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I Wiener Philarmoniker a Roccelletta di Borgia in provincia di Catanzaro

I “Wiener philarmoniker” per la prima volta nello suggestivo scenario del parco Scolacium a
Roccelletta di Borgia

Straordinaria esibizione di un ensemble di strumenti ad archi dell’orchestra più bella del
mondo

Nella splendida cornice del parco Scolacium di Roccelletta di Borgia in provincia di Catanzaro
a conclusione del festival “Armonie d’arte” ideato da Chiara Giordano, si sono esibiti in un
concerto da camera undici componenti di “una delle migliori orchestre del mondo”, se non
la migliore, come viene ritenuta da più parti: i “Wiener Philarmoniker”.
Parliamo di musica per palati fini per un’esclusiva italiana di grande spessore che ha visto i
Wiener scendere per la prima volta in Calabria. Del resto, anche per i profani, i Wiener si sa
chi siano. Nell’immaginario collettivo tutti hanno bene in mente lo sfarzoso salone degli
Amici della musica “Musikverein” di Vienna a Capodanno, con i “Wiener Philarmoniker”
diretti dai maestri più grandi al mondo, loro che rappresentano gli ambasciatori della musica viennese in tutto il globo.
Si è trattato di un appuntamento unico e per questo imperdibile che ha visto un pubblico
attento e pronto ad applaudire qualsiasi pezzo venisse loro proposto soltanto per il piacere
di poterlo ascoltare. La Wiener Philharmoniker ha eseguito un programma nel contempo
ricercato e raffinato ma anche godibile, non solo quello consueto della musica classica, che
va da Antonio Vivaldi (Concerto per 4 violini e orchestra d’archi in Si minore RV 580 e
Concerto per due violini e due Violoncelli Sol magg. RV 575) ad Ottorino Respighi (Antiche
danze ed arie per liuto, Suite Nr. 3), al Liebeslieder-Walzer op. 52 di Johannes Brahms e alla Serenata Nr. 2 in Do magg di Robert Fuchs.
Nell’incantevole scenario del parco di Scolacium dunque, la musica dei Wiener è
riecheggiata di fronte alla platea ed in un luogo profondamente intriso di storia, divenendo
di colpo protagonista assoluta. Due donne e sei uomini, oltretutto molto giovani, intenti ad
“abbracciare” i loro violini, mentre gli altri tre a suonare i rispettivi violoncelli. Il tutto per
una serata letteralmente diversa dalle altre con qualche bis che non si è fatto attendere per
niente e che ha chiuso una stagione estiva nel modo più bello e degno di essere vissuto in
quel di Roccelletta di Borgia in un luogo di straordinaria bellezza e fascino nel cuore del golfo di Squillace.

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