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Giardini della Filarmonica, Germano Mazzocchetti Ensemble chiude il festival

Il concerto di Germano Mazzocchetti Ensemble appuntamento conclusivo del festival dei Giardini della Filarmonica il 30 giugno.

 

Giornata conclusiva per i Giardini della Filarmonica, festival estivo dell’Accademia Filarmonica Romana. Giovedì 30 giugno l’ultimo concerto (Giardini, ore 21.30) sarà all’insegna della musica di Germano Mazzocchetti, poliedrico compositore, dedito alla musica per il teatro, la commedia musicale, il cinema e la televisione, oltre che rinomato virtuoso di fisarmonica. Mazzocchetti torna ai Giardini con il suo ensemble in un programma con alcuni brani dall’ultimo suo album Muggianne e altri da precedenti produzioni. A distinguere le composizioni di Mazzocchetti, fra sonorità popolari e la tradizione musicale mediterranea, è uno spiccato sincretismo linguistico, che bene si allinea ad alcune tra le più originali esperienze della musica d’oggi. Lo racconta bene l’amico e collega Nicola Piovani nel libretto che accompagna il CD Muggianne: «La musica di Mazzocchetti è incatalogabile […]. Sono presenti le radici fortissime dell’Abruzzo, della sua Città Sant’Angelo, e della musicalità della lingua angolana (così si chiama il suo dialetto). […] Una passionale competenza per il jazz, una conoscenza approfondita del classico sinfonico-cameristico, la frequentazione del melodramma, del musical, della canzone classica napoletana, fanno di Mazzocchetti un multiforme ingegno musicale, che frequenta con perizia e disinvoltura Puccini, Mingus, Stravinskij, Cicognini, Pärt, Cioffi-Pisano… Tutto questo si sente nella sua scrittura, pur essendo in essa quasi inesistenti le citazioni dirette delle fonti e pur restando nei binari di una rigorosa compattezza stilistica».

La giornata si apre alle ore 20 in Sala Casella con il quinto e ultimo incontro di “Intorno a un libro”, la piccola rassegna all’interno del festival in cui sono state presentate, coadiuvate da interventi musicali, alcune delle più interessanti novità editoriali in campo musicale. L’ultimo incontro è dedicato al libro Il canto dell’anima. Vita e passioni di Giuseppe Sinopoli a cura di Gastón Fournier-Facio (Milano, il Saggiatore, 2021) uscito a vent’anni dalla prematura scomparsa di Giuseppe Sinopoli. Ne parlano con Fournier-Facio Silvia Cappellini Sinopoli, moglie di Giuseppe, il figlio Giovanni e il musicologo e giornalista Sandro Cappelletto. Conclude l’incontro l’ascolto di Strutture e alcuni estratti di Klaviersonate, eseguite dalla stessa Sinopoli.
La pubblicazione raccoglie un ricordo di Luciano Berio, e saggi e interviste di autorevoli intellettuali e musicologi che hanno avuto la fortuna di conoscere Sinopoli e di condividere con lui scoperte e riflessioni. Ritroviamo la genialità di uno dei personaggi fondamentali della cultura musicale occidentale del ‘900, pensatore visionario e studioso eclettico, amante della vita e appassionato di ogni forma d’arte, capace di creare connessioni tra campi del sapere apparentemente distanti che solo una personalità come la sua poteva sperare di conciliare in una vita dedicata all’arte e alla conoscenza. Il libro si completa con sei saggi scritti da Sinopoli stesso: illuminanti analisi di Schubert, Schumann, Wagner e Richard Strauss.

Ultimo giorno infine per visitare nella Sala Affreschi la mostra “Disegnare l’ebraico – Interpretazione artistica delle lettere dell’Alef Bet”, fusione tra una lingua millenaria e la creatività di giovani designer provenienti dallo IED di Roma. Composto dalle stesse lettere con cui è stata scritta la Bibbia, nel corso dei secoli l’alfabeto ebraico si è arricchito di significati profondi ed evocativi. Alle lettere ebraiche è stata conferita un’aura di sacralità e mistero, che ha affascinato credenti e non. Con questo progetto, sedici giovani talenti e alcuni loro insegnanti, senza alcuna conoscenza dell’ebraico o familiarità con la storia e la cultura israeliana, dopo aver seguito un percorso formativo per apprendere la lingua ebraica da un punto di vista storico, culturale e grafico, hanno creato rappresentazioni artistiche originali delle lettere ebraiche, caratterizzate da una prospettiva fresca e nuova. La mostra è realizzata in collaborazione con Ambasciata d’Israele in Italia, Istituto Europeo di Design (IED) di Roma, Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah (MEIS) di Ferrara.

Il progetto “I Giardini della Filarmonica”, promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, è vincitore dell’Avviso Pubblico “Estate Romana 2020 – 2021 – 2022” curato dal Dipartimento Attività Culturali, ed è realizzato in collaborazione con SIAE.

I Giardini della Filarmonica 2022 sono realizzati in collaborazione con Ambasciata Argentina, Ambasciata d’Israele in Italia, Istituto Giapponese di Cultura in Roma, Istituto Polacco di Roma,
Istituto Slovacco a Roma, Istituto Europeo di Design di Roma (IED), Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara (MEIS), Alefba, Associazione Fabrica.

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I luoghi del festival: Giardini, Sala Casella, Sala Affreschi dell’Accademia Filarmonica Romana (via Flaminia 118, Roma)

 

Biglietti: 11 euro il concerto Germano Mazzocchetti Ensemble, 5,50 Intorno a un libro (prevendita inclusa). Ingresso libero per la mostra. Si raccomanda l’acquisto on line su filarmonicaromana.org. Presso la Sala Casella la biglietteria apre un’ora prima del concerto.

Info: filarmonicaromana.org, tel. 342 9550100, promozione@filarmonicaromana.org

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GIOVEDì 30 GIUGNO

SALA CASELLA ore 20
IL CANTO DELL’ANIMA
Vita e passioni di Giuseppe Sinopoli
(Milano, il Saggiatore, 2021)
Intorno a un libro
con il curatore Gastón Fournier-Facio
e Silvia Cappellini Sinopoli, Giovanni Sinopoli,
Sandro Cappelletto

Silvia Cappellini Sinopoli pianoforte

Giuseppe Sinopoli
Strutture per pianoforte
Klaviersonate (sezioni n. 1, 3, 4 e 7)

GIARDINI ore 21.30
GERMANO MAZZOCCHETTI ENSEMBLE
Germano Mazzocchetti fisarmonica
Francesco Marini sax soprano e clarinetti
Paola Emanuele viola
Marco Acquarelli chitarra
Luca Pirozzi contrabbasso
Valerio Vantaggio percussioni
musica di Germano Mazzocchetti

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