Per il settimo anno consecutivo, Scuola Permanente dell’Abitare, grazie al contributo del- la Fondazione Bertarelli, in collaborazione con LST Teatro, ed il patrocinio del Comune di Montalcino, promuovono FerMENTInScena 2022: la settima edizione di un modulo di alta for- mazione e produzione teatrale, della durata di 15 giorni, rivolto a giovani artisti della scena.
FerMENTInScena – Montalcino Teatro è un percorso formativo, residenziale ed intensivo, nel cuore della Toscana, in uno dei luoghi più belli e suggestivi della Val d’Orcia, già sede, in passa- to, di esperienze formative e didattiche di altissimo prestigio internazionale.
Fare – del luogo – teatro, e non solo teatro in un luogo. FerMENTInscena 2022 si fonda sul concetto di abitare teatralmente luoghi e paesaggi che apparentemente teatrali non sono, spazi stimolanti e suggestivi, dalle grandi potenzialità e poetiche. Luoghi nei quali creare l’incontro tra la performance ed il pubblico, favorire la comunione tra arte vivente e spettatore.
Il corso è rivolto ad allievi usciti, o frequentanti, scuole o centri di formazione teatrale, nazionali ed internazionali, agli Allievi che negli anni precedenti abbiano già frequentato e partecipato alle nostre attività, a coloro che hanno comprovata esperienza in ambito teatrale e che vogliano seguire un percorso di formazione professionale, per giungere, alla fine del percorso, ad una dimostrazione pubblica del lavoro svolto.
1. Numero Partecipanti ammessi
Il Laboratorio è rivolto a un gruppo di 20 artisti della scena, suddivisi tra: – Attori
– Performer
– Drammaturghi
2. Periodo di Svolgimento
La residenza si svolgerà dal 22 Agosto al 4 Settembre, con un impegno giornaliero e intensi- vo, per un totale di 15 giorni. La residenza sarà organizzata presso OCRA – Officina Creativa dell’Abitare di Montalcino, Siena, e, nella parte finale, presso il Castello di Monte Antico, co- mune di Civitella Paganico, Grosseto.
3. Fasi lavorative della Residenza
La residenza si organizza in momenti distinti, tra laboratori creativi, masterclass e approfondi- menti che troveranno forma nella dimostrazione finale dei lavori aperta al pubblico. Il percorso mira alla formazione di un attore completo e consapevole delle proprie possibilità interpretative, sviluppate attraverso la conoscenza e lo sviluppo dell’espressività fisica e vocale.
3.1 Prima fase esercitativa – Masterclass a cura di Eugenio Allegri
L’uso della maschera si perde nella notte dei tempi e nasce col teatro stesso. La maschera apre l’attore a un uso completo delle proprie potenzialità espressive: corpo, voce e movimento acqui- siscono forza e intensità. Sotto la maschera l’attore “muore” in scena per divenire maschera egli stesso, abbatte le divisioni tra sé e il personaggio che vive in lui e supera i confini della propria identità per “essere” finalmente altro.
La prima fase della formazione prevede una master class di Commedia dell’Arte, condotta da Eugenio Allegri. La masterclass, attraverso un accurato lavoro sui meccanismi scenici e l’improvvisazione, avvicinerà i partecipanti alle tecniche teatrali della Commedia dell’arte, fonda- mentale complemento sia alla formazione dell’attore professionista sia a quella di chi si avvicina al teatro in un percorso di crescita personale.
Il programma di massima prevede:
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- breve introduzione storico-teorica sulla Commedia dell’Arte
- tecnica del movimento: attitudini e movimenti delle maschere: Zanni Arlecchino, Brighella,Pantalone, Dottore, Capitano, Strega
- accenno ai personaggi senza maschera (serva, amorosi, primi attori)
- improvvisazione
- contrasti di maschera e canovacci brevi.3.2 Seconda fase creativa – Laboratorio a cura di Manfredi Rutelli e Enrica ZampettiLa seconda fase della formazione svilupperà quanto esercitato nella Master Class e esplorerà la dimensione creativa e drammaturgica attraverso l’ideazione e la realizzazione di una perfor- mance che trova forma nelle improvvisazioni, nelle proposizioni e nelle ideazioni collettive. Per la realizzazione di questa fase è necessario studiare ed approfondire un testo (racconto, testo letterario, saggio) che verrà successivamente comunicato agli allievi selezionati.Il testo che verrà proposto sarà la base di partenza per un approfondito lavoro di ricerca su interpretazione, voce, movimento e ritmo. Una ricerca che coinvolga il corpo dell’attore nel- la sua dimensione fisica e nei suoi aspetti comunicativi e, soprattutto, espressivi. Quel cor- po unico e intero che nello spazio dello spettacolo diventa, attraverso una “danza non necessariamente visibile in quanto tale”, un insieme di forze in relazione, in rapporto di tensione reciproca: spazio e scene e corpi e voci e suoni e accessori, attori e spettatori.4. ObiettiviCon FerMENTInScena – Residenza Teatrale Creativa si propone un nuovo modo di fare forma- zione, che si svolge attraverso una metodologia concreta e finalizzata alla realizzazione di una proposizione scenica che avverrà attraverso una restituzione pubblica del lavoro svolto. La di- mostrazione finale dei lavori sarà occasione di stimolo e di crescita personale per gli allievi attori, coinvolti quotidianamente in esercizi formativi e altamente creativi.
