Un documentario di Lucio Fiorentino sulle prove dello spettacolo
“Chi ha paura di Virginia Woolf”
di Edward Albee
regia Antonio Latella
“Chi ha paura di Virginia Woolf”
di Edward Albee
regia Antonio Latella
NOTE
Si tratta del racconto delle prove nel corso di cinque settimane a cavallo tra inverno e primavera a Spoleto, dal tavolino fino al giorno del programmato debutto, il tutto incorniciato da un’intervista ad Antonio Latella.
Eravamo nel periodo della chiusura dei teatri durante la seconda ondata della Pandemia da Covid 19. Attorno a noi l’atmosfera depressa di una città fantasma con ristoranti e hotel chiusi e, ovviamente, senza quasi nessuno in strada. Dentro al teatro, il sentimento di incertezza che avvolgeva tutti, una piccola ciurma che navigava a vista, la paura del contagio che avrebbe interrotto le prove, nessuna data sull’apertura dei teatri e quindi sull’eventuale debutto ma anche una grande voglia di fare, dovuta alla consapevolezza di essere dei privilegiati a poter lavorare e col desiderio di resistere e fare ancora meglio il proprio lavoro anche se forse non sarebbe stato visto da nessuno, almeno nell’immediato.
Le discussioni a tavolino tra regista e attori, gli interventi della drammaturga Linda Dalisi, della traduttrice Monica Capuani e degli altri collaboratori artistici. La difficoltà della memoria in un testo che è un oceano di parole, la lenta costruzione della messa in scena.
Lo spettacolo non ha poi debuttato nel 2021 causa pandemia ma è stato rimandato alla stagione teatrale successiva.
Eravamo nel periodo della chiusura dei teatri durante la seconda ondata della Pandemia da Covid 19. Attorno a noi l’atmosfera depressa di una città fantasma con ristoranti e hotel chiusi e, ovviamente, senza quasi nessuno in strada. Dentro al teatro, il sentimento di incertezza che avvolgeva tutti, una piccola ciurma che navigava a vista, la paura del contagio che avrebbe interrotto le prove, nessuna data sull’apertura dei teatri e quindi sull’eventuale debutto ma anche una grande voglia di fare, dovuta alla consapevolezza di essere dei privilegiati a poter lavorare e col desiderio di resistere e fare ancora meglio il proprio lavoro anche se forse non sarebbe stato visto da nessuno, almeno nell’immediato.
Le discussioni a tavolino tra regista e attori, gli interventi della drammaturga Linda Dalisi, della traduttrice Monica Capuani e degli altri collaboratori artistici. La difficoltà della memoria in un testo che è un oceano di parole, la lenta costruzione della messa in scena.
Lo spettacolo non ha poi debuttato nel 2021 causa pandemia ma è stato rimandato alla stagione teatrale successiva.
Con
SONIA BERGAMASCO
VINICIO MARCHIONI
LUDOVICO FEDEDEGNI
PAOLA GIANNINI
SONIA BERGAMASCO
VINICIO MARCHIONI
LUDOVICO FEDEDEGNI
PAOLA GIANNINI