Aida viene presentata in un’edizione che, fedele alla tradizione marionettistica ottocentesca, prevede la presenza di parti cantate e di sezioni recitate. Modificando la trama dell’opera verdiana, a causa della pressante richiesta del pubblico che affollava il Teatro Gerolamo, si opta per il lieto fine: Radames e Aida non perdono la vita, ma fuggono insieme verso le sognate “foreste imbalsamate”.
Nel repertorio della Compagnia Marionettistica Carlo Colla & Figli, il melodramma è sempre spunto per creare il grande spettacolo. In particolar modo il melodramma verdiano, che offre la garanzia di presentare dei personaggi che trovano un corrispettivo nelle tipologie tipiche del teatro delle marionette, poiché trattasi di archetipi romantici, dove l’eroe, l’eroina e il cattivo, già con la loro presenza, creano lo spettacolo.
Aida risente di una struttura teatrale simile a quella dell’“opéra-comique”, in cui le danze sono un momento di spettacolo e non drammaturgico. A tutto questo si deve aggiungere l’ingenuità tipica del mondo marionettistico, che assicura che la “celeste Aida” può essere davvero vestita d’azzurro, che gli invasori siano davvero “barbari” e che Amonasro sia “feroce” e Ramfis “malvagio”.
Per non parlare della scena del trionfo, nella quale l’impiego delle marionette è assolutamente libero da imposizioni sindacali, da budget teatrali e può, tranquillamente, generare la mescolanza di schiere di personaggi di legno con animali di dimensioni eccezionali.
Lo spettacolo viene presentato in un’edizione che, fedele alla tradizione marionettistica ottocentesca, prevede la presenza di parti cantate e di parti recitate. Inoltre, stravolgendo l’opera verdiana, a causa della pressante richiesta del pubblico che affollava il Teatro Gerolamo, si opta per il lieto fine: Radames e Aida non perdono la vita, ma fuggono insieme verso le sognate “foreste imbalsamate”.
Lo spettacolo si inserisce all’interno di un più ampio progetto che indaga, in collaborazione con il Piccolo, la Museo Egizio di Torino e l’Archivio storico Ricordi, il rapporto tra le marionette e l’opera lirica in occasione del 150 esimo anniversario del debutto dell’Aida di Giuseppe Verdi in Italia.
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