venerdì, Marzo 29, 2024

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C’ERA UNA VOLTA A RIBOLLA

Regia: Giovanni Guidelli

Interpreti:

Giovanni Guidelli

Nicola Pecci

Davide De Togni

Lisa Angiolucci

Alessio Cherubini

Daniele Favilli

Mirko Batoni

Francesco Grifoni

Andrea Bruni

Alba Grigatti

Alessandra Brattoli

Irene Barbugli

Miriam Guidelli

Soggetto:

Giovanni Guidelli

Sceneggiatura:

Giovanni Guidelli

Musiche:

Paolo Annunziato

Montaggio:

Giovanni Guidelli

Costumi:

Massimo Poli

Fotografia:

Matteo Vanni

Suono:

Marco Galardi

Operatore:

Claudio Cirri

Segretaria di edizione:

Irene Del Maestro

Trucco:

Serena Manetti

 

Produzione: AVATAR Associazione Culturale

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Presentato in anteprima al Cinema La Compagnia di Firenze, il cortometraggio C’era una volta a Ribolla,  girato veramente in una miniera della Maremma, racconta, in un concentrato di straordinaria intensità, la tragedia del 4 maggio del 1954, quando la morte atroce di 43 minatori investì, con il suo boato, l’Italia intera, portando, al suo centro, un luogo senza storia, tutto raccolto attorno alla fatica del lavoro. Fu un’immensa camera ardente, racconta il Sindaco di Roccastrada, alla presenza dei nipoti delle vittime, in un clima di emozione, corrotta dalla tensiva denuncia di quella assoluzione che scagionò l’azienda Montecatini dall’accusa di diretta responsabilità dell’accaduto.

Già Miglior Cortometraggio all’International Cilento Film Festival e frutto di una collaborazione tra le Amministrazioni Comunali di Roccastrada, Cinigiano, COeSO Sds Grosseto e Parco Nazionale delle Colline Metallifere Grossetane, questo omaggio di Giovanni Guidelli al tema della sicurezza sul lavoro, racconta lo sfruttamento che, ancora oggi, sacrifica vite umane, in nome del profitto.

La luce caravaggesca ripulisce l’incarnato dei giovani minatori, sbiancati dalle polveri che li hanno fatti martiri senza giustizia,  sotto i piedi della loro gente, sotto la penna di Luciano Bianciardi, in un cinema che non vuole farsi documentario, ma chiave di lettura, come ha affermato, commosso, il regista, di fronte alle istituzioni e alla calorosa platea che ha accolto tutto il cast.

Ci resta in eredità il senso di solidarietà che questa opera racconta.

E “Questa è una battaglia di tutti insieme”, ancora.

Ines Arsì

 

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