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Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Pappano sostituito da Haenchen

Giovedì 17 marzo ore 19.30 - Venerdì 18 marzo ore 20.30 -Sabato 19 marzo ore 18 a Roma

In seguito al riscontro della positività al Covid 19 del maestro Antonio Pappano, il direttore musicale dell’Orchestra di Santa Cecilia non potrà mantenere il suo impegno nei concerti di giovedì 17 alle ore 19.30, venerdì 18 ore 20.30 e sabato 19 ore 18 (Sala Santa Cecilia, Auditorium Parco della Musica di Roma). Salirà sul podio dell’Orchestra Hartmut Haenchen. Il programma del concerto subirà una variazione: non verrà più eseguita la Faust Cantata di Alfred Schnittke che sarà sostituita dal Concerto per pianoforte e orchestra di Mozart K 414 con Filippo Gorini al pianoforte. Rimane invariata la seconda parte del programma che prevede l’esecuzione della Sinfonia n. 9 di Bruckner.

Hartmut Haenchen, che ha debuttato a Santa Cecilia nel 1990, ha diretto le maggiori orchestre del mondo come i Berliner Philharmoniker, Gewandhausochester di Lipsia, Staatskapelle Dresden e il Concertgebouw di Amsterdam. È stato direttore musicale della Netherlands Philharmonic Orchestra e della Netherlands Opera e nel 2016 ha debuttato al festival di Bayreuth dirigendo il Parsifal. Debutta invece a Santa Cecilia il giovane Filippo Gorini, tra i più interessanti talenti della sua generazione. Nel 2015 si è aggiudicato il Concorso “Telekom-Beethoven” di Bonn e nel 2020 il prestigioso riconoscimento internazionale “Borletti Buitoni Trust Award”. Da allora ha suonato, tra le altre, alla Elbphilharmonie di Amburgo, all’Herkulessaal di Monaco, alla Tonhalle di Zurigo, al Konzerthaus di Berlino e al Beethovenfest di Bonn.
Il 28 dicembre 1782, pochi mesi dopo il suo arrivo a Vienna, Mozart scrive una lettera al padre descrivendo le sue composizioni di quel periodo, riferendosi in particolare ai tre Concerti per pianoforte e orchestra K. 413, 414, 415, come a “[…] una via di mezzo tra il troppo facile e il troppo difficile; sono molto brillanti, piacevoli all’ascolto e naturali senza cadere nella vacuità. In alcuni punti solo gli intenditori possono ricavarne diletto, ma faccio in modo che anche i non intenditori restino contenti, pur senza sapere il perché”. Il Concerto per pianoforte n. 12 K 414, eseguito per la prima volta nell’autunno del 1782, si articola nei canonici tre movimenti. Ad un Allegro dall’atmosfera tenera e malinconica segue un Andante in cui Mozart rende omaggio a Johann Christian Bach, citando il tema di una sua sinfonia. Chiude il concerto un Rondò in cui si alternano episodi ora brillanti e ora più raccolti, fino alla cadenza conclusiva affidata al pianoforte.

Nella seconda parte del concerto, Haenchen dirigerà la Sinfonia n. 9 di Anton Bruckner, testamento sinfonico del compositore austriaco e dedicata “Ad maiorem Dei gloria”, confermando l’intimo legame che sussiste tra il sinfonismo del compositore austriaco e la fede cattolica. Bruckner iniziò il lavoro alla sinfonia nel 1887 e terminò l’Adagio il 30 novembre 1894 tuttavia, ormai alla fine delle sue forze, lasciò incompiuto il quarto e ultimo movimento. La Nona è un’intensa meditazione sulla vita e una rappresentazione simbolica dei suoi momenti assoluti; nel primo tempo si svolgono le lotte della vita, i contrasti, gli amori; il secondo è un grottesco ritratto della folla nel mondo, mentre nell’Adagio lo spirito dell’artista guarda nel suo intimo e si congeda dal mondo, apprestandosi a parlare con Dio. Quasi all’inizio di questo Adagio, infatti, quando i corni enunciano un solenne corale, Bruckner annotò in partitura “Congedo dalla vita”: è la meditazione sulla fine e il senso più intimo di questa musica.

