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Teatro dell’Opera di Roma, Roberto Bolle torna alle Terme di Caracalla

Successo per l’étoile dei due mondi e le stelle della danza internazionale nel consueto galà di danza fra repertorio classico e contemporaneo.

 

Non è estate senza il Roberto Bolle and Friends appuntamento ormai tradizionale della stagione estiva del Teatro dell’Opera di Roma che torna dopo due anni negli spazi monumentali delle Terme di Caracalla regalando uno spettacolo mozzafiato.
Un’edizione importante quella del 2022 del galà del celebre danzatore italiano che celebra gli 11 anni di un format diventato praticamente un brand e che coinvolge Roma come tappa di un lungo tour in diverse città italiane includendo anche Milano, Firenze, Verona, Genova, Taormina.
Protagonista assoluto, nome di richiamo per il grande pubblico con tre serate praticamente sold out, Roberto Bolle si conferma un eccezionale artista che è riuscito a incrementare ulteriormente la sua popolarità trainato anche dalla grande visibilità sul piccolo schermo con la trasmissione Danza con me.
Un processo quasi osmotico che ha portato la grande danza in televisione riuscendo a coinvolgere e richiamare anche il pubblico meno attento e competente, ma curioso di scoprire la danza assaporandone il gusto in un galà d’eccellenza rigorosamente dal vivo.
Poco importa poi se lo stesso pubblico viene invitato e non scattare reiteratamente foto nel corso dello spettacolo che non infastidire gli artisti con i flash, poco importano forse gli applausi spesso fuori tempo che non lasciano nemmeno il gusto di assaporare l’ultimo movimento della coreografia.
Gli applausi continuano a travolgere i danzatori confermando che il Roberto Bolle and Friends in effetti è una festa un po’ disordinata, ma sempre molto gioiosa.
La novità della nuova edizione è regalata dalla conclusione dello spettacolo con il travolgente Duel, coreografia di Massimiliano Volpini su musica di Giuseppe Cacciola dove Bolle accanto ad Osiel Gouneo, principal al Bayerisches Staatsballett, una travolgente battaglia contro una batteria. Gran finale a ritmo di rock con le stelle che raggiungono il palco.
Ma lo spettacolo ha proposto un format, ormai perfettamente oliato, alternando il classico al contemporaneo, affidandosi ai friends dai più prestigiosi palcoscenici internazionali.
Fra i momenti da ricordare, l’intenso assolo di Bolle che regala al pubblico In your black eyes, coreografia di Patrick de Bana su musica di Ezio Bosso e i passi a due del danzatore con la divina Melissa Hamilton dal Royal Ballet di Londra, in Caravaggio di Bigonzetti o nelle soffuse atmosfere di Penumbra con la coreografia di Remi Wörtmeyer su musica di Rachmaninov.
Esaltante il passo a due del cigno nero da Il lago dei cigni di Petipa con Fumi Kaneko, che ha aperto la serata con Bolle, e il russo Vadim Muntagirov, entrambi dal Royal Ballet di Londra, sempre spettacolari le intercettazioni di Daniil Simkin, ballerino principale dell’American Ballet Theatre e del Berlin State Ballet, impegnato nel Grand Pas Classique con la giapponese Madoka Sugai, Principal dancer dell’Hamburg.
La massiccia presenza di repertorio classico attinge anche da Esmeralda di Petipa, con l’ucraina Anna Ol e il sudcoreano Young Gyu Choi, entrambi al Dutch National ballet e dal passo a due del Don Chisciotte di Petipa nelle non particolarmente esaltante interpretazione di Osiel Gouneo e Adeline Pastor, ballerina Solista dell’Aalto Ballett Theater Essen. Finale festoso che rimanda all’appuntamento del prossimo anno.

Fabiana Raponi

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