Ultimi tre concerti, il 23, 24 e 25 luglio al Museo Orto Botanico di Roma
Ultimi appuntamenti della settima edizione per Classica al Tramonto, la rassegna estiva dell’Istituzione Universitaria dei Concerti ospitata in uno dei posti più suggestivi della Capitale, il Museo Orto Botanico, negli ex Giardini di Cristina di Svezia, nel cuore di Trastevere.
Dopo il successo del 23 luglio, mercoledì 24 luglio, ore 21, appuntamento con Misa a Buenos Aires, Misatango di Martin Palmeri con l’Orchestra Xylon diretta dal Maestro Paolo Matteucci. Sul palco, Corale Koinè, Coro Nomentum, Coro di via Montello, Coro dell’Accademia Muzio Clementi (in collaborazione con Chorus Inside Lazio), Licia Missori (pianoforte), Cristiano Lui (bandoneon), Benedetta Fumagalli (voce solista). La messa a Buenos Aires, composta da Martin Palmeri nel 1995-1996 per voce, bandoneon, pianoforte, coro e orchestra d’archi, è un perfetto connubio di tradizione e innovazione in cui i sei canti dell’Ordinarium missae (Kyrie, Gloria, Credo, Sanctus, Benedictus, Agnus Dei) vengono trattati con i ritmi sincopati del tango. La scrittura musicale coniuga le dissonanti armonie del “Nuevo tango piazzolliano” con la scrittura per coro accostando i testi sacri della messa latina con i ritmi della musica porteña. Il concerto è un’occasione imperdibile per godere della forza travolgente e coinvolgente del tango e apprezzare tutta la passione argentina profusa del compositore Martin Palmeri, per lasciarsi trascinare dalle note del suo lavoro sapiente e coraggioso in cui tradizione ed innovazione convivono in perfetta armonia. Il compositore Martin Palmeri, che suona spesso il pianoforte nell’esecuzione della propria opera, ama anche sperimentare sonorità diverse come nel timbro vocale della solista, talvolta affidata ad una voce femminile con impostazione lirica di mezzosoprano ed altre con voce pop, esattamente come nell’esecuzione proposta nella doppia serata all’Orto Botanico.
La rassegna si conclude giovedì 25 luglio con un ultimo doppio appuntamento al pianoforte con Luca Bianchi e Alessandro Simoni.
Giovedì 25 luglio 2024 ore 20.30 Luca Bianchi al pianoforte propone un programma che parte da due brevi, celebri Preludi di Chopin, quello in La maggiore n. 7 e quello in Do minore n. 20 dell’op. 28, noti anche per essere stati fonti melodiche per l’arte della variazione. In programma, le variazioni sui due Preludi di tre autori, Frederic Mompou, Alfredo Casella e Ferruccio Busoni, tutte composte nella prima metà del XX secolo.
Le Variazioni su un tema di Chopin del catalano Federico Mompou furono inizialmente pensate per violoncello e pianoforte nel 1938, successivamente pubblicate come quattro variazioni per pianoforte solo, e solo su richiesta del Royal Ballet di Londra, completate nel 1957 come serie completa di 12 variazioni. Sempre sul Preludio in La maggiore n.7 di Chopin, Alfredo Casella compose tra il 1916-1918 il primo dei Deux Contrastes op. 31, indicato quale Hommage n. 1 à Chopin ed il quinto degli Studi op.70, sulle quinte, quale Hommage n.2 à Chopin.
Le iniziali nove Variazioni sul Preludio n. 20 in Do minore di Chopin furono invece il risultato di una revisione sostanziale che Ferruccio Busoni fece di un suo ampio insieme di Variazioni e di una Fuga sul celebre Preludio chopiniano, composte nel 1884 all’età di diciotto anni: nel 1922 aggiunse un fugato introduttivo e ridusse il numero delle diciotto variazioni alle 10 Variazioni su di un tema di Chopin in programma stasera. L’Andante spianato e Grande polacca brillante op.22 di Chopin eseguito dallo stesso autore per la prima volta nella versione per pianoforte e orchestra nel 1835 chiudono il concerto, fra il carattere notturno e senza contrasti dell’Andante e lo stile fresco e brillante della Grande Polacca.
Luca Bianchi, medico dermatologo, docente dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, si diploma in pianoforte principale presso il Conservatorio di Musica S. Cecilia di Roma e consegue il diploma accademico di biennio superiore in pianoforte principale presso il Conservatorio di Musica Licinio Refice di Frosinone partecipando a numerosi concerti dell’Auditorium Ennio Morricone dell’Università di Roma Tor Vergata, del Policlinico Gemelli di Roma, della Festa della Musica del Policlinico di Tor Vergata di Roma.
Giovedì 25 luglio alle ore 21.30 Alessandro Simoni al pianoforte apre il concerto con gli Studi sinfonici di Robert Schumann composti fra il 1834 e il 1852: la scelta del titolo risiede nelle innovazioni che hanno interessato il pianoforte in quegli anni, in particolare l’ampliamento delle possibilità coloristiche. A seguire Mephisto waltz di Franz Liszt: La danza nel villaggio, più nota proprio come Mephisto waltz, è il primo die Due episodi dal Faust di Lenau, composizione orchestrale del 1860 dedicata a Carl Taurig. Nel 1880 Liszt trascrisse i due episodi per pianoforte, con dedica a Camille Saint–Saëns. Alessandro Simoni, classe 1996, ha frequentato il Conservatorio di Frosinone nella classe del M. Gilda Buttà, conseguendo il diploma con la massima votazione, la lode e menzione d’onore. Ha frequentato molti corsi e masterclass sotto la guida di prestigiosi e si è esibito in numerose città, Roma, Napoli, Madrid partecipando a numerosi concorsi pianistici nazionali ed internazionali.
Biglietti da 6 a 15 euro, ridotti da 5 a 10 euro. Info e dettagli. 06.3610051-52, www.concertiiuc.it
botteghino@istituzioneuniversitariadeiconcerti.it
Museo Orto Botanico di Roma
Largo Cristina di Svezia, 23a
Roma
Per informazioni
Tel. 06.3610051-52
www.concertiiuc.it
botteghino@istituzioneuniversitariadeiconcerti.it