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Il “Donizetti” pronto per la nuova “Stagione dei teatri”

La Fondazione dello storico teatro bergamasco ha ufficialmente presentato con il Comune la stagione di prosa 2023/2024 e altri percorsi. Prima nazionale con: Iliade. "Il gioco degli dei" a cui era presente anche Alessio Boni

Con la Prima nazionale dello spettacolo Iliade. “Il gioco degli dèi” con Alessio Boni il prossimo 12 dicembre verrà inaugurata la stagione di prosa 2023/2024 del teatro “Gaetano Donizetti” di Bergamo. E’ stata così ufficialmente presentata in conferenza stampa dalla sala della musica “Tremaglia” al teatro Donizetti alla presenza dello stesso Boni la “Stagione dei teatri” che comprenderà quella di prosa e di altri percorsi con la sezione storia, teatro e società dello storico teatro bergamasco. Lo ha fatto l’omonima Fondazione teatrale, con il comune di Bergamo il cui cartellone completo include anche operetta e opera&concerti, oltre a numerosi progetti formativi in un continuo work in progress in quella che sarà una ricca programmazione che partirà appunto a dicembre 2023 per proseguire sino a maggio 2024.

«L’amministrazione comunale di Bergamo – ha dichiarato l’assessore alla Cultura di Bergamo Nadia Ghisalberti – è lieta di condividere l’entusiasmo per come il pubblico ha accolto le ultime passate stagioni: dopo i due anni di difficoltà, è un segnale bellissimo di come il teatro continui ad essere a Bergamo un luogo vivo, vantando una vasta e affezionata platea, pari se non superiore ad altre città con popolazione più numerosa. Stiamo vivendo un 2023 da incorniciare, con Bergamo “Capitale italiana della cultura” insieme a Brescia e una serie di eventi in vari ambiti che si susseguono a ritmo serrato: in questo vivace contesto, non poteva mancare il significativo contributo della prosa, con un’inaugurazione che ci darà ulteriore prestigio».

«Negli ultimi anni, dopo i lavori di restauro del teatro Donizetti e il periodo emergenziale, – ha affermato il presidente della Fondazione Teatro Donizetti Giorgio Berta – siamo tornati in piena attività varando anche nuove iniziative che sono andate ad affiancarsi alle consuete. Tutto ciò con uno sforzo considerevole che non sarebbe conseguibile senza il supporto del comune di Bergamo e di quanti, partner sia istituzionali che privati, ci sostengono. A tutti loro va il ringraziamento mio personale e della stessa Fondazione, il cui ruolo è sempre più propositivo e proteso a stimolare fasce di pubblico ampie, con l’intento di essere un punto di riferimento anche per le generazioni più giovani e future».

«Il successo della stagione da poco conclusa conferma quanto il teatro di prosa nelle sue varie sfaccettature e diramazioni – ha evidenziato il direttore generale della Fondazione Teatro Donizetti, Massimo Boffelli – ricopra un ruolo di assoluto rilievo nel quadro della programmazione della Fondazione, insieme con i due festival internazionali “Donizetti opera” e “Bergamo jazz”. Un successo che, nel riempirci di soddisfazione e orgoglio, ci posiziona fra le istituzioni teatrali nazionali più incisive e dinamiche in relazione al proprio territorio e non solo. Il Teatro Donizetti e il Teatro Sociale sono quindi luoghi in cui chiunque abbia a cuore la cultura può trovarvi una “casa” accogliente. Per questo ci apprestiamo alla prossima Stagione con l’intento di consolidare ulteriormente il già profondo legame con il nostro pubblico».

Anche la direttrice artistica della stagione di prosa e altri percorsi, Maria Grazia Panigada, esprime la propria soddisfazione per i traguardi raggiunti grazie a, come lei stessa ha sottolineato, un fondamentale lavoro di squadra: «Abbiamo alle spalle una stagione ricca di emozioni: il pubblico ci ha accompagnato con una presenza straordinaria, non solo in termini numerici. Il nostro è un teatro, come hanno avuto modo di dire i tanti artisti ospiti, dove gli spettatori stupiscono per la loro capacità di ascolto attento e competente. Un teatro che, grazie ai diversi progetti formativi e alle diverse forme di coinvolgimento, guarda con cura alle nuove generazioni. Un teatro, mi preme sottolinearlo, che è comunità di competenze dove lavorano professionisti di eccellenza. Sono questi gli elementi che permettono alla Fondazione Teatro Donizetti di avere un posto di tutto rispetto nel panorama nazionale per quanto riguarda il teatro di prosa». «Il percorso proposto nella prossima Stagione mette al centro la società, le relazioni umane in ambiti sociali ed epoche distanti, ma accomunate da un’indagine che supera il contingente per abbracciare la complessità, – ha concluso Maria Grazia Panigada – in fondo è proprio questo il teatro, un luogo in cui entriamo certi del nostro presente ma con la mente e il cuore aperti per incontrare l’altrove. Questo accade solo per il tempo definito della rappresentazione, ma forse ci dà la possibilità di relativizzare e approfondire il nostro pensiero».

«Il contributo di Intesa Sanpaolo alla nuova stagione di prosa e Altri percorsi della Fondazione Teatro Donizetti rientra in un più ampio impegno del nostro gruppo – ha dichiarato Gianluigi Venturini, direttore regionale Lombardia Nord Intesa Sanpaolo – a favore di un settore che consideriamo strategico e identitario per il sistema Paese.  Il ruolo di una banca radicata nel territorio è anche quello di concorrere al suo sviluppo economico, culturale e sociale, supportando le competenze e le professionalità dell’arte e della cultura».

Stagione di prosa al Teatro Donizetti

Sette titoli costituiscono il cartellone della Stagione di prosa al Teatro Donizetti: il successo della scorsa stagione, che ha indotto a programmare repliche straordinarie per quasi tutti gli spettacoli, ha quindi portato a prevedere già sette rappresentazioni in abbonamento per ciascun titolo, una in più rispetto al passato.

L’avvio sarà nel solco di un importante debutto che si inserisce nelle iniziative speciali legate a “Bergamo Brescia Capitale italiana della Cultura 2023”: dal 12 al 18 dicembre 2023 andrà in scena Iliade. “Il gioco degli dèi”, progetto di cui è principale artefice Alessio Boni sia nelle vesti di regista, con Roberto Aldorasi e Marcello Prayer, che di attore insieme a Iaia Forte, Francesco Meoni, lo stesso Prayer e altri quattro attori. L’allestimento si preannuncia impegnativo, di grande impatto, frutto della sinergia tra la compagnia Nuovo Teatro, Fondazione Teatro della Toscana e Fondazione Teatro Donizetti.

Dopo questo avvio, la stagione proseguirà, come di consueto, all’insegna di una varietà di generi e drammaturgie, proponendo a inizio 2024, dal 16 al 21 gennaio con doppia replica sabato 20, Boomers di e con Marco Paolini, spettacolo che vede coprotagonista, nei panni di Jole, la cantante e attrice Patrizia Laquidara e che invita a rivivere la storia dagli anni Sessanta ad oggi trasportata in un grande videogioco realizzato da un figlio. Divertimento assicurato.

A seguire, dal 13 al 18 febbraio con doppia replica sabato 17, La Maria Brasca di Giovanni Testori, con la regia di Andrée Ruth Shammah che torna a rapportarsi dopo quasi trent’anni con la bellissima figura femminile interpretata negli anni Sessanta da Franca Valeri e poi da Adriana Asti e ora da Marina Rocco; e dal 27 febbraio al 3 marzo, con doppia replica sabato 2, Perfetti sconosciuti, trasposizione della brillante commedia cinematografica con il sigillo del suo stesso artefice, Paolo Genovese, alla prima regia teatrale

Ancora in marzo, dal 5 al 10 con doppia replica sabato 9, sarà la volta de La buona novella, spettacolo di teatro-canzone in cui Neri Marcorè, con i musicisti Giua, Barbara Casini, Anais Drago, Francesco Negri e Alessandra Abbondanza, ripercorre le canzoni e i pensieri dell’omonimo bellissimo album di Fabrizio De André. Regia di Giorgio Gallione, arrangiamenti e direzione musicale di Paolo Silvestri.

La stagione di prosa 2023/24 si concluderà, quindi, con due testi classici: Il mercante di Venezia di Shakespeare che, per la regia di Paolo Valerio, vedrà il ritorno di Franco Branciaroli al Teatro Donizetti, dal 9 al 14 aprile con doppia replica sabato 13; e, da mercoledì 17 a martedì 23 aprile, L’albergo dei poveri di Maksim Gor’kij, in un nuovo allestimento firmato da Massimo Popolizio e coprodotto dal Teatro Stabile di Roma e dal Piccolo Teatro di Miano, che proprio con questo titolo, con la regia di Giorgio Strehler, iniziò la propria attività nel maggio del 1947. Lo stesso Popolizio sarà in palcoscenico con altri 15 attori. Oltre a Bergamo, L’albergo dei poveri sarà presentato in sole altre tre città, Roma, Milano e Napoli.

Altri percorsi

Anche Altri percorsi, da sempre vetrina di diversi modi di fare ricerca teatrale utilizzando molteplici mezzi e linguaggi espressivi, si snoderà attraverso sette spettacoli – tutti al Teatro Sociale, ad eccezione del titolo iniziale – grazie ai quali il pubblico avrà l’opportunità di conoscere artisti diversi tra loro, alcuni dei quali ospiti della rassegna per la prima volta, anche provenienti dall’estero.  È il caso della tedesca Familie Flöz (vista al Donizetti in passato, ma come evento speciale), che con Teatro Delusio farà ridere portando il pubblico nel dietro le quinte di un teatro (21 dicembre 2023, Teatro Donizetti), e dell’altrettanto talentuosa compagnia umbra Politheater, che con Bubikopf – Tragedia comica per pupazzi, con la regia di Neville Tranter del Stuffet Puppet Theatre, racconterà la delicata storia d’amore di Bubi e Hullo, fra aspirazioni artistiche e una violenza incombente (25 gennaio 2024, al Teatro Sociale, come tutti gli altri spettacoli). Novità, impreziosita dalla presenza alla regia e in palcoscenico di Gabriele Vacis, è anche l’arrivo del giovanissimo gruppo dei Potenziali Evocati Multimediali (PEM) che metterà in scena Prometeo dalla tragedia di Eschilo (giovedì 11 gennaio con matinée il giorno dopo). Fra gli undici attori della compagnia c’è la bergamasca Erica Nava, ex componente del giovane gruppo di formazione attoriale Progetto Young, uno dei progetti formativi della Fondazione Teatro Donizetti.

Il ritorno al mito sarà al centro anche di Opα, dove l’attrice greco-svizzera Mélina Martin, anche lei all’esordio in rassegna, interpreta Elena di Troia, donna bellissima, ma anche donna rapita, ferita, esibita come un trofeo (4 aprile).

L’universo femminile verrà esplorato da altri due titoli: La casa degli spiriti, grande affresco familiare uscito dalla penna di Isabel Allende e messo in scena da Silvia Giulia Mendola (8 febbraio); Raccontami di domani, storia dell’amicizia di due giovani donne vista dalla serratura di un bagno, scritta e diretta dall’argentino César Brie e interpretata da Vera dalla Pasqua e da Rossella Guidotti (22 febbraio).

Completa il quadro di Altri Percorsi, giovedì 14 marzo, il ritorno di Mario Perrotta con Dei figli – Premio Ubu 2022 come miglior nuovo testo -, con l’autore e regista che racconta le relazioni fra genitori e figli all’epoca del digitale, accompagnato da quattro attori in carne ed ossa e con altri cinque come presenze virtuali dialoganti su grandi schermi. La consulenza drammaturgica è di Massimo Recalcati.

Storia, teatro e società

Erede di Appuntamento con la Storia, “Storia, Teatro e Società” ne amplia gli orizzonti tematici ispirandosi al poeta e drammaturgo inglese Charles Lamb che in un saggio scriveva: «Non andiamo a teatro come i nostri antenati, per sfuggire alla pressione della realtà, ma per confermare la nostra esperienza di essa». La sezione dedicata alla storia e alla società va in questa direzione, con uno sguardo da una parte rivolto alla memoria e, dall’altro, alla ricerca storica.

I primi due spettacoli saranno dedicati al mondo del calcio, un rito contemporaneo che con tutte le sue contraddizioni diventa punto di vista per rileggere la società. Con Italia Brasile 3 a 1. Il ritorno, Davide Enia riprende dopo vent’anni il suo spettacolo storico, una narrazione dove la coscienza collettiva e la coscienza intima si intrecciano, dove la gioia del ricordo si mescola al pensiero di chi non c’è più (mercoledì 31 gennaio 2024 al Teatro Donizetti). Uno stile completamente diverso, dal taglio giornalistico, è invece quello di Federico Buffa ne La milonga del fútbol in cui – venerdì 23 febbraio, di nuovo al Donizetti come evento speciale fuori abbonamento – rievoca tre grandi calciatori argentini, Renato Cesarini, Omar Sivori e Diego Armando Maradona: storie potenti, intrise di romanticismo e italianità.

Gli altri due spettacoli che compongono la sezione sono tracce preziose che conducono in modo opposto a cercare delle profondità nelle pieghe della storia: Mio padre. Appunti sulla guerra civile di e con Andrea Pennacchi, che racconta la storia del padre prima della sua nascita, ripercorrendone la guerra partigiana, la prigionia, il viaggio di ritorno in una Italia devastata dalla guerra (martedì 8 maggio, sempre al Donizetti); L’angelo della storia di Sotterraneo allarga l’orizzonte nello spazio e nel tempo, in un vortice corale attraverso i secoli (mercoledì 15 maggio al Teatro Sociale). In quest’ultimo titolo – Premio Ubu come miglior spettacolo del 2022 – l’immagine offerta dal filosofo Walter Benjamin di un angelo che vola con lo sguardo rivolto al passato, dando le spalle al futuro, diventa suggestione di un attraversamento di momenti storici, incontri all’apparenza slegati fra loro ma con un unico denominatore: la potenza del racconto come elemento fondante e necessario da sempre e per sempre dell’umanità.

Incontri intorno agli spettacoli

Attorno ad alcuni degli spettacoli della Stagione di Prosa 2023-2024 si svolgeranno incontri aperti al pubblico e agli studenti – che saranno coordinati da Maria Grazia Panigada, direttrice artistica della stagione – in cui attori e registi saranno chiamati a raccontarsi e a rispondere alle domande degli spettatori. Tre gli incontri previsti, tutti in programma alle ore 18nella Sala Riccardi del Teatro Donizetti con la partecipazione dei protagonisti principali e delle rispettive compagnie. Questo il calendario: giovedì 14 dicembre 2023 Intorno a Iliade, giovedì 18 gennaio 2024 Intorno a Boomers, giovedì 18 aprile Intorno a L’albero dei poveri.

ph: Gianmarco Chieregato

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