Hartmut Haenchen

Hartmut Haenchen occupa un primissimo posto nella vita musicale internazionale. Nato a Dresda nel 1943 e cresciuto nella ex Germania dell’Est, ha consolidato le sue esperienze musicali non soltanto con le orchestre della DDR ma, malgrado le severe restrizioni del regime, anche con celebri orchestre occidentali, compresa l’orchestra dei Berliner Philharmoniker e del Concertgebouw. Dal suo paese natale Hartmut Haenchen si trasferisce nel 1986 in Olanda, dove diventa direttore musicale della Netherlands Philharmonic Orchestra e della Netherlands Opera. Nei tredici anni di questo incarico dirige una grande quantità di partiture di Strauss, Mozart, Wagner, Verdi, Puccini, Čajkovskij, Gluck, Händel, Berg, Reimann, Šostakovič e Mussorgskji; grande successo ottiene un Ring per la regia di Pierre Audi (disponibile anche su CD e DVD), ripreso nel 2012/14 per celebrare il bicentenario di Wagner. Hartmut Haenchen, particolarmente noto ed apprezzato per le sue interpretazioni di Richard Strauss, Wagner e Mahler, collabora con orchestre di tutto il mondo: Stockholm Philharmonic, Oslo Philharmonic, Montreal Symphony Orchestra, Japan Philharmonic, Kioi Sinfonietta, Tonhalle di Zurigo, Gewandhaus Orchester Leipzig, Sächsische Staatskapelle Dresden, WDR Köln, Orchestre Philharmonique de Radio France, Orchestre National de France, Orchestre de Paris, Dallas Symphony Orchestra, Orchestre National du Capitole de Toulouse, Yomiuri Nippon Symphony Orchestra.

Il 2016 ha visto il suo debutto a Bayreuth, dove con la direzione di Parsifal ha avuto trionfali riscontri dal pubblico e dalla stampa internazionale: “miglior debutto da anni”, “sensazionale”, “la stella induscussa”, “al massimo livello”, “an unforgettable, electrifyng performances” E a Bayreuth è tornato a dirigere Parsifal al Festival 2017. Nell’ottobre 2012 ha diretto con grande successo Die Schöpfung all’Accademia Santa Cecilia. Der fliegende Holländer nel marzo 2013 ha segnato il suo debutto alla Scala, cui sono seguiti concerti a Napoli e Ravello con l’Orchestra del Teatro San Carlo.

Nel 2015, nell’ambito del Festival ANIMA MUNDI, è tornato a Pisa con l’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia e Die Schöpfung; nel 2016 e nel 2018 ha diretto l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI a Torino, l’Orchestra del Teatro Massimo di Palermo e del Carlo Felice di Genova. Nel 2021 è tornato a Torino, sul podio dell’Auditorium “G. Agnelli” e al Teatro La Fenice di Venezia, nel 2022 sarà a Bologna e di nuovo al Carlo Felice in due diversi concerti.

Harmut Haenchen ha realizzato oltre 130 registrazioni con diverse orchestre per le etichette Berlin Classics, Capriccio, Naxos, PentaTone, Philips, Sony Classical, Vanguard e ICA Classic, inclusa una discografia completa con la Carl Philipp Emanuel Bach Chamber Orchestra. Al DVD pubblicato dalla ICA Classic con la VI Sinfonia di Mahler è stato attribuito il Diapason d’oro.

Oltre all’attività direttoriale, Hartmut Haenchen è autore di vari testi musicali, tra cui fondamentali contributi saggistici su Wagner e Mahler. Nell’ottobre 2008 gli è stata conferita la Croce Federale al Merito della Repubblica tedesca, in riconoscimento del suo eccezionale contributo alla musica e alle arti.

