
uno spettacolo scritto e diretto da Lucia Calamaro
per e con Lucia Mascino
scene e luci Lucio Diana
costumi Stefania Cempini
allestimento tecnico Mauro Marasà
tecnici Cosimo Maggini, Michele Stura, Jacopo Pace
amministratore di compagnia Serena Martarelli
direttore di produzione Marta Morico
organizzazione, distribuzione Alessandro Gaggiotti
assistente di produzione Claudia Meloncelli
durata 70 minuti circa
Lucia Calamaro, presidente del Premio Riccione del 2021, dirige attualmente SCRITTURE una scuola itinerante di drammaturgia , creata e sostenuta da: Stabile di Bolzano, Teatro della Sardegna, Riccione Teatro, Fondazione Teatro della Toscana, Teatro Bellini di Napoli, Teatro di Roma, Tetaro Stabile del Veneto e Stabile di Lugano.
I suoi testi “A vita ferma” e “Origine del mondo” sono stati pubblicati a novembre 2017 dalla prestigiosa editoriale francese Actes Sud (Parigi) e sono usciti con Einaudi editore ad aprile 2018.
“Si nota all’imbrunire (Solitudine da paese spopolato)” è uscito nel 2019 con Marsilio Editore. “Nostalgia di Dio “ è in uscita a Febbraio 2020, con Einaudi Editore.
Dall’Uruguay alla Francia fino all’Italia, è una corsa tra due continenti la carriera di Lucia Calamaro, drammaturga, regista e attrice.
Fonda l’associazione Malebolge nel 2003 e attraverso di essa dà corpo alla propria scrittura scenica, allestendo i seguenti spettacoli: nel 2003 “Medea, tracce, di Euripide” (adattamento e regia di Lucia Calamaro) e “Woyzeck” (adattamento e regia di Lucia Calamaro); “Guerra” (scritto e diretto da Lucia Calamaro), nel 2004; “Cattivi maestri” (scritto e diretto da Lucia Calamaro), 2005; “Tumore, uno spettacolo desolato” (scritto e diretto da Lucia Calamaro) nel 2006; “Magick, autobiografia della vergogna” (scritto e diretto da Lucia Calamaro ) nell’ambito del progetto “giovani talenti del Teatro di Roma”, Teatro India, 2008.
Nel 2011 realizza lo spettacolo “L’origine del mondo, ritratto di un interno” con cui ha vinto 3 premi UBU tra cui miglior nuovo testo italiano o ricerca drammaturgica.
Nel 2012 vince il Premio Enriquez per regia e drammaturgia.
Nello stesso anno esce il libro “Il ritorno della Madre”, a cura di Renato Palazzi con Editoria e Spettacolo che raccoglie tre testi: “Tumore, uno spettacolo desolato”, “Magick, autobiografia della vergogna” e “L’Origine del mondo, ritratto di un interno”.
Nel 2014 ha debuttato a Roma, al Teatro India, lo spettacolo “Diario del tempo, l’epopea quotidiana”, “La vita ferma: sguardi sul dolore del ricordo”, ha debuttato a settembre 2016 al Festival di Terni, una produzione Stabile della Sardegna, Stabile dell’Umbria, Angelo Mai Occupato in collaborazione con Théâtre National de l’Odeon, Parigi e Teatro di Roma. Il testo è stato nominato tra i 3 finalisti ai premi UBU 2017.
Nel 2018 scrive e dirige per Silvio Orlando “ Si nota all’ imbrunire ( Solitudine da paese spopolato)” una produzione Cardellino srl, Napoli Teatro Festival e Stabile dell’Umbria, in tournée nel 2019 e nel 2020 e 2021. Il testo è stato nominato tra i 3 finalisti del premio Ubu 2019.
Nello stesso anno scrive anche “Sindrome italiana” per la regia delle Mitipretese.
Nel 2019 vince il premio Hystrio alla drammaturgia.
Ha presentato a luglio alla Biennale di Venezia 2019 una prima versione della sua nuova creazione “Nostalgia di Dio”.
A novembre 2019 ha debuttato ad Ancona “Smarrimento”, monologo scritto e diretto per Lucia. Mascino ,Produzione Teatro delle Marche, tournée 2020-2022.
