La nostra è l’era del narcisismo: affermare noi stessi, dimostrare uno status è spesso una priorità rispetto alle relazioni umane. Il secondo appuntamento della Stagione Danza del Teatro Cantiere Florida, venerdì, 23 e sabato 24 novembre ore 21, indaga questi temi attraverso lo spettacolo NARCISO_IO, un passo a due alle radici dell’Ego, dal mito ai selfie, concepito, coreografato ed interpretato da Marta Bevilacqua e Leonardo Diana, frutto della collaborazione tra le compagnie Versiliadanza e Arearea. I danzatori e coreografi Marta Bevilacqua e Leonardo Diana si incontrano per una ricerca creativa quanto mai attuale sui meccanismi e sulla rappresentazione del narcisismo. Mettono insieme la loro capacità autoriale e visionaria per solleticare un argomento tanto attuale quanto controverso della cultura del nostro tempo. Interrogarsi sugli aspetti della vanità e della centralità del sé, spinge i due coreografi – danzatori a elaborare un piano di ricerca con l’intento di raccogliere materiali, comporre partiture virtuose e virtuali, rintracciare la chiave per conoscere se stessi approcciandosi al tema da più punti di vista – dal mito alla psicanalisi, da Freud a Lacan, fino all’ossessione quotidiana per i selfie. Interrogarsi sugli aspetti della vanità e della centralità del sé spinge soprattutto Marta Bevilacqua e Leonardo Diana a elaborare domande su questo tema che possono germinare e diventare azione coreografica. Ci sono due figure di riferimento: Narciso ed Eco. Un ragazzo e una ninfa, entrambi, incapaci di entrare in relazione diretta. Narciso è seduttivo in quanto non porta Eco a sé. Lui ama se stesso, lei ama lui ma è ridotta da Era a voce incomprensibile e ripetitiva. Rimbalzo d’immagine e rimbalzo di suono. “Connettiamo queste ispirazioni alla comunicazione del nostro tempo.- affermano- Siamo quasi a nostro agio. Dal mito arriviamo al selfie ma solo per affermare quanto sia complesso conoscere se stessi. Il narcisista non ha a che fare con la vanità semplice bensì con la ricerca ossessiva, e infine mortale, di afferrarsi. Questo è il dramma di tutti i tempi, questo è il dramma di ogni artista di teatro che non potrà mai vedersi mentre si affaccia, e si specchia, alla propria opera. Nell’altro vedo solo me stesso.- scrivono i due autori a proposito della loro ricerca- L’altro è un riflesso che mi appartiene. Non è una proiezione la mia, voglio afferrarmi nella sua intimità. In questa azione reiterata rischio di essere invasivo e talvolta violento. Cercando me stesso riesco a manipolare l’altro. Quando parlo non ho nulla da dire. Gesticolo molto e questo, si sa, va di moda. Ogni gesto che va di moda disattende a se stesso. Il gesto sulla scena è privo di affezione. A tratti, e fuori controllo, cade nell’emotività. Il gesto narcisista è privo di passione e sentimento. Non si traduce mai in azione. Non fa mai una vera rivoluzione. La nostra è una vicenda mitologica che mostra un incontro mancato. L’incontro è funzionale a un piacere immediato, consumato in solitudine.”
