Martedì 5 giugno, alle ore 16, il Piccolo Teatro di Milano dedica ai detenuti del Carcere di Opera una recita speciale di Fine pena: ora, in collaborazione con la Camera Penale di Milano, l’Ordine degli Avvocati di Milano e il Ministero della Giustizia, Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Provveditorato Regionale per la Lombardia, Casa di Reclusione Milano-Opera.
Nel 1985, a Torino, si celebra un maxiprocesso alla mafia catanese. Tra gli imputati è Salvatore, un ragazzo (interpretato da Paolo Pierobon) che avrà l’ergastolo. Il giorno dopo la sentenza, il giudice (interpretato da Sergio Leone) avvia con lui una corrispondenza che durerà ventisei anni.
Lo spettacolo è prodotto dal Piccolo Teatro di Milano, con la regia di Mauro Avogadro, che ha portato in scena, al Teatro Grassi nel novembre scorso e ora, eccezionalmente, all’interno del Carcere di Opera, la drammaturgia di Paolo Giordano dal libro del giudice Elvio Fassone.
Al termine dello spettacolo, introdotto da Silvio Di Gregorio, direttore della Casa di Reclusione Milano-Opera ed Eugenio Losco, avvocato, referente carcere della Camera Penale di Milano, gli attori e il regista si confronteranno con l’autore del libro, Elvio Fassone, e Sergio Escobar, direttore del Piccolo Teatro di Milano.
Intervengono Giacinto Siciliano, direttore della Casa circondariale Milano-San Vittore, e Valentina Alberta, avvocato della Camera Penale di Milano, che hanno partecipato al progetto di lettura del libro “Fine pena: ora”.