All’interno della Stagione della Fondazione Teatro Piemonte Europa va in scena Lemnos di Bluemotion, con la drammaturgia di Giorgina Pi, Massimo Fusillo in veste di dramaturg e la collaborazione con il Collettivo Angelo Mai. Bluemotion Theatre è una formazione nata a Roma all’interno dell’esperienza artistica dello spazio Angelo Mai che coinvolge un collettivo di artisti anche attivisti nel campo dei diritti umani e dei diritti dei lavoratori dello spettacolo. Dal 2019 lavora sulla scrittura Wasted di Kae Tempest poeta, rapper e performer; il progetto Tiresias vince nel 2020 il Premio Rete Critica e nel 2021 tre Premi UBU (miglior testo straniero / miglior interprete / miglior progetto sonoro). Lemnos prende le mosse da una riflessione sul mito di Filottete, confrontandosi con l’omonima tragedia di Sofocle e con le vicende biografiche, i diari, le poesie, i racconti delle tante persone antifasciste greche che vennero confinate, torturate, uccise in Grecia dal 1946 al 1974. Il mito narra che Ulisse e il giovane Neottolemo tornino a Lemnos, dove avevano abbandonato Filottete durante il viaggio verso Troia, per sottrargli con l’inganno l’arco donatogli da Eracle, senza il quale la guerra di Troia non potrebbe essere vinta. La riscrittura di Bluemotion prende le mosse dalla tragedia greca per contaminarsi con le opere del grande poeta Ghiannis Ritsos (confinato più volte), il quale, insieme a molti uomini e donne della letteratura e del teatro greco vissero l’esperienza della tortura reiterata, ma contemporaneamente riuscirono in quel confino a fare teatro, riscrivendo proprio delle tragedie. La drammaturgia si nutre anche delle riscritture delle poetesse femministe Adrienne Rich e Hélène Cixous, del Nobel Derek Walcott e delle musiche originali composte dal Collettivo Angelo Mai e quelle del compositore greco Manos Hadjidakis. La scena del Teatro Astra è spogliata di quinte e lo spazio racchiude solo un pianoforte, uno schermo sul fondale, alcune sedie e un ventilatore che dissemina il fumo del tempo e del ricordo, del passato, lenisce il dolore di lotte e sacrifici, opposizione e dissenso verso quei regimi dittatoriali che dai greci ai giorni nostri hanno calpestato i diritti, cercando di mettere a tacere la voce critiche degli artisti e delle artiste. Protagonista della messa in scena non sono Filottete o Eracle, interpretati dalle evocative e dense attrici Gaia Insegna e Aurora Peres, né Ulisse e Neottolemo, un roccioso Giampiero Judica e un tormentato Gabriele Portoghese, ma Lemnos, l’isola stessa, il coro, impersonata dall’ispirata e magnetica Alexia Sarantopoulou, teatro degli orrori e delle torture, ma anche della Natura che, inascoltata, cerca di guidare gli esseri umani verso un comportamento retto e probo e che compie, attraverso la propria influenza, la rivelazione di Neottolemo. Giorgina e Bluemotion scelgono la strada della riscrittura del mito operata da Walcott, che attribuisce a Neottolemo, come riscatto personale, un rifiuto nei confronti della politica dello scaltro personaggio che lo accompagna (che in Sofocle è Ulisse, in Walcott lo zio) fino a scegliere di ostacolare i progetti dell’uomo più potente, schierandosi nella lotta dalla parte dell’eremita. Uno spettacolo profondamento visionario che si avvale di un repertorio drammaturgico ampio e complesso finalizzato alla costruzione di un chiaro parallelismo fra il rifiuto pacifista di Filottete e il coraggio dei dissidenti che in Grecia ebbero la forza morale di contrastare la vigliacca dittatura greca. Un’opera che non vuole solo raccontare attualizzando il mito, rispecchiando le proprie radici in una matrice libertaria, ma che chiede anche al pubblico, in un finale di viva condivisione di intenti e costruzione di un orizzonte di senso comune, di riflettere concretamente in sole dieci righe sul senso della libertà di espressione e sui diritti fondamentali degli uomini e delle donne.
Visto il 27 novembre 2022
Teatro Astra – Torino
Lemnos
ispirato al mito di Filottete
drammaturgia Giorgina Pi con Bluemotion
regia, video e scene Giorgina PI
dramaturg Massimo Fusillo
con Gaia Insenga, Aurora Peres, Gabriele Portoghese, Alexia Sarantopoulou, Giampiero Judica
ambiente sonoro Collettivo Angelo Mai
arrangiamenti e cura del suono Cristiano De Fabritiis, Valerio Vigliar
costumi Sandra Cardini
luci Andrea Gallo
colorist Alessio Morglia
produzione Teatro Nazionale di Genova / ERT / TPE
in collaborazione con Bluemotion e Angelo Mai