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Leonardo Diana annovera tra i suoi insegnanti: Angela Torriani Evangelisti, Simona Bucci, Paolo Mereu, Charlotte Zerbey, Alessandro Certini, Jacqueline Davenport, Susan Barnet, Eugenio Scigliano e Aurora Benelli. Ha inoltre partecipato a laboratori con Franco Di Francescantonio, Carolyn Carlson, Susanne Linke, Richard Haisma, Julien Hamilton, Micha Van Hoecke, Beatrice Libonati e Tanya Khabarova. Dal 2003 lavora come danzatore e, dal 2006, come coreografo con la Compagnia Versiliadanza diretta da Angela Torriani Evangelisti. Nell’estate e autunno 2004 prende parte alla produzione di Versiliadanza Assaggi di Potere – Macht Das Was?, coreografie di Susanne Linke. Ha lavorato come danzatore nella compagnia del Teatro stabile di Bremen, in Germania, sotto la direzione artistica del coreografo Urs Dietrich prendendo parte a spettacoli con le coreografie dello stesso Dietrich e di Tero Saarinen. Nel 2011 e 2012 è selezionato come finalista del Premio Equilibrio per la Danza di Roma. Partecipa inoltre alla Vetrina Anticorpi di Ravenna. Nel 2013 è finalista del premio “Ne(x)twork” con lo spettacolo “Save the World”. Nel 2014 crea “Incontri”, un duo di improvvisazione insieme al Maestro Danilo Rea. Quindi lavora alla creazione di 3 nuovi spettacoli all’interno di un progetto sul “narcisismo” e su la figura di “Narciso”: un “solo” REFLECTING (sul Mito di Narciso), NARCISO_IO, con la coreografa Marta Bevilacqua della Compagnia Arearea di Udine e LADY BODY, uno spettacolo per 7 danzatrici, risultato di un periodo di formazione all’interno del progetto di Versiliadanza “Laborazione”. Nel 2017 ha debuttato il suo ultimo spettacolo “EGON – Introspettiva da Klimt a Schiele”, ispirato alla poetica dei due pittori, un progetto multidisciplinare che vede coinvolti 4 danzatori, 2 videoartisti e 2 musicisti.
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Marta Bevilacqua. Danzatrice e coreografa collabora stabilmente con la Compagnia Arearea dal 1998. Si forma all’Accademia Isola Danza a Venezia diretta da Carolyn Carlson (2001). Il suo tratto coreografico si contraddistingue per la combinazione di ricerca gestuale e necessità tematiche. Le sue creazioni si nutrono di riferimenti filosofici espressi in chiave contemporanea e autorale. Tra le sue coreografie più premiate Nec Nec (Anticorpi Explò), Organon_sull’ingombranza del pensiero (Premio Equilibrio), Innesti_il corpo tecnico, Ruedis_ruote di confine. E’ docente di danza contemporanea in centri di alta formazione come l’Accademia d’Arte drammatica “Nico Pepe” di Udine, l’Accademia delle Diversità di Bolzano, Lo Studio di Udine. E’ docente tutor della sezione Performance nel Master in Comunicazioni e Linguaggi non Verbali – Università Cà Foscari di Venezia. Lavora con passione nella doppia dimensione del teatro e della danza urbana. Ha danzato come interprete con compagnie di ricerca come Adarte, Aldes, Balletto Civile, Ersilia Danza, Naturalis Labor, TPO, CSS Teatro stabile d’innovazione del Friuli Venezia Giulia, Versilia Danza. E’ stata coinvolta in molto progetti internazionali: Luoghi Comuni (Lieux Publics) con la performance Dafne_per una mitologia urbana(2011), al progetto Writing site by site in Graz, per la piattaforma internazionale IN-SITU, per la quale ha creato Panta Rei_per una filosofia urbana (2012), co-prodotto dalla Reggia della Venaria Reale (Torino) e il suo progetto Oltre La Luna (2012), è stato prodotto da Dance Channels, piattaforma europea di sostegno a nuovi coreografi tra Saragoza, Manchester e Genova. Collabora con Ricci/Forte in qualità di coach di compagnia per La Ramificazione del Pidocchio (2016) e firma i movimenti scenici dell’opera Turandot per Macerata Opera Festival.
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La biglietteria del Teatro Cantiere Florida è aperta dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 18.00; nei giorni di spettacolo serale è aperta dalle ore 20.00 alle ore 21.00 e nei giorni di spettacolo pomeridiano dalle ore 15.30 alle ore 16.30. +39 055 71 35 357 +39 055 71 30 664 prenotazioni@teatroflorida.it http://www.teatroflorida.it
Biglietto intero 15 euro, ridotto 12 e 9 euro