Filippo Gorini
Vincitore nel 2015 del Concorso “Telekom-Beethoven” di Bonn (con voto unanime della giuria), nel quale ha inoltre ricevuto due premi del pubblico, Filippo Gorini è uno dei più interessanti talenti della sua generazione. Nel 2020 ha ricevuto il “Borletti Buitoni Trust Award”, prestigioso riconoscimento internazionale, con il sostegno del quale è in corso di realizzazione un ciclo di concerti e un progetto di approfondimento multidisciplinare sull’Arte della Fuga di Bach.
Tra i principali prossimi impegni del 2022, il debutto al Konzerthaus di Vienna, al Concertgebouw di Amsterdam, al Teatro La Fenice di Venezia e, nel 2023, alla Wigmore Hall di Londra e al LAC di Lugano; ritornerà inoltre al Festival Schubertiade in Austria, alla Playhouse di Vancouver, al Festival Bach di Montreal e al Festival di Marlboro negli Stati Uniti, su invito di Mitsuko Uchida.
Gorini incide in esclusiva per Alpha Classics/Outhere: il suo terzo CD, con l’Arte della Fuga di Bach, registrato presso il Teldex Studio di Berlino, e pubblicato nel 2021, ha ricevuto 5 stelle da Le Monde e dalla rivista francese Classica, e il Supersonic Award dalla rivista tedesca Pizzicato. Ugualmente acclamati dalla critica i due precedenti CD, nel 2017 le Variazioni Diabelli di Beethoven (Diapason d’Or, Supersonic Award Pizzicato, e 5 stelle da The Guardian, BBC Music Magazine e Le Monde) e nel 2020 le Sonate op. 106 e op.111 di Beethoven.
Negli anni precedenti, Gorini ha debuttato con consenso di pubblico e critica alla Elbphilharmonie di Amburgo, Herkulessaal di Monaco, Tonhalle di Zurigo, Konzerthaus di Berlino, Beethovenfest di Bonn, Fondation Louis Vuitton di Parigi, negli Stati Uniti (Seattle e Portland) e in Canada (Vancouver). In Italia si è esibito tra le altre per la Società del Quartetto di Milano, gli Amici della Musica di Firenze, il Festival pianistico internazionale di Brescia e Bergamo, l’Accademia Filarmonica Romana, l’Unione Musicale di Torino, la GOG di Genova, la Filarmonica di Trento (dove è stato “artist in residence”), Ravenna Festival, Mito Settembre Musica, Bologna Festival, Ravello Festival.
Tra le orchestre, ha collaborato con l’Orchestra del Mozarteum di Salisburgo, la Symfonieorkest Vlaanderen, la Klassische Philharmonie di Bonn, l’Orchestra Sinfonica Siciliana, l’Orchestra Verdi di Milano, l’Orchestra di Padova e del Veneto, l’Orchestra Sinfonica del Lichtenstein, la Filarmonica Slovacca, l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, l’Orchestra Leonore di Pistoia.
Diplomatosi al Conservatorio “Gaetano Donizetti” di Bergamo e perfezionatosi presso il “Mozarteum” di Salisburgo, continua gli studi con Maria Grazia Bellocchio e con Pavel Gililov, ai quali si aggiunge il prezioso consiglio di Alfred Brendel. Nel 2016 ha partecipato al progetto dell’Accademia di Kronberg “Chamber music connects the world”, dove ha collaborato con il violoncellista Steven Isserlis, che lo ha successivamente invitato al festival di musica da camera di Prussia Cove in Inghilterra.

Tra gli altri premi vinti spiccano il Premio “Una vita nella musica – Giovani” 2018, assegnato dal Teatro La Fenice di Venezia, il “Beethoven-Ring” conferito dall’associazione “Cittadini per Beethoven” di Bonn (2016), il premio del Festival “Young Euro Classic” di Berlino (2016) e il primo premio al Concorso “Neuhaus” del Conservatorio di Mosca (2013).

È stato lodato da Andrei Gavrilov come “un musicista con una combinazione di qualità artistiche rare: intelletto, temperamento, ottima memoria, immaginazione vivida e grande controllo”.

Giovedì 17 marzo ore 19.30 – Venerdì 18 marzo ore 20.30 – Sabato 19 marzo ore 18

Auditorium Parco della Musica di Roma – Sala Santa Cecilia

Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia

Hartmut Haenchen direttore

Filippo Gorini pianoforte

Mozart Concerto per pianoforte e orchestra n. 12 K 414

Bruckner Sinfonia n. 9

www.santacecilia.it

Prezzi da €19 a €52

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