Dal 21 settembre al 6 ottobre
Il 21 settembre si apre la terza edizione del Festival ideato da Vittorio Sgarbi: 16 giorni, 12 appuntamenti, 6 comuni per un itinerario di oltre 100 km in un territorio che è stato crocevia di civiltà, da quella etrusca a quella rinascimentale.
I Tallis Scholars e Peter Phillips aprono il Festival. In cartellone, oltre agli appuntamenti musicali, anche le conferenze di Serena Dandini (La vendetta della Muse), Sandro Cappelletto (Il tempo nella musica) e Vittorio Sgarbi (Gli invisibili). Tra i musicisti ospiti: Beatrice Rana, Alexander Malofeev, Filippo Gorini, Lucie Horsch ed Ettore Pagano.
Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso gratuito previa prenotazione
Il Festival della Tuscia 2024 torna alla sua terza edizione, dal 21 settembre al 6 ottobre, offrendo un’esperienza unica che unisce la musica, l’arte e la letteratura ai meravigliosi scenari della Tuscia. Il Festival, ideato da Vittorio Sgarbi, attraversa 6 città, da Viterbo a Bolsena, passando Caprarola, Vignanello, Vallerano e Ischia di Castro, percorrendo oltre 100 chilometri nei territori che nei secoli sono stati protagonisti della civiltà etrusca e cuore del Rinascimento italiano.
“Il Festival della Tuscia inizia la sua corsa nel tempo e con il tempo. Definisce spazi, tempi e luoghi della musica e del teatro. È un festival della ragione e della passione. Consente di sentire e di vedere. Ci fa intendere cosa significhi essere virtuosi. Ci rende orgogliosi di una terra miracolosamente sconosciuta” queste le parole di Vittorio Sgarbi, ideatore della rassegna e Assessore alla Bellezza del Comune di Viterbo.
“Quest’anno ho immaginato di viaggiare, non solo per le splendide valli del viterbese, ma anche nel Tempo”, afferma il Direttore artistico del Festival Massimo Spada. “Il tempo è il filo conduttore di tutti i concerti e lega, tramite le sue varie definizioni, repertori e artisti di questa edizione. Luoghi senza tempo, come la Basilica della Quercia, ospiteranno artisti del calibro dei Tallis Scholars, storico ensemble vocale alla loro prima volta nella Città dei Papi. Fra gli altri attesissimi debutti, avremo quello delle star internazionali Alexander Malofeev, Lucie Horsch e Stephen Waarts. Attenzione particolare è stata posta nel valorizzare i giovani talenti italiani, autentico vanto in tutto il mondo, come Filippo Gorini, Ettore Pagano, Erica Piccotti, Andrea Cicalese, Giulia Rimonda, Gian Marco Ciampa e il Quartetto Klem. Nelle Conversazioni avremo grandi volti del panorama culturale italiano, come Vittorio Sgarbi, Serena Dandini e Sandro Cappelletto, che introdurrà il Festival con una riflessione sul “Tempo in Musica”.
La rassegna si apre sabato 21 settembre a Viterbo, dove a Palazzo Brugiotti (ore 18), il musicologo e giornalista Sandro Cappelletto, in conversazione con Valerio Sebastiani, è protagonista di una riflessione sul “tempo nella musica”, un tema che ha influenzato la composizione e l’interpretazione musicale attraverso i secoli. Alle 20.30, sempre a Viterbo, presso la Basilica di S. Maria della Quercia – costruita nel XV secolo e famosa per i suoi affreschi e il suo soffitto ligneo, tra i santuari mariani più importanti delle cristianità – l’attesissimo concerto del Tallis Scholars diretti dal suo fondatore Peter Phillips. L’ensemble britannico, che vanta oltre cinquanta iconiche incisioni discografiche e che lo scorso anno ha festeggiato metà secolo di attività concertistica, affronta un programma di musica sacra che include opere come il Miserere di Gregorio Allegri e la Messa a quattro voci da cappella di Monteverdi, oltre a brani di Marc’Antonio Ingegneri, Antonio Lotti e Giovanni Pierluigi da Palestrina.
Domenica 22 settembre alle 20.30, sempre a Viterbo presso la Sala Regia, nota per gli affreschi che celebrano la storia della stessa città, un trio composto eccezionalmente per il Festival – il violoncellista Ettore Pagano, tra i volti più interessanti della scena contemporanea, insieme alla violinista Giulia Rimonda e al pianista Massimo Spada, raffinato esecutore, docente e Direttore Artistico della rassegna – esegue la Sonata in si minore di Respighi e il Trio in la minore Op. 50 di Čajkovskij, composto in memoria del caro amico Nikolai Rubinstein.
Il 23 settembre ci si sposta a Rocca Monaldeschi (ore 20.30), costruita nell’anno mille per volontà di papa Adriano IV a Bolsena, dove il Quartetto Klem esegue il Quartetto d’archi n. 4 di Beethoven, il Quartetto n. 1 ‘Sonata a Kreutzer’ di Janáček, ispirato alla novella di Tolstoj, e il Quartetto n. 3 del compositore russo Alfred Schnittke.
Mercoledì 25 settembre (ore 20.30) nel Comune di Vignanello a Palazzo Ruspoli, l’appuntamento è con il recital del pianista Alexander Malofeev, giovane prodigio e già vincitore del premio per giovani musicisti al Concorso Čajkovskij, che affronta un imperdibile programma lirico e virtuoso: Drei Klavierstücke D 946 di Franz Schubert, l’Andante spianatoe Grande Polonaise brillante Op. 22 di Chopin e la Fantasie Op. 28 di Skrjabin.
Filippo Gorini, pianista italiano, imposto all’attenzione internazionale vincendo il prestigioso Concorso “Telekom-Beethoven” di Bonn, in trio con Andrea Cicalese (violino) e Maria Elisa Aricò (corno) il 26 settembre (ore 20.30) nel magnifico Palazzo Farnese di Caprarola, una delle più importanti opere dell’architettura rinascimentale italiana, è protagonista di concerto interamente dedicato a Johannes Brahms, con la Sonata n. 3 per violino e pianoforte in Re minore Op. 108 e il Trio per violino, corno e pianoforte in Mi bemolle maggiore Op. 40.
Il 27 settembre si torna a Viterbo dove l’acustica naturale dell’Abbazia di S. Martino al Cimino esalterà i suoni caleidoscopici della flautista olandese Lucie Horsch, acclamata a livello internazionale per la sua straordinaria abilità nell’interpretare il repertorio barocco. Vincitrice numerosi premi, tra cui l’Edison Klassiek Award e nominata Artista Classico dell’Anno ai Classic BRIT Awards. Il programma, eseguito insieme al Quartetto Vanvitelli, esplora il ricco repertorio barocco con brani di Dario Castello, Nicolas Chédeville, Andrea Falconieri, G.P Telemann, Jacob van Eyck, Giovanni B. Buonamente, Tarquinio Merula e Vivaldi.
Tra gli eventi di rilievo, sicuramente va citato quello del 28 settembre al Teatro dell’Unione di Viterbo uno dei più antichi teatri della Tuscia (1844), con il recital della pianista Beatrice Rana – tra i nomi italiani più riconosciuti nel mondo – che include opere di straordinaria bellezza come le Romanze senza parole di Felix Mendelssohn, la Sonata n. 2 Op. 2 di Brahms, e due capolavori cameristi di Ravel come Gaspard de la nuit e La Valse.
Il 29 settembre (ore 18.30) a Viterbo presso il Palazzo della Provincia arriva il Sestetto Stradivari, rinomato ensemble internazionale composto da prime parti e membri dell’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, esegue due opere dei grandi maestri del repertorio: il Sestetto per archi in La maggiore Op. 48 di Dvořák e il Sestetto n. 1 Op. 18 di Brahms.
Domenica 3 ottobre a Vallerano, il Santuario della Madonna del Ruscello, un vero gioiello architettonico del XVII secolo, ospita il recital di Stephen Waarts, violinista americano noto a livello internazionale per sua straordinaria maturità musicale e la profondità esecutiva, vincitore del Concorso Menuhin nel 2014, ospite regolare delle principali orchestre del mondo. Il programma prevede la Partita n. 2 in re minore BWV 1004″ di Johann Sebastian Bach, con la celebre Ciaccona, insieme alla Passacaglia di Heinrich Ignaz Franz Biber e alla Sonata per violino solo SZ.117 BB 124″ di Béla Bartók.
Il Festival, come ogni anno, accoglie anche voci del pensiero e della critica e dopo quella di Cappelletto, il 5 ottobre (ore 18.00) nel Foyer del Teatro dell’Unione di Viterbo, la scrittrice e conduttrice Serena Dandini converserà con Fabio Canessa, che offrirà una riflessione sul suo libro “La vendetta delle muse”.
L’ultima giornata della rassegna, il 6 ottobre, si apre alle 12.00 a Tuscia Terme di Viterbo con “Gli invisibili”, la conferenza a cura di Vittorio Sgarbi che in conversazione con Fabio Canessa dedicherà alle figure artistiche poco conosciute dal grande pubblico ma di grande rilevanza storica un approfondimento. Alle 18.30 presso l’imponente fortezza medievale Rocca Farnese di Ischia di Castro, il duo composto da Erica Piccotti (violoncello) e Gian Marco Ciampa (chitarra classica) esegue un programma ritmico e passionale che include brani di Astor Piazzolla (tra cui Adios nonino”, Invierno porteño, Oblivion e Escualo), Isaac Albéniz (Mallorca Op. 202), Manuel De Falla (Asturiana e El Paño Moruno) e Enrique Granados (Danza Española ‘Andaluza’ Op. 37 n. 5).
Si ringraziano la Provincia di Viterbo, i Sindaci dei comuni coinvolti nel Festival e la Fondazione Carivit per il sostegno all’iniziativa. Si ringraziano, inoltre, ATCL e Opera Prima per l’organizzazione, il cui contributo è più che essenziale alla migliore riuscita del Festival.
Per ulteriori informazioni e per il programma completo, visitare il sito ufficiale www.festivaldellatuscia.it