I doppi concerti dell'8 e del 12 luglio al Museo Orto Botanico di Roma
Settima edizione per Classica al Tramonto, la rassegna estiva dell’Istituzione Universitaria dei Concerti ospitata in uno dei posti più suggestivi della Capitale, il Museo Orto Botanico, negli ex Giardini di Cristina di Svezia, nel cuore di Trastevere.
Ancora più numerosi gli appuntamenti della rassegna che si terrà dall’11 giugno al 25 luglio in 14 serate con concerti unici o con la consolidata formula del doppio concerto, alle 20.30 e alle 21,30.
Venerdì 12 luglio ore 20.30 salgono sul palco il soprano Carlotta Colombo l’Ensemble Anima&Corpo, composto da Matteo Pizzini (violino) Maria Calvo (violoncello), Simone Vallerotonda (arciliuto), Alberto Maron (clavicembalo) Gabriele Pro maestro concertatore, per un raffinato programma che accosta Le cantate Correa nel seno amato e Armida Abbandonata, rispettivamente di Alessandro Scarlatti e George Friedrich Händel, fra gli esempi più iconici di un genere definito “cantata” così chiamato per la prima volta nel 1620.
Correa nel seno amato, scritta per soprano, due violini e basso continuo, è composta da 11 brani, tra recitative e arie, di cui il programma del concerto presenta una selezione, con una sinfonia in apertura: la data di composizione della cantata oscilla fra il 1700 ed il 1720, collocandosi negli anni romani del compositore palermitano. La presenza di George Friedrick Händel si registra in Italia tra il 1706 e il 1709: ammirato nei circoli musicali romani, compose circa settanta cantate, mantenendo la struttura e la forma che prevalevano in quegli anni. La cantata Armida Abbandonata (HWV 105) fu composta tra il 1700 e il 1710 e vede protagonista la maga Armida della “Gerusalemme Liberata” di Torquato Tasso, innamorata del cavaliere cristiano Rinaldo. La cantata, articolata in 7 sezioni tra recitativi ed arie, esplora le emozioni ed i sentimenti della donna dopo essere stata abbandonata dall’amato. Tra le due cantate in programma si colloca la Sonata a tre in sol minore HWV 393 sempre di Händel, composta probabilmente nel 1719 in uno stile che risente della musica strumentale francese, inglese e tedesca, ma che rivela l’influenza corelliana che si collocava come un modello da seguire per questo genere di formazione strumentale.
Nominato come “uno dei giovani nomi più emozionanti nella scena della musica antica” dalla rivista Gramophone, Gabriele Pro si sta imponendo sulla scena internazionale come protagonista della nuova generazione di violinisti barocchi. La sua attività concertistica lo ha condotto ad esibirsi come solista o in ruolo di prima parte nei principali festival e stagioni concertistiche d’Europa, Asia e Stati Uniti, suonando con numerose orchestre e gruppi da camera. È fondatore e direttore musicale dell’Ensemble Anima&Corpo, gruppo italiano che nasce con l’intento di diffondere e riscoprire i tesori musicali della musica vocale e strumentale dal XVII al XVIII secolo con uno sguardo ai repertori eseguiti meno di frequente e tenendo presente i contesti artistici e culturali in cui i compositori hanno operato. L’ensemble si è già fatto apprezzare partecipando ad importanti festival e stagioni concertistiche.
Il soprano Carlotta Colombo intraprende lo studio del canto fin dalla giovane età di sedici anni laureandosi con menzione d’onore in Canto lirico e Canto Rinascimentale e Barocco sotto la guida di Alessandra Ruffini e Roberto Balconi. Ha cantato come solista in prestigiose sale da concerto come il Teatro alla Scala, Pierre Boulez Saal, il Theater an der Wien e annovera collaborazioni con numerosi ensemble del panorama musicale internazionale come Ensemble Zefiro, Concerto Romano, Les Musiciens du Prince.
Concerto realizzato Con il sostegno di MiC e di Siae, nell’ambito del programma “Per Chi Crea”
Il secondo concerto di venerdì 12 luglio ore 21.30 vede sul palco Brian Meloni Lebano che torna all’Orto Botanico per il terzo anno consecutivo. Con l’arpa classica e l’arpa elettrica, Meloni Lebano propone Melodie fluttuanti: l’arpa e la natura in dialogo, affascinante viaggio musicale che celebra la bellezza della natura. Dalle antiche melodie tradizionali alle innovazioni contemporanee, il programma, fra Marcel Tournier, Ludovico Einaudi, Gaetano Donizetti, Carlos Salzedo, esplorerà paesaggi sonori sereni e ritmi appassionati con opere che evocano il fluire dell’acqua, la tranquillità della notte e la freschezza del mattino, culminando in composizioni che mescolano tradizione e modernità. Brian Meloni Lebano si è avvicinato allo studio dell’arpa a 14 anni per iscriversi al Conservatorio di Santa Cecilia laureandosi brillantemente nel 2023. Come Prima Arpa collabora con numerose orchestre, l’Orchestra Internazionale di Roma, l’Orchestra Sinfonica di Latina, la Nova Amadeus, l’Ætruria Ensamble di Viterbo, l’Ensemble di Arpe dell’Accademia di Santa Cecilia. Vincitore del Concorso “Visconti” di Roma e del Concorso dell’Associazione Artificio, svolge un’intensa attività concertista sia da solista che da camera con diverse formazioni in duo o in trio.
Classica al Tramonto 2024 prosegue martedì 16 luglio con un nuovo doppio appuntamento con Virgilio Volante al pianoforte e il duo formato da Erica Piccotti al violoncello e Leonardo Pierdomenico al pianoforte.
Martedì 16 luglio alle ore 20.30 spazio a Virgilio Volante al pianoforte in un concerto che è soprattutto un viaggio tra diversi linguaggi del novecento pianistico, partendo dal jazz statunitense con due famosissimi standards, Well, you needn’t di Thelonius Monk e In my solitude di Duke Ellington, attraversando l’Oceano Atlantico fino ad arrivare alla Russia di Alexander Skrjabin con la sua Sonata no. 4 op. 30. Nel viaggio di ritorno si fa tappa in Italia con Promenade e Agorà, due brani composti dal pianista stesso e presentati per la prima volta al pubblico romano per poi tornare nel ‘Nuovo Mondo’ con la celeberrima Rhapsody in blue di George Gershwin in una versione per pianoforte solo scritta dal compositore stesso.
Concerto in collaborazione con Accademia Musicale Chigiana di Siena
Martedì 16 luglio alle ore 21.30 salgono sul palco Erica Piccotti al violoncello e Leonardo Pierdomenico al pianoforte in un programma che si apre con “I Nottambuli“, Variazioni fantastiche per violoncello e pianoforte op. 47 di Mario Castelnuovo-Tedesco.
Composte nel 1927, le Variazioni Fantastiche non presentano una vera struttura formale che rimandi alle Variazioni, ma sono fortemente caratterizzate dalla fantasia con temi che scorrono placidi e improvvisi, ma spesso con un tema spagnoleggiante: destinatario della composizione era infatti il violoncellista iberico Gaspar Cassadó, grande amico di Castelnuovo–Tedesco. A seguire, la Sonata in sol minore per violoncello e pianoforte op. 65 di Chopin presentata dal nel suo ultimo concerto a Parigi il 16 febbraio del 1848, un anno prima della sua morte, insieme al violoncellista Auguste Franchomme. Dopo un Allegro moderato di particolare complessità seguono altre tre interessanti movimenti, lo Scherzo, di grande energia, il Largo, cuore della Sonata, la frenetica tarantella finale.
Concerto realizzato Con il sostegno di MiC e di Siae, nell’ambito del programma “Per Chi Crea”.
Biglietti da 6 a 15 euro, ridotti da 5 a 10 euro. Info e dettagli. 06.3610051-52, www.concertiiuc.it
botteghino@istituzioneuniversitariadeiconcerti.it
Museo Orto Botanico di Roma
Largo Cristina di Svezia, 23a
Roma
Per informazioni
Tel. 06.3610051-52
www.concertiiuc.it
botteghino@istituzioneuniversitariadeiconcerti.it