La tredicesima edizione di Terreni Creativi Festival presenta, dal 1 al 7 agosto, nelle aziende agricole dell’entroterra ingauno, un programma di spettacoli di teatro, danza, musica, laboratori e presentazione di libri con personali dedicate ad alcuni dei più interessanti artisti della scena contemporanea
E’ arrivato alla tredicesima edizione Terreni Creativi Festival, promosso dalla compagnia Kronoteatro. Il festival ha ricevuto negli anni riconoscimenti prestigiosi quali il Premio Garrone 2016 – Premio speciale della Giuria, “per l’originale ideazione che ha portato il teatro contemporaneo dentro il cuore economico di Albenga – le sue aziende agricole – un modo alternativo di vivere lo spazio teatrale che riscopre nuove forme di convivialità. La Giuria del Premio Garrone, in relazione al notevole valore di questa iniziativa, riconosce con profonda convinzione questo modello ideativo e organizzativo quale rara e preziosissima esperienza culturale, nell’ambito delle proposte teatrali italiane, che merita quindi particolare attenzione e sostegno da parte delle istituzioni”, il Premio Rete Critica 2017 come miglior progetto di comunicazione “per l’ironia e la capacità di proiettare il messaggio comunicativo sia nello spazio locale che nazionale” e la candidatura ai Premi Ubu 2021, nella sezione miglior curatela artistica.
Quattro gli artisti scelti a cui è dedicate una personale – Francesca Foscarini – vincitrice di numerosi premi coreutici nazionali come, tra gli altri, il Premio Equilibrio per l’interprete nel 2013, il Premio Positano 2015 come “Danzatrice dell’anno sulla scena contemporanea” e, nel 2018, il premio “Danza&Danza” come coreografa emergente – Teatro dei Borgia, il regista siciliano Giuseppe Cutino, la compagnia Bartolini Baronio, reduci dall’esperienza a New York, dove li ha portati il bando del Mic Boarding Pass – inseriti nel format caratteristico del festival ingauno, composto da diversi spettacoli a sera di danza e teatro inframezzati da un aperitivo quasi-cena con prodotti del territorio e musica dal vivo a concludere le serate, ambientate nelle serre dell’entroterra di Albenga. “Terreni Creativi è un luogo dove conoscersi, esprimersi, sperimentare.- afferma Maurizio Sguotti, direttore del festival – Una piccola riserva protetta dove è facile trovare una comunanza d’intenti e di sensibilità mantenendo la propria identità e diversità. La nostra “tribù” si è creata in questi dodici anni, accogliendo tutti coloro, artisti e pubblico, che avevano voglia di avvicinarsi alla contemporaneità attraverso le arti performative nella ricerca di verità e umanità”
All’interno della programmazione, oltre alle personali dei 4 artisti, La fabbrica degli stronzi, spettacolo frutto dell’incontro tra le compagnie Maniaci d’Amore e Kronoteatro, diverse ma accomunate da uno sguardo impietoso sul reale, Almeno nevicasse ad agosto, performance di Francesca Sarteanesi – candidata al premio Ubu 2021 come miglior attrice protagonista – Something stupid, di Daniele Natali e Fausto Paravidino, una delle più acclamate firme della drammaturgia italiana, Trucioli spettacolo de Gli Omini, una delle più originali compagnie italiane, che portano avanti dal 2006 il progetto Memoria del Tempo Presente, costruzione di spettacoli tramite indagini territoriali e interviste. Da più di dieci anni Gli Omini girano l’Italia ascoltando la gente che s’incontra per strada, nei bar, nelle piazze, per creare spettacoli scritti con le storie e le parole della gente reale e restituire così un’immagine dei nostri tempi. Nel 2014 ricevono il Premio Enriquez come “Compagnia d’innovazione” per la ricerca e l’impegno civile e nel 2015 vincono il premio Rete Critica come miglior compagnia dell’anno.
Fra gli spettacoli di danza Laura Pante, concept di Jérôme Bel, coreografo sostenuto dalla Direction régionale des affaires culturelles d’Ile-de-France, Ministero della Cultura–Francia, con estratti da coreografie di Cristina Rizzo, Xavier LeRoy e Scarlet Yu, Silvia Costa, interpretato da Laura Pante. Frutto di un esperimento nato dalla volontà del coreografo e regista francese Jérôme Bel di impattare il meno possibile sull’ambiente, rinunciando da anni a spostarsi da Parigi e costruendo le sue performance via Skype, Laura Pante è un “inventario di danze” pensato per la stessa performer, co-autrice dell’opera artistica.
Da segnalare la prima nazionale di Na creature – Long Play Track di Teatringestazione, in coproduzione con la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, nell’ambito del progetto Atlante degli Immaginari. A Napoli i ragazzi di strada vivono in uno stato di privazione perenne, con una sovrabbondanza di immagini di successo, legate all’ostentazione del superfluo che inquina il loro immaginario. La povertà educativa è una precisa strategia politica, che fa vittime, come nel caso di Ugo Russo, morto a 15 anni. Il lavoro di Teatringestazione, di base a Napoli, fondata nel 2006 da Gesualdi | Trono, è stato accolto in contesti nazionali e internazionali, tra cui Matera-Basilicata 2019, Valletta 2018; International Culture Summit, Edinburgh (GB-SCT); DMZ Research Lab and Open Forum, Seoul (KOR); CAMP_iN, San Luis Potosì (MEX). Dal 2011 curano Altofest, progetto di socialità sperimentale in forma di festival, vincitore dell’EFFE AWARD 2017-18, tra i 6 migliori festival d’Europa.
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