A George Balanchine è dedicato il titolo di marzo per una serata preziosa che riporterà in scena tre gemme coreografiche e musicali: gli Smeraldi, i Rubini e i Diamanti di Jewels. Nel 2011, alla Scala e nelle tournée successive, cosi come nella ripresa del 2014, i “Gioielli” scaligeri per la prima volta riuniti ottennero il plauso di pubblico e critica. Otto anni sono passati dalle ultime rappresentazioni e queste nuove recite porteranno, accanto a ritorni in scena anche tanti nuovi debutti.
Balanchine fu ispirato dall’arte del disegnatore di gioielli Claude Arpels e scelse una musica che rivelasse l’essenza di ciascun gioiello (Gabriel Fauré, da Pelléas et Mélisande e da Shyloch per gli “Smeraldi”; il Capriccio per pianoforte e orchestra di Stravinskij per i “Rubini”; estratti dalla Sinfonia n.3 in re magg. op. 29 di Čajkovskij per i “Diamanti”). Ogni sezione di Jewels è differente per musica e atmosfera, e permette di riconoscere alcune linee fondamentali del percorso creativo di Balanchine, del suo rapporto con la musica e i suoi compositori d’elezione, con le scuole e gli stili della storia della danza.
Emeralds richiama le danze ottocentesche del romanticismo francese e vedrà in scena nelle due coppie principali Martina Arduino con Nicola Del Freo e Alice Mariani con Marco Agostino, a cui si alterneranno Vittoria Valerio con Claudio Coviello e Caterina Bianchi con Gabriele Corrado (18 e 20 marzo), Gaia Andreanò con Navrin Turnbull e Vittoria Valerio con Edoardo Caporaletti (24 marzo).
Rubies è frizzante e spiritoso, e incarna appieno la collaborazione fra Stravinskij e Balanchine. Maria Celeste Losa sarà la ballerina solista, ruolo che sarà anche interpretato da Nicoletta Manni (18 e 20 marzo) e da Alice Mariani (24 marzo). Nella coppia solista Virna Toppi con Claudio Coviello, poi Agnese Di Clemente con Domenico Di Cristo (18 e 20 marzo), Alessandra Vassallo con Rinaldo Venuti (23 marzo)
Diamonds rievoca l’ordine e la grandeur della Russia Imperiale e del Teatro Mariinskij, dove Balanchine crebbe artisticamente. La coppia principale risplenderà con Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko, con Maria Celeste Losa e Navrin Turnbull (18 e 20 marzo), Martina Arduino e Nicola Del Freo (24 marzo)
On line sul sito il cast data per data a questo link
https://www.teatroallascala.org/it/stagione/2021-2022/balletto/jewels.html
“Prima delle Prime – Balletto”
JEWELS
di George Balanchine
RIDOTTO DEI PALCHI “A. TOSCANINI”
Giovedì 3 marzo 2022, ore 18
Silvia Poletti
Tra chorus line e nostalgie imperiali. Il supremo omaggio
di Balanchine all’arte del balletto.
In questo incontro Silvia Poletti accompagna il pubblico verso la genesi di un balletto che ha un posto molto speciale nello straordinario corpus di produzioni del maestro indiscusso del Novecento: “Ispirato alle tre grandi scuole stilistiche della danza classica – commenta Silvia Poletti – Jewels è insieme una celebrazione dell’arte del balletto e una straordinaria sintesi della sua storia. Il tutto filtrato dal genio di George Balanchine, che puntigliosamente ha ribadito nel corso della sua carriera proprio il senso di un’appartenenza culturale mai rigettata – quella del balletto classico – ma, se mai, ripensata e rivalutata, contestualizzata nel tempo presente. Analizzare Jewels diventa così un viaggio in centocinquant’anni di invenzioni e evoluzioni coreografiche, capace però di rivelarci anche le inattese predilezioni e le più tenere nostalgie di un autore che della continua ispirazione offertagli dalla Russia natia, la Francia delle prime scoperte, l’America che lo ha accolto ha nutrito tutta la sua monumentale opera creativa”.
Giornalista e critico per le pagine cultura del sole24ore.com e il dorso toscano del Corriere della Sera, Silvia Poletti collabora tra l’altro a riviste specializzate italiane (Danza&Danza; www.delteatro.it) e straniere (Dance International; Tanz; Dance Magazine). Per i principali festival e teatri italiani e internazionali cura saggi e conferenze sul teatro di danza e come docente ha tenuto corsi di Storia della Danza all’ Università di Urbino Carlo Bo e Università di Venezia Cà Foscari. Ha pubblicato John Neumeier (Palermo 2004), Kylian/Ek/Neumeier (Reggio Emilia 2006) ed è tra gli autori di Storia della Danza Italiana (Torino 2011).