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Teatro alla Scala

Il 2, 5 e 9 maggio la direttrice presenta pagine “italiane” di Schubert, Mozart e Mendelssohn. E dal 9 va in onda su Rai3 “La gioia della musica

Speranza Scappucci torna sul podio per la Stagione Sinfonica

dopo il successo de I Capuleti e i Montecchi

Il 2, 5 e 9 maggio la direttrice presenta pagine “italiane” di Schubert, Mozart e Mendelssohn.
E dal 9 va in onda su Rai3 “La gioia della musica”, 25 puntate in cui si racconta

la musica classica insieme a Corrado Augias

Lunedì 2, giovedì 5 e lunedì 9 maggio Speranza Scappucci torna sul podio della Filarmonica della Scala per
la Stagione sinfonica del Teatro. Avrebbe dovuto essere il suo debutto al Piermarini, ma in seguito a
un’indisposizione del Maestro Evelino Pidò durante le prove de I Capuleti e i Montecchi di Bellini lo scorso
gennaio è stata chiamata all’ultimo momento a sostituirlo ottenendo un caloroso successo personale.
Questo ritorno sinfonico getta uno sguardo sull’influenza che il nostro Paese esercitava – tra fascinazione e
parodia – sui compositori di aerea tedesca tra Sette e Ottocento. L’Ouverture in re magg. D. 590 “im
italienischen Stile” di Schubert, del 1817, rispecchia l’onda rossiniana che aveva investito Vienna in quegli
anni: nel 1816 erano andate in scena L’inganno felice e Tancredi in italiano e nel medesimo 1817 L’italiana in
Algeri e Ciro in Babilonia. L’Adagio iniziale dell’Ouverture sarà ripreso nell’Ouverture della Rosamunde nel
1823. Nasce invece durante il viaggio di Mozart a Parigi la Sinfonia concertante per fiati e orchestra K 297B,
commissionata dal direttore dei “Concerts Spirituels” Le Gros per quattro musicisti di Mannheim amici del
compositore. Mozart consegnò a Le Gros la partitura che per ragioni oscure non venne eseguita e rimase quindi
fuori catalogo fino al rinvenimento alla fine degli anni Venti del ‘900. Si ritorna al tema italiano con la celebre
Sinfonia n° 4 Italiana di Mendelssohn, commissionata dalla Società Filarmonica di Londra e ivi eseguita nel
1833. La gestazione della Sinfonia è però complessa: la prima stesura risale al viaggio in Italia 1830/31, nel
corso del quale Mendelssohn strinse amicizia con Berlioz a Roma e vistò Napoli, che riecheggia nel Saltarello
finale. Il compositore scrisse con entusiasmo ma tornò poi con ripensamenti e varianti, mentre procedeva anche
nella composizione della sinfonia Scozzese che con l’Italiana ha in comune la perfetta rifinitura formale.
Speranza Scappucci è regolarmente invitata nei maggiori teatri europei e americani e dal 2017 è alla guida
dell’Opera de Wallonie di Liegi, dove ha recentemente diretto un’acclamata produzione di Eugenio Onegin e
dove tornerà a giugno per Simon Boccanegra a conclusione del suo mandato in Italia ha diretto opere all’Opera
di Roma, al Regio di Torino, al Festival Rossini di Pesaro e concerti con l’Orchestra del Maggio Fiorentino e la
Toscanini di Parma, mentre all’estero è stata impegnata tra l’altro al Liceu di Barcellona, all’Opernahus di
Zurigo, al Mariinskij di San Pietroburgo, al Théâtre des Champs-Elysées di Parigi, al Théâtre du Capitole di
Tolosa, al New National Theater di Tokyo e alle opere di Washington, Los Angeles, Santa Fe, oltre a dirigere
tre produzioni e il Ballo dell’Opera alla Staatsoper di Vienna. Nelle scorse settimane è stata impegnata ne
L’elisir d’amore alla Staatsoper Unter den Linden di Berlino, mentre i prossimi impegni includono Attila al
Covent Garden di Londra, I Capuleti e i Montecchi a Parigi, Rigoletto al Metropolitan.
Da lunedì 9 maggio Speranza Scappucci partecipa al programma in 25 puntate di Corrado Augias   “La gioia
della musica”, alle 20.20 su Rai3. Il titolo è ispirato al libro di Leonard Bernstein, The Joy of Music e il
programma è realizzato in collaborazione con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai.
La Stagione Sinfonica prosegue il 3, 6 e 8 giugno con una serata di cori, sinfonie e ballabili verdiani diretti da
Riccardo Chailly con l’Orchestra scaligera e il Coro diretto da Alberto Malazzi. La conclusione della Stagione
è affidata il 7, 8 e 9 ottobre a Tugan Sokhiev: sui leggii il Secondo concerto per pianoforte e orchestra di
Rachmaninov con il giovane Haochen Zhang (già vincitore del Van Cliburn) e la Sinfonia n. 4 di Čajkovskij.

Lunedì 2 maggio 2022 ore 20 – Turno A
Giovedì 5 maggio 2022 ore 20 – Turno B
Lunedì 9 maggio 2022 ore 20 – Turno C

Stagione sinfonica

FILARMONICA DELLA SCALA

Direttrice

SPERANZA SCAPPUCCI

Franz Schubert

Ouverture in re magg. D 590 „im italienischen Stile“

Wolfgang Amadeus Mozart
Sinfonia concertante in mi bem. magg. K 297b

per fiati e orchestra
Fabien Thouand, oboe
Fabrizio Meloni, clarinetto
Valentino Zucchiatti, fagotto
Danilo Stagni, corno

Felix Mendelssohn-Bartholdy
Sinfonia n. 4 in la magg. op. 90 “Italienische”

Prezzi: da 95 a 10 euro più prevendita
Infotel 02 72 00 37 44
www.teatroallascala.org

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