A ottobre 2021 , scrive e dirige il monologo “ Da Lontano. Chiusa sul rimpianto”, per e con Isabella Ragonese ,attualmente in tournée
A luglio 2021 debutta a Spoleto “Darwin inconsolabile-Un pezzo per anime in pena”, produzione Teatro della Sardegna -Teatro di Roma- Css di Udine.
Lucia Mascino è attrice di teatro, cinema e televisione.
Candidata a tre nastri d’argento come attrice di commedia e come attrice protagonista, vincitrice del premio Ugo Tognazzi 2020 come miglior interprete della stagione, vincitrice del premio Anna Magnani 2018 come miglior attrice protagonista e del Premio Vittorio Mezzogiorno per il talento nel 2010, ha iniziato il suo percorso al Centro di Ricerca e Sperimentazione teatrale di Pontedera dove ha studiato con pedagoghi, russi francesi e polacchi. Dopo i primi anni di formazione ed esperienze professionali esclusivamente in teatro ha iniziato ad interessarsi al cinema e alla televisione.
Al cinema è stata protagonista di Amori che non sanno stare al mondo di Francesca Comencini, di Fraulein, una fiaba d’inverno, esordio al cinema di Caterina Carone, è stata protagonista, tra gli altri, del film Odio l’estate di Massimo Venier, di Favola di Sebastiano Mauri, La prima pietra di Rolando Ravello, Genitori quasi perfetti di Laura Chiossone, Ma cosa ci dice il cervello di Riccardo Milani. Ha lavorato, fra gli altri, con Nanni Moretti, Giuseppe Piccioni, Roberto Andò, Sabina Guzzanti, Stefano Tummolini, Alessandro Rossetto, Renato De Maria, Marco Segato, Marco Danieli, Stefano Pasetto, Susanna Nicchiarelli.
In televisione ha vestito i panni di Chiara Guerrieri, la Mamma imperfetta scritta e diretta da Ivan Cotroneo per Rai e Corriere della Sera prodotta da Indigo Film ed è il commissario Vittoria Fusco nella serie I delitti del bar lume diretta da Roan Johnson per Sky arrivata alla sua ottava stagione. Prende parte alla serie televisiva Suburra, prodotta da Netflix e Cattleya e per Rai ha partecipato ai film tv Io sono mia di Riccardo Donna e Non è mai troppo tardi di Giacomo Campiotti e nella serie in lavorazione La vita non e’ un gioco da ragazzi di Rolando Ravello. E’ tra i protagonisti della serie Amazon Bang Bang Baby in uscita in primavera del 2022.
A teatro ha lavorato, fra gli altri, con Valerio Binasco, Giorgio Barberio Corsetti, Antonio Calenda, al fianco di Piera Degli Esposti, Giancarlo Cobelli. Dal 2008 collabora con Filippo Timi in spettacoli scritti e diretti da lui, come Amleto, Romeo e Giulietta, Favola, La sirenetta e Don Giovanni, prodotti dal Teatro Franco Parenti di Milano per il quale e’ stata candidata al Premio Le Maschere per il Teatro nel 2015 come miglior attrice protagonista. Nel 2015 lavora al Teatro Argentina di Roma nello spettacolo Ritratto di una Capitale e l’anno successivo in Candide di Mark Ravenhill, entrambi per la regia di Fabrizio Arcuri. Nel 2018 e’ la protagonista dello spettacolo Rosalind Franklin il segreto della vita, prodotto dal Teatro Eliseo di Roma accanto a Filippo Dini che ne cura anche la regia ed e’ nel cast dello spettacolo Bella Figura di Jasmine Reza, prodotto dal Teatro Ambra Jovinelli, con la regia di Roberto Ando’. Ha debuttato nel 2019 con il monologo Smarrimento scritto e diretto da Lucia Calamaro, prodotto da Marche Teatro e nello spettacolo a due Promenade de santé diretto da Giuseppe Piccioni e prodotto da Marche Teatro 2020. Con entrambi gli spettacoli è in tournée nella stagione 2021/22
È stata madrina del festival del cinema di Torino 2018.