5. I docenti – biografie
Eugenio Allegri, attore, regista e formatore
Eugenio Allegri partecipa al suo primo stage di commedia dell’arte tenuto in Italia nel 1978 da Jacques Lecoq e si diploma nel 1979 alla Scuola di Teatro Galante Garrone di Bologna. Inizia l’attività professionistica con “Nuova Scena” di Bologna, sotto la direzione artistica di Vittorio Franceschi e Francesco Macedonio, interpretando i “Dialoghi” di Ruzante. Nel 1980 e ne “Gli uccelli” di Aristofane, per la regia di Meme Perlini e nel 1981 partecipa alla produzione del Teatro Stabile di Torino “L’opera dello Sghignazzo”, scritto e diretto da Dario Fo. Dal 1982 al 1984 entra a far parte del Tag Teatro di Venezia, la piu importante compagnia italiana di Commedia dell’Ar- te, diretta da Carlo Boso: con la maschera di Arlecchino in tournee in tutta Europa. Nel 1986 e chiamato a Bologna da Leo De Berardinis per partecipare agli spettacoli “Novecento e Mille” e “La tempesta” di Shakespeare. L’ultimo lavoro con il Teatro di Leo, (di cui e tra i fondatori), in coproduzione con i Teatri Uniti di Napoli, sarà “Ha ‘da passa a nuttata”, dall’opera di Eduardo De Filippo, Premio UBU come miglior spettacolo italiano del 1990. Nel 1992 inizia la collaborazione con il Laboratorio Teatro Settimo di Torino: e tra gli interpreti de “La storia di Romeo e Giulietta” e “La trilogia della villeggiatura” per la regia di Gabriele Vacis. La necessita di un lavoro personale, si concretizza con quello che diventerà un grande successo: “Novecento” di Alessandro Baricco. Nel 1997, e tra i protagonisti del “Re Lear” di Shakespeare, prodotto dalla compagnia Franco Pa- renti di Milano per la regia di Andree Ruth Shammah. Nel 1998, fonda, a Torino, la Società Co- operativa ArtQuarium; la prima produzione sarà, nel 2001, “Shylock”, di Gareth Armstrong,per la regia di Luca Valentino. Intanto nel febbraio 2000 ha debuttato con un nuovo monologo, “La storia di Cirano”, da Rostand, scritto insieme a Gabriele Vacis che ne sarà il regista, prodotto dal Teatro Stabile del Veneto. Nel 2001, e chiamato dal Teatro Stabile di Genova per partecipare a “Sei personaggi.com” di Edoardo Sanguineti, per la regia di Andrea Liberovici. Il 2002 segna l’i- nizio della collaborazione con il Teatro dell’Archivolto di Genova. Diretto da Giorgio Gallione, in- terpreta “L’uomo nell’armadio” di Ian McEwan. Sempre nel 2002 debutta in “Morte accidentale di un anarchico” di Dario Fo, nel ruolo che fu proprio dell’attore (produzione Teatridithalia, regia Elio De Capitani e Ferdinando Bruni). Nel 2004, con la Banda Osiris, scrive, dirige e interpreta “L’ulti- mo suonatore”, da Karl Valentin. Ancora con la regia di Giorgio Gallione, nel 2008 e protagonista del monologo di Giorgio Gaber e Alessandro Luporini, “Il dio bambino”. Tra il 2010 e il 2012 e protagonista di due spettacoli prodotti dal Teatro Stabile di Torino e diretti da Gabriele Vacis: “Zio Vanja” e “Rusteghi” di Antonia Spaliviero, da Carlo Goldoni. Il 27 ottobre del 2012 debutta a Genova, in Prima Nazionale, lo spettacolo “Berlinguer. I pensieri lunghi”, scritto e diretto da Gior- gio Gallione e prodotto dal Teatro dell’Archivolto in collaborazione col Teatro Stabile di Genova. Parallelamente all’attività, di drammaturgia e regia e a quella pedagogica, in partico- lare sulla Commedia dell’Arte, tenuta in Italia e in Europa, Eugenio Allegri conta al- cune partecipazioni cinematografiche, diretto da registi quali Daniele Segre, Salvato- re Maira, Antonello Grimaldi, Carlo Lizzani, Alessandro Siani, Marco Ponti, Giulio Base, Marco Turco oltre a numerosi incontri e collaborazioni con importanti musicisti italiani. Nel 2013 partecipa alle riprese del film “Il Giovane Favoloso” (regia di Mario Martone). Nel dicembre 2014 e protagonista di Edipus di Testori per la regia di Leo Muscato. Il 2015 vede Eugenio Allegri diventare direttore artistico del Teatro Fonderia Leopolda di Follonica, direzione che prosegue tutt’oggi; continua l’attività attoriale con le repliche di “Novecento”, con la nuova produzione “Zoran e il Cane di Porcellana” (regia di Andrea Collavino). Il 2016 e l’anno di “Come vi piace” (regia di Leo Muscato) prodotto dal Teatro Stabile di Torino che lo vedrà protagonista di una lunga tournee in Italia e in Cina. L’8 giugno 2016 iniziano a Torino le prove di “Mistero Buffo” di Dario Fo, che danno origine al progetto di Matthias Martelli ed Eugenio Allegri della riproposizione della scena del capolavoro del grande attore italiano premio Nobel nel 1997. Mistero Buffo ha debuttato con grande successo alle Fonderie Limone il 6 febbraio 2018 dopo un’anteprima nazionale al Teatro Fonderia Leopolda di Follonica. La stagione 2017/2018 lo vede protagonista di “Il Nome della Rosa” nell’adattamento di Stefano Massini per la regia di Leo Mu- scato (produzione Teatro Stabile di Torino, Teatro Stabile di Genova, Teatro Stabile del Veneto). Nell’ottobre del 2018 cura la regia dello spettacolo “La parola del silenzio” ideato e interpretato da Elena Serra, ultima assistente ed erede dell’arte mimica di Marcel Marceau. Lo spettaco- lo debutta al Theatre Le Ranelagh di Parigi, cui seguirà una tournee in Italia e in Francia. La stagione 2019/2020 lo riporta alla regia di Mistero Buffo nell’edizione per i 50 anni prodotto dal Teatro Stabile di Torino in collaborazione produttiva con Art Quarium e sul palcoscenico in Nati sotto contraria stella accanto ad Ale e Franz per la regia di Leo Muscato, prodotto da Enfi Teatro.
Enrica Zampetti, attrice, performer e formatrice
Enrica Zampetti lavora professionalmente nell’ambito teatrale dal 2002 come attrice, performer, formatrice, organizzatrice. Si è formata nell’esperienza pionieristica del laboratorio teatrale di Torrita di Siena, dove è nata, diretto da Manfredi Rutelli tra il 1996 e il 2000, avendo occasione di studiare con insegnanti del calibro di Alvaro Piccardi, Rosa Masciopinto, Francis Pardehillan, Stefano de Luca, tra gli altri. Dopo un periodo di lavoro e formazione a Roma, studiando al DAMS di Roma Tre con i prof. Ruffini, Savarese, Geraci, Guarino, ottiene una borsa universitaria per studia- re teoria e pratica della danza al Theatre Academy di Helsinki (Finlandia). Nel 2005 si trasferisce a Lisbona dove lavora nell’organizzazione del Festival Internacional do Teatro de Almada, presti- gioso festival portoghese. Tornata in Italia ottiene la Laurea Triennale con una tesi sul Festival di Santarcangelo del ’78, pubblicata all’interno del libro di R. Guarino “Teatri, Luoghi, Città” e sulla rivista “Teatro e Storia”. Dopo un periodo di lavoro con la Compagnia Teatro Potlach, nel 2007 si trasferisce in Spagna a Siviglia, dove lavora con la Compagnia Atalaya come assistente alla regia e come tutor e traduttrice per i laboratori internazionali del centro di formazione TNT (Territorios Nuevos Tiempos). Nello stesso periodo a Siviglia studia come danzatrice/bailaora all’Accademia di Flamenco di Alicia Marquez prima e a quella di Miguel Vargas e Esperanza Fernandez poi. Nel 2008 è ammessa al corso di alta formazione per performer del- lo spettacolo dal vivo sulle Tecniche di vocalità molecolare diretto da Chia- ra Guidi della Societas Raffaello Sanzio, da cui nasce lo spettacolo “Night Must Fall”. Durante questa esperienza conosce Luana Gramegna, regista e coreografa della Compagnia di teatro e danza Zaches Teatro con cui inizia un sodalizio artistico tutt’ora in essere: nel corso di 12 anni partecipa alla creazione di 11 spettacoli e 6 performance site specific di Zaches Te- atro, viaggiando tra Europa, Russia e Asia e ricevendo premi e riconoscimenti internazionali. L’esperienza di 6 mesi con la Raffaello Sanzio, la porta a far parte del proget- to europeo Prospero per giovani attori europei, grazie al quale vola al Theatre Aca-demy di Tampere in Finlandia nelle estati del 2009 e del 2010, approfondendo lo stu- dio della danza, della recitazione e delle tecniche vocali, tra cui il metodo Alexander. Nel 2012 vince una borsa europea che la riporta in Spagna, a Madrid, per lavorare presso la ONCE (Organización Nacional de Ciegos Españoles) come assistente alla regia di Victor Duplá, direttore della Compagnia La Luciérnaga composta interamente da non vedenti e ipovedenti. Tornata in Italia ottiene la Laurea Magistrale in DAMS nel 2013 con una tesi sulla Barra- ca di Federico García Lorca, pubblicando estratti e articoli sulla rivista Teatri delle Diversità. Per approfondire lo studio e l’insegnamento della vocalità, nel 2014 ini- zia la formazione del Metodo Linklater con Susan Main e Alessandro Fabrizi. Nel 2018 inizia l’esperienza con l’opera lirica per bambini lavoran- do a produzioni per il Teatro Regio di Parma e il Teatro Sociale di Como. Negli ultimi anni approfondisce il teatro come strumento formativo per la crescita individuale e sociale, nonché come mezzo per creare ponti tra culture e provenienze diverse, conducendo per- corsi rivolti a non vedenti, richiedenti asilo, migranti di seconda generazione, studenti, bambini. Attualmente lavora come attrice, performer, formatrice con Zaches Tea- tro (FI), LST-Teatro (SI), Straligut Teatro (SI), Officine della Cultura (AR).
Manfredi Rutelli, regista, drammaturgo e formatore teatrale
Romano di nascita, ma toscano di adozione, ha diretto e lavorato con attori e attrici come Flavio Insinna, Massimo Wetrmuller, Roberto Ciufoli, Federico Perrotta, Fortunato Cerlino, Peppino Mazzotta, Erina Maria Lo Presti, Cristina Aubry, Paolo Bessegato, Francesco Acquaroli e tanti altri. I suoi spettacoli, sia teatrali che di teatro musicale sono costantemente rappresentati nei circuiti teatrali nazionali; le sue collaborazioni con artisti di espressione artistiche diverse, sua la firma insieme ad Angelo Branduardi per la regia di un’opera di Hindemith, ed i suoi progetti culturali, sono spesso al centro di eventi e festival di rilievo internazionale, come la regia dello spettacolo “Night commuters”, realizzato con artisti provenienti dal Burkina Faso, Senegal, Mali e Rwanda, su drammaturgia di Guido Barbieri ed elaborazioni musicali di Oscar Pizzo, per una Coproduzione di Ravenna Festival, Auditorium Parco della Musica di Roma, Società Aquilana Concerti. Fondatore della Compagnia Teatrale LST Teatro, ne è direttore e regista delle moltepli- ci produzioni distribuite annualmente nei circuiti nazionali, e tra le quali ricordiamo le più recenti, “IL DIO DEL MASSACRO”, di Jasmina Reza, e la novità assoluta in Italia di “SECRET LIFE – Vita segreta degli umani”, del britannico David Byrne.
Anche la sua attività di formatore teatrale lo ha portato a tenere laboratori in molte parti del mondo, dal Giappone, presso la Showa University of Music di Tokyo, all’Africa, come docente di recitazione all’Ecole Supérieure de Théâtre Jean-Pierre Guingané, Centre de Formation et de Recherche en Arts Vivants di Ouagadougou in Burkina Faso, passando per qualificate esperien- ze pedagogiche europee, oltre che in Italia. Dal 2008 cura e dirige il Laboratorio di Teatro Terapia “Mobilità delle Arti”, per utenti del C.S.M. del territorio Valdichiana-Amiata, in collaborazione con la AUSL e finanziato dalla Regione Toscana. Come Drammaturgo, nel 1992 con il suo testo “Il seme della discordia” è vincitore del Primo Premio Drammaturgia Giovane G.Totola indetto dalla S.I.A.D.. Successivamente si occupa di adattamenti teatrali, come lo spettacolo “Oper…a buffet” scritto e diretto per la Compagnia Promethée di Bourdeaux, tratto dal “Gargantua e Pantagruele” di Rabelais, del “Candido” di Voltaire, di “Storie dell’anno mille” di Malerba e Guerra, del “Codice di Perelà” di Palazzeschi scrivendo “Perel@ 3.0”. Nel 2008 è coautore dello spettacolo “Senza Swing” interpretato da Flavio Insinna. Nel luglio 2012 scrive e porta in scena “Storia di un solda- to”, un adattamento teatrale ispirato all’Histoire du Soldat per una coproduzione internazionale tra Accademia Filarmonica Romana, Festival I Cantieri dell’Immaginario de L’Aquila, LST Teatro ed il C.F.R.A.V. di Ouagadougou in Burkina Faso, con giovani attori burkinabè, e rappresentato in Africa ed in Europa. Ultimamente ha scritto e portato in scena “La luna lo sa”, “La libertà è un colpo di tacco”, “Tacabanda”, “Il paese più sportivo del mondo”, “Quizas, quizas, quizas”, “Dov’è finito lo zio Coso” ed “Il secondo figlio di Dio”, portato in scena da Simone Cristicchi, con cuicollabora anche nell’ultimo spettacolo, “Paradiso – Dalle tenebre alla luce”, in prima assoluta al Festival del Dramma Popolare di San Miniato a luglio 2021. Dal 2017 è regista ed autore nella realizzazione dell’autodramma della storica Compagnia del Teatro Povero di Monticchiello. Nu- merose le direzioni artistiche di molti teatri nazionali, ha inoltre creato e diretto numerosi Festival, a partire dall’Orizzonti Festival della Città di Chiusi, creato nel 2003 e diretto per 11 anni, fino al recentissimo FerMENTInFesta Montalcino. Dal 2018 dirige il Teatro Caos di Chianciano Terme.
6. Requisiti per le iscrizioni
Possono iscriversi alle selezioni per la partecipazione al laboratorio coloro che:
1) Al 30 luglio 2022 abbiano compiuto i 18 anni di età;
2) Siano in possesso di diploma di Scuola di Teatro, oppure abbiano maturato un buon livello di esperienze teatrali, anche non professionali, e/o abbiano già preso parte a corsi teatrali o di scrittura.
7. Modalità e scadenza di iscrizione
I candidati interessati alla selezione dovranno inviare la propria domanda di partecipazione (in allegato) unitamente a:
a) propria presentazione artistica (curriculum, idee/progetti/documenti ecc.. sviluppati in ambito artistico sulla propria attività);
b) copia di un documento d’identità in corso di validità; entro e non oltre le ore 18.00 di sabato 2 luglio, in formato digitale all’indirizzo di posta elettronica info@ocramontalcino.it., riportando nell’oggetto la dicitura “Iscrizione Fer- MENTInScena – Residenza Teatrale Creativa”.
Venerdì 29 luglio verrà comunicato l’esito della selezione ai 20 Allievi selezionati dalla com- missione esaminatrice, i quali potranno usufruire di una Borsa di Studio della Fondazione Bertarelli che coprirà interamente i costi delle lezioni e le spese di ospitalità (vitto e alloggio) all’interno di OCRA Officina Creativa dell’Abitare. La quota di iscrizione al laboratorio da parte degli Allievi selezionati prevede il versamento di € 250,00 (pari alla sola quota di partecipa- zione). Tale quota di partecipazione dovrà essere versata, secondo le modalità che verranno indicate agli allievi selezionati, entro e non oltre il 5 Agosto 2022.
Riepilogo scadenze
Sabato 2 luglio | scadenza invio domanda di ammissione Venerdì 29 luglio | comunicazione esito del BandoVenerdì 5 agosto | versamento della quota di iscrizione
9. Attestato di fine Laboratorio
Al termine del Laboratorio verrà rilasciato un Attestato di Partecipazione.
10. Ulteriori informazioni
Il Laboratorio ha come sede di riferimento OCRA Officina Creativa dell’Abitare, Via Boldrini n.4, Montalcino (Siena)
Per informazioni e iscrizioni:
www.ocramontalcino.it
info@ocramontalcino.it
+39 0577-847065
Su facebook, potete scriverci alla pagina OCRA
11. Norme Generali
La compilazione e l’invio del modulo di partecipazione implica l’accettazione del presente ban- do. La firma della modulistica di iscrizione vale come liberatoria per l’utilizzo dei materiali inviati nei modi che gli organizzatori riterranno opportuni anche ai fini di promozione dell’iniziativa.