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Omaggio a Alina Marazzi al Piazzale degli Uffizi con il Festival dei Popoli

Quattro serate dall’1 al 27 luglio per “Apriti Cinema 2022”

L’omaggio avrà inizio venerdì 1° luglio alla presenza della regista che introdurrà “To Cut Is to Think” dedicato alla video-artist fiorentina Lucia Marcucci e “Anna Piaggi. Una visionaria della moda”

L’omaggio estivo anticipa la presenza della cineasta alla 63° edizione del festival (5-13 novembre) come curatrice di un’edizione speciale della sezione d’archivio “Diamonds Are Forever” 

Uno sguardo originale sul mondo della moda, una riflessione sulla maternità e la storia del femminismo sono i temi raccontati attraverso personaggi femminili lontani dai ruoli tradizionali dalla regista Alina Marazzi, alla quale il Festival dei Popoli rende omaggio in occasione di Apriti Cinema, arena estiva al Piazzale degli Uffizi, dall’1 al 27 luglio (ore 21.45, ingresso libero) all’interno del calendario dell’Estate Fiorentina del Comune di Firenze.

“Siamo molto felici di ospitare a Firenze Alina Marazzi con i suoi film” ha detto il direttore artistico del Festival dei Popoli Alessandro Stellino “perché significa rendere omaggio a una regista che ha segnato una nuova strada per il cinema documentario in Italia e non solo. Ecco perché abbiamo deciso non solo di tributarle un omaggio ma anche di invitarla a curare personalmente la sezione Diamonds Are Forever, dedicata ai classici del documentario e alle perle da riscoprire all’interno dello sterminato archivio del festival, la cui 63° edizione si terrà dal 5 al 13 novembre a Firenze. Sarà un percorso volto a rendere conto dello sguardo e del lavoro di tante cineaste che, nel corso dei decenni, hanno restituito una nuova idea di mondo e di cinema fuori da ogni convenzione”.

Si parte venerdì 1° luglio alla presenza di Alina Marazzi che introdurrà il cortometraggio “To Cut Is to think” (2020) dedicato alla figura della fiorentina Lucia Marcucci, video-artist tra le più rappresentative delle sperimentazioni verbo-visive della neoavanguardia italiana degli anni ’60 (e tra gli esponenti del collettivo Gruppo 70). Il film nasce dalla proposta fatta alla regista da Maria Grazia Chiuri, direttrice artistica di Dior, di confrontarsi con il lavoro dell’artista fiorentina e renderle omaggio attraverso il suo sguardo raffinato e personale. La serata prosegue con la proiezione di “Anna Piaggi. Una visionaria della moda” (2016). Intima amica di stilisti come Karl Lagerfeld, Gianni Versace, Castelbajac e Manolo Blahnik, Anna Piaggi è stata testimone della contaminazione tra arte, società e cultura che ha cambiato la moda e ne ha decretato il successo su scala globale. Il film ripercorre la storia di questa giornalista d’eccezione toccando le capitali della moda – Parigi, Londra, Milano – e avvalendosi di una selezione di immagini d’archivio, di fotografie inedite provenienti dagli archivi fotografici di Alfa Castaldi – marito di Anna Piaggi e noto fotografo di moda – di Ugo Mulas, di Baldo Fabiani e delle testimonianze di alcuni tra i più noti stilisti del mondo.

Il programma prosegue mercoledì 13 luglio con il corto “Confini” (2014), contributo della regista al film collettivo realizzato in occasione dei 90 anni dell’Istituto Luce, utilizzando immagini scelte dall’archivio in grado di dare vita sullo schermo a un variopinto album di storie di diverso genere che raccontano il nostro paese, la sua storia, gli usi e i costumi di un popolo. A seguire la proiezione di “Un’ora sola ti vorrei” (2002), dove attraverso la lettura dei diari, delle lettere, delle cartelle cliniche delle case di cura e le immagini girate dal nonno cineamatore, Alina Marazzi ritrova sua madre Liseli Marazzi Hoepli, ne ricostruisce il volto e la ritrova nel tempo di un film che ha fatto epoca.

Il terzo appuntamento, mercoledì 20 luglio, è dedicato a “Tutto parla di te” (2012), una riflessione sulla maternità, i suoi effetti, le sue metamorfosi nel rapporto con sé stesse e il proprio corpo, nel legame e nelle difficoltà che si instaurano con i figli e anche con il proprio partner. 

Il 27 luglio chiude la rassegna “Vogliamo anche le rose” (2007) documentario che nasce dal desiderio della Marazzi di raccontare il movimento femminista degli anni ‘70, attraverso i diari e le vicende intime di tre donne cresciute in ambienti sociali e culturali diversi fra loro. La narrazione è inframezzata da riprese e interviste che mostrano lo sviluppo di una nuova coscienza in quegli anni: i cortei, il dibattito sull’aborto, il divorzio, i rapporti di coppia, il lavoro della donna, la sessualità femminile vissuta in maniera totalmente nuova, le riunioni femministe.

Apriti Cinema è organizzata dall’associazione Quelli dell’Alfieri con la programmazione a cura del Cinema La CompagniaFondazione Sistema Toscana.

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