Con le musiche dei maestri russi Rachmaninov e Tchaikovsky, il maestro moscovita e il direttore Filippo Arlia danno un tocco di classe ad una serata suggestiva.
Musica di gran classe, nella cornice suggestiva del teatro Politeama – Mario Foglietti di Catanzaro nell’ambito della IV edizione della stagione lirico –sinfonica, è stata quella che si è potuta ascoltare lo scorso fine settimana. Protagonisti assoluti le note di Serghej Kachamaninov in un concerto per pianoforte e orchestra n.2 in do minore opera 18 con il grande maestro russo Boris Petrushansky ed il direttore dell’Orchestra filarmonica della Calabria Filippo Arlia. Naturalmente, nondimeno, l’Orchestra stessa che ha dato grande prova del suo valore non soltanto nell’accompagnare il maestro russo, ma anche nell’eseguire la “Francesca da Rimini, op. 32” in una fantasia per orchestra in Mi minore di Tchaikovsky. Di rientro da un concerto a Tunisi, l’Orchestra Filarmonica della Calabria nacque nel 2011 come orchestra residente del Festival del Mediterraneo. A tutt’oggi è composta da 81 elementi ed ha all’attivo un’intensa attività concertistica che negli anni l’ha vista attiva in numerosi eventi su tutto il territorio nazionale e internazionale.
Oltre due ore e mezza dunque di un concerto per palati fini con il maestro Petrushansky a deliziare la platea in un repertorio, nel quale l’ultimo allievo del maestro Heinrich Neuhaus, ha potuto dimostrare, semmai ce ne fosse stato bisogno, la sua caratura. Petrushansky, 73enne moscovita, la musica se la porta dietro sin da bambino perché figlio di genitori musicisti, mentre a soli 8 anni viene ammesso alla scuola centrale al conservatorio della capitale della Federazione russa. Dal ’91, Petrushansky vive in Italia ed ha partecipato agli avvenimenti musicali più rilevanti quali, per citarne qualcuno dei più conosciuti: il “Festival di Spoleto” ed il “Maggio musicale fiorentino” collaborando con i migliori direttori d’orchestra del mondo. Dal canto suo, Arlia, giovane maestro calabrese di 33 anni, tra i più brillanti della sua generazione, ha già diretto orchestre in 30 Paesi nel mondo ed è già professore onorario di due conservatori di Stato in Russia consentendo all’orchestra di specializzarsi nella grande letteratura sinfonica russa del Novecento. Dal canto suo, Arlia che ha calcato, tra gli altri palcoscenici quelli prestigiosi della Carnegie Hall di New ork, la Novaja Opera di Mosca, la Cairo Opera House e dal 2014 al 2020 è stato anche direttore del conservatorio “Tchaikovsky” di Catanzaro – Nocera Terinese dove è, oltretutto, professore titolare di una cattedra di pianoforte principale e della cattedra di direzione d’orchestra. Va anche detto come il maestro Arlia sia stato premiato dall’università “La Sapienza” di Roma con la medaglia d’oro nel 2017 per la “pregiatissima tecnica dimostrata nella direzione d’orchestra e per la distinta interpretazione del grande repertorio sinfonico del ‘900 e sempre con grande consenso di pubblico e di critica”.