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Teatro India “La notte è il mio giorno preferito”

Annamaria Ajmone il 1 e il 2 marzo 2022 ore 20 per Grandi Pianure a Roma

Annamaria Ajmone
LA NOTTE E’ IL MIO GIORNO PREFERITO
ideazione, danza Annamaria Ajmone
set, styling, immagini Natália Trejbalová
ricerca, collaborazione drammaturgica Stella Succi
musiche Flora Yin Wong

All’ingresso sarà richiesto di esibire il Green Pass rafforzato e di indossare la mascherina per tutta la durata dello spettacolo.

Coreografa e danzatrice Annamaria Ajmone porta al Teatro India La notte è il mio giorno preferito, una riflessione sul rapporto con l’Altro attraverso una meditazione sugli animali e gli ecosistemi in cui vivono, in scena nei giorni 1 e 2 marzo ore 20.

Lo spettacolo apre una settimana che il Teatro India dedica alla danza: seguirà Maqam della compagnia mk, nei giorni 5 e 6 marzo.

Ne La notte è il mio giorno preferito Ajmone mette al centro della sua ricerca il corpo, inteso come materia plasmabile e mutevole capace di trasformare spazi in luoghi creando parallelismi e sovrapposizioni temporali. In questo lavoro prende spunto dalla pratica del tracciamento filosofico, delineata da Baptiste Morizot nel saggio Sur la piste animale: l’esercizio di seguire le piste attraversate dagli animali selvatici nel tentativo di prenderne in prestito lo sguardo e intuirne le possibilità d’azione, seguendo la posizione ontologica prospettivista formulata dall’antropologo Eduardo Viveiros de Castro.

Una residenza organizzata da far° Nyon ha permesso alla stessa Ajmone di fare esperienza della pratica di tracciamento nel territorio di Val d’Illiez e della Giura (Svizzera) e di approfondire la ricerca sul suo ecosistema.
La danza si dispiega in una serie di esperimenti, scomponendo e ricomponendo la pratica animale di tracciare ed essere tracciati, di ricercare e nascondersi.
L’animale e il vegetale, l’organico e l’inorganico si fondono nello spazio oscuro della foresta notturna; frane e richiami irrompono spezzandone la quiete. Segnali e strumenti percettivi misteriosi, ispirati a diverse specie, ne costituiscono il tessuto connettivo. Una foresta né vergine né idealizzata, ma tecnonaturale, che include e trasforma i segni lasciati dai propri abitanti.

Il titolo La notte è il mio giorno preferito, tratto da una lettera di Emily Dickinson, si riferisce al buio come spazio della presenza assentata dell’animale, come luogo dell’intuizione e dell’incontro con l’Altro.
Lo spettacolo è immaginato e realizzato in collaborazione con Natália Trejbalová (artista visiva), Stella Succi (ricercatrice), Giulia Pastore (light designer), Jules Goldsmith (costumista), Flora Tin-Wong (musicista).

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