MILANO
TEATRO PIME
Attraverso lo sguardo mite e sereno di un narratore misterioso
e onnisciente, il pubblico viene spinto nelle vite di tutti i
protagonisti di questa storia, lunga quanto una vita, e forse
anche un po’ di più. Un racconto teatrale tragicomico proprio
come la vita, dove si ride e si piange, si prega e si balla, si
parte, si arriva e si ritorna, si muore in guerra e si rinasce.
Sabato 11 febbraio 2023, ore 18.00
Milano, Teatro PIME, via Mosè Bianchi 94.
www.teatropime.it
Più di cento anni fa, in Russia, al confine con la Polonia, in un villaggio così piccolo che
non è riportato su nessuna mappa, viveva un maestro. Si chiamava Mendel Singer.
Era un uomo insignificante. Era devoto al Signore. Insegnava la Bibbia ai bambini,
come prima di lui aveva fatto suo padre. Insegnava con molta passione e poco
successo. “Uno stupido maestro di stupidi bambini: così pensava di lui sua moglie
Deborah”.
Così inizia questo racconto, che attraversa trent’anni di vita della famiglia di Mendel
Singer, di sua moglie Deborah e dei suoi quattro figli. Ma attraversa anche la storia del
primo Novecento, dalla Russia all’America, dalla guerra russo giapponese alla prima
guerra mondiale e oltre. Ma soprattutto attraversa il cuore di Mendel, lo stupido
maestro di stupidi bambini, devoto al Signore, e dal Signore – crede lui – abbandonato.
Roberto Anglisani dà voce a tutti i pensieri dei protagonisti, alle paure, alle speranze e
alla disperazione, alle preghiere e alle rivolte. Come dice Skowronnek, grande amico
di Mendel Singer, «Noi siamo dentro il disegno, e il disegno ci sfugge», per questo
Mendel – e tutti gli altri – fanno tanta fatica: la vita è un mistero, la fede un rifugio, e
il dolore mette a dura prova anche l’uomo più giusto.
“Giobbe” – romanzo perfetto di Joseph Roth – diventa così un racconto teatrale
tragicomico proprio come la vita, dove si ride e si piange, si prega e si balla, si parte,
si arriva e si ritorna, si muore in guerra e si rinasce. Senza giudizio, senza spiegazioni:
ma, attraverso lo sguardo mite e sereno di un narratore misterioso e onnisciente,
ricco di compassione e accompagnati da un sorriso, lieve, dolcissimo, che spinge tutti i
protagonisti di questa storia, lunga quanto una vita, e forse anche un po’ di più.
Biglietto intero €15,00
L’artista
Roberto Anglisani (1955) inizia la sua carriera artistica a Milano, nella Comuna Baires.
In questo gruppo riceve una specie di “imprinting teatrale” basato sul principio che
l’attore deve essere un portatore di verità in scena. Comincia così il suo percorso di
studio del Metodo Stanislawskj.
Lo studio di questo metodo sarà ampliato attraverso esperienze di training fisico con
attori di Grotowsky. E sarà approfondito attraverso gli incontri con altri maestri come
Raul Manso (Studio dell’Attore – Milano) e Dominic De Fazio (Actor’s Studio – New
York).
Intorno alla metà degli anni 80 Roberto Anglisani incontra Marco Baliani e lavorando
con lui, trova nel linguaggio della narrazione teatrale la possibilità di mettere a frutto
le esperienze fatte durante la sua formazione, da una parte il lavoro sul corpo e la sua
espressione e dall’altro il lavoro sensoriale e quello sul mondo interiore del
personaggio. Anglisani dà vita ad una narrazione teatrale che ricorda il cinema. Le sue
parole, i suoi gesti evocano nello spettatore immagini tanto concrete da poter essere
paragonate ad un film.
Giobbe. Storia di un uomo semplice
Adattamento di Francesco Niccolini dal romanzo di Joseph Roth
consulenza letteraria e storica Jacopo Manna
con Roberto Anglisani
regia di Francesco Niccolini
Con il sostegno di Factory Compagnia Transadriatica
Biglietti: presso il Centro Pime (ingresso via Monte Rosa 81) oppure online su
https://www.teatropime.it/giobbe-storia-di-un-uomo-semplice/
Dove e quando: Teatro Pime, via Mosè Bianchi 94 (Metro Lotto) – sabato 11 febbraio
2023, ore 18.00
Per informazioni: 02 438201 | info@teatropime.it