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Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Mario Brunello per Bach, Juraj Valčuha e Francesco Piemontesi per Šostakovič

Brunello per Bach, il 1 marzo in Sala Sinopoli e Valčuha e Piemontesi per Šostakovič, il 2, 3, 4 marzo a Roma

Al via i nuovi appuntamenti della settimana all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, con Mario Brunello che interpreta Bach (mercoledì 1° marzo) e Juraj Valčuha che dirige il Concerto per pianoforte di Liszt con Francesco Piemontesi alla tastiera e la Sinfonia n. 8 di Šostakovič (giovedì 2 marzo (repliche il 3 e 4 ). 

Mario Brunello, Accademico di Santa Cecilia e tra i massimi interpreti della letteratura violoncellistica, il 1° marzo alle ore 20.30 (Sala Sinopoli, Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone) torna a Santa Cecilia per il suo ultimo concerto dedicato a Johann Sebastian Bach.

Il violoncellista eseguirà la Suite n. 1 BWV 1007 e la Suite n. 3 BWV 1009, presumibilmente composte tra il 1717 e il 1723, anni in cui Bach fu a Köthen come Kapellmeister del Principe Leopold di Anhalt, dove poteva disporre degli ottimi strumentisti di quella cappella di corte, come il violoncellista Christian Bernhard Linigke. Come da tradizione, ogni brano verrà introdotto e analizzato dallo stesso Brunello. Chiude il programma la Sonata n. 3 in do maggiore BWV 1005 per violino che si ispira al modello italiano in quattro tempi, in cui però il secondo movimento è sostituito da una Fuga, che può considerarsi il nucleo centrale della composizione. La Terza Sonata verrà eseguita da Brunello con il violoncello piccolo, uno strumento usato in epoca Barocca che condivideva con il violino la stessa accordatura. Questo strumento consente al violoncellista veneto di esplorare anche altri capolavori musicali, come ha dichiarato lo stesso Brunello: “Le armonie si rivelano appieno negli accordi, nelle cascate di note, nelle fughe a tre o quattro voci […] – un linguaggio e un’architettura musicali che non esistono nel repertorio per violoncello. Il violoncello piccolo mi ha permesso di scoprire tutti questi lavori magnifici e di ampliare il mio repertorio” e ancora: “Il fatto che lo strumento sia più piccolo e perciò più agile e più facile da suonare, […] mi ha permesso di donare questa voce meravigliosa anche alle Sonate e alle Partite per violino, […] dando però una veste nuova a questa musica che ha bisogno anche di risonanze e di profondità”. Biglietti da € 18 a € 38.

Il primo concerto sinfonico del mese di marzo è in programma il 2 alle ore 19.30 (con repliche il 3 marzo alle ore 20.30 e il 4 marzo alle ore 18, Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone), con due graditi ritorni sul palco della sala Santa Cecilia: il direttore slovacco Juraj Valčuha, che qui ha debuttato nel 2011, e il pianista svizzero Francesco Piemontesi, già ospite nel 2018 e in seguito esibitosi anche in tournée a Mosca e in Svizzera con l’orchestra ceciliana diretta da Pappano.

Valčuha, Music Director della Houston Symphony, del San Carlo di Napoli nonché Primo Direttore Ospite dell’Orchestra del Konzerthaus di Berlino, aprirà la serata con il Secondo Concerto per pianoforte di Liszt, definito dal suo Autore un Concert Symphonique in omaggio a Henry C. Litolff, autore di diversi concerti per pianoforte in cui all’orchestra venne attribuito un ruolo di primo piano. Il Secondo Concerto fu composto a Weimar sul finire degli anni Quaranta e lì eseguito, dopo avere subito diverse revisioni, nel gennaio del 1857. La parte pianistica è affidata a Piemontesi, definito da Martha Argerich “un pianista meraviglioso, appassionato e intelligente”, riconosciuto interprete delle musiche di Liszt, che ha registrato anche su cd, per esempio, gli Années de pélerinage: “Mi sento molto vicino a Liszt. […] È stato uno dei personaggi più affascinanti a livello culturale, che seppe fare moltissimo in poco tempo, sia come pianista, sia come compositore. […]. Per noi pianisti rimane, ancora oggi, un grande punto di riferimento. Pensandoci bene, il pianoforte in Liszt diventa come una piccola orchestra”.
Nella seconda parte del concerto Valčuha, che in Russia ha perfezionato i suoi studi di direzione d’orchestra, affronterà con il solito dominio tecnico e innata sensibilità l’Ottava Sinfonia del russo Dmitrij Šostakovič, scritta nel 1943, anno della sconfitta dell’armata tedesca a Stalingrado. Anche se il musicista non fa riferimenti specifici a un programma, è evidente quanto il clima psicologico di quegli anni si addensi sulla sinfonia, concepita come una dolorosa riflessione sull’esperienza bellica, intrisa di suoni di una tragedia ancora vicina, una composizione scura ed epica a proposito della quale il compitore dichiarò: “Questa nuova composizione è il tentativo di guardare al futuro, verso un tempo dopo la guerra. L’Ottava Sinfonia contiene molti conflitti interiori, tragici e drammatici, ma nel complesso è una composizione ottimistica e affermativa nei confronti della vita. Il quinto (e ultimo, n.d.r.) movimento contiene una musica serena e pastorale con diversi elementi danzanti, attraversati da motivi di musica popolare”. La prima esecuzione ebbe luogo a Mosca il 9 settembre 1943, con l’Orchestra Sinfonica dell’URSS diretta da Evgenij Mravinskij, che fu anche il dedicatario della composizione. www.santacecilia.it

Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone
1° marzo 2023 ore 20.30, Sala Sinopoli

Johann Sebastian Bach
Suite n. 1 per violoncello BWV 1007
Suite n. 3 per violoncello BWV 1009
Sonata n. 3 per violino BWV 1005

giovedì 2 marzo ore 19.30
venerdì 3 marzo ore 20.30
sabato 4 marzo ore 18
Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone – Sala Santa Cecilia

Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
direttore Juraj Valčuha
pianoforte Francesco Piemontesi

Liszt Concerto per pianoforte n. 2
Šostakovič Sinfonia n. 8

www.santacecilia.it
biglietti da € 19 a € 52

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