Con Miss Marple, giochi di prestigio, in scena al Teatro Vittoria di Roma fino al 3 dicembre, la compagnia Attori&Tecnici torna a confrontarsi con successo con Agatha Christie in uno dei capolavori della regina del giallo.
Il nuovo allestimento (dopo Trappola per topi o Assassinio sul Nilo tra gli altri) con la traduzione e l’adattamento teatrale di Edoardo Erba, conferma che il