«Crediamo nell’idea di un teatro come luogo di vita quotidiana, in grado di offrire esperienze belle, capace di accogliere e divertire». Così il Sovrintendente del Teatro dell’Opera di Roma, Francesco Giambrone, descrive Una notte a teatro, l’iniziativa con cui la Fondazione Capitolina – in collaborazione con AGESCI Lazio – apre nella notte tra sabato 14 e domenica 15 ottobre le sue porte a giovani visitatori: un’esperienza unica e originale, rivolta a bambini tra gli 8 e i 12 anni d’età, che potranno vivere il Teatro Costanzi una serata e una mattinata alla scoperta dei tanto segreti dell’Opera.
«Una notte per vivere la bellezza in un luogo magico come il Teatro dell’Opera di Roma – dice il Sindaco e Presidente della Fondazione Roberto Gualtieri – non è solo educazione all’arte scenica, musicale e operistica, è soprattutto un’esperienza indimenticabile in uno dei luoghi più ricchi di cultura e di fascino della città. Un’esperienza di condivisione per rendere i bambini consapevoli della forza e della bellezza che l’arte, in tutte le sue forme, è capace di trasmettere a ognuno di noi. Tra giochi e laboratori artistici, tra visite guidate e incontri, Una notte a Teatro dona a ogni bambino il seme della conoscenza e della curiosità per il mondo magico dell’Opera. Grazie al Sovrintendente del Teatro dell’Opera di Roma, Francesco Giambrone, per questa bella iniziativa e all’AGESCI Lazio per la sua preziosa collaborazione».
Visite alle sale del Teatro, giochi, attività a sorpresa e laboratori di sartoria, danza e canto, accompagneranno un centinaio di giovani ospiti in una magica esperienza all’insegna della musica e del divertimento. I bambini avranno poi la possibilità di dormire l’intera notte in Teatro, scoprendo anche i misteri che si celano dietro le quinte. L’iniziativa ha registrato il sold out a poche ore dall’annuncio.
«Una notte a teatro invita un centinaio di bambini a vivere il teatro come una casa – conclude Giambrone – esplorando questo luogo attraverso laboratori musicali e visite guidate e riconoscendolo come spazio familiare. L’evento sarà una bellissima occasione di condivisione in cui i bambini staranno insieme per quasi 24 ore, vivendo il teatro nel segno della musica. Mi auguro che in futuro questi stessi ragazzi, passando davanti al Teatro Costanzi, possano aver voglia di tornare a trovarci, e riconoscere il teatro come un luogo di vita quotidiana, uno spazio da ‘vivere’ e in grado di offrire esperienze belle. Speriamo infine, con questo progetto, di formare spettatori sempre più consapevoli dell’importanza e della bellezza che il teatro può offrire».