26 luglio alle 21.15
In mezzo al palco l’Albero con gli occhi, simbolo della Natura così cara al giornalista fiorentino
Tiziano Terzani, il ventennale al Teatro Romano di Fiesole
Sul palco tutta la famiglia Terzani, le giornaliste Mannocchi e Botteri, il neurobiologo Mancuso
Proiezione di audio inediti con la voce di Terzani e video testimonianze di Ettore Mo, Ermanno Olmi, Bernardo Valli
A vent’anni dalla scomparsa, Tiziano Terzani rivive al Teatro Romano di Fiesole. Si chiama “Il mondo di Tiziano Terzani” l’evento di venerdì 26 luglio alle 21.15 dedicato al grande giornalista e scrittore fiorentino promosso dalla Fondazione Stensen. Un’occasione sia per chi già lo conosce sia per coloro che desiderano scoprire le tante vite di quest’uomo attento, curioso, consapevole del mondo che aveva davanti agli occhi e si sentiva in dovere di raccontare.
Una serata, presentata dal giornalista Raffaele Palumbo e curata dal direttore della Fondazione Stensen Michele Crocchiola insieme alla famiglia Terzani, per ricordare non soltanto il giornalista e lo scrittore, ma soprattutto l’uomo, con tutti i suoi dissidi interiori e il suo bruciante desiderio di cambiare il mondo attraverso la scrittura e l’impegno civile.
Oltre a video e audio (con voce di Terzani) inediti, alla serata ci saranno tanti ospiti, a partire dall’incontro con i familiari di Terzani: la moglie Angela Terzani Staude e i figli Saskia e Folco, che per la prima volta saranno tutti insieme sul palco per parlare di Tiziano. Il dialogo, moderato dal giornalista Jacopo Storni, tenterà di offrire un approfondimento intimo e personale del Terzani privato, pacifista, viaggiatore: dal rapporto con la moglie e i figli alle rivoluzioni vissute e raccontate in prima persona, dai grandi viaggi dentro la Storia del Novecento all’ultimo Terzani che si rifugiò sull’Himalaya, dalla gioventù di passione sfrenata per lo studio fino agli ultimi giorni in Orsigna, dove ha lasciato il suo corpo il 28 luglio 2004.
Altro momento importante della serata sarà l’incontro per riflettere sul mestiere del corrispondente, sul rapporto con il diverso da noi e sull’atto etico e politico del racconto giornalistico, alla presenza delle giornaliste Francesca Mannocchi e Giovanna Botteri e del fotografo Vincenzo Cottinelli, che ha immortalato Terzani in bellissimi scatti. A moderare l’incontro sarà il biografo di Terzani, Àlen Loreti. Un incontro per ricordare lo speciale rapporto col giornalismo di Terzani e la sua decisione di abbandonarlo, per capire come è cambiata la narrazione e quanto sia ancora importante questo mestiere profondamente modificato dalla tecnologia.
Sul palco salirà anche il neurobiologo Stefano Mancuso, che dialogherà con l’Albero con gli occhi, un grande albero dotato di occhi (come quello che Terzani ha lasciato a Orsigna) che sarà al centro del palcoscenico. Un momento intimo che avrà al centro le piante e la natura, viste come parte di quel famoso “Tutt’uno” di cui parlava Terzani nella sua visione cosmica dell’esistenza.
La serata presenterà anche tre preziosi contributi di video testimonianze su Terzani lasciati da tre suoi amici e colleghi: Ermanno Olmi ed Ettore Mo (video realizzati dal regista Mario Zanot) e Bernardo Valli (video realizzato da Jacopo Storni e Andrea Storni).
Posto unico 15 euro. Info e dettagli su www.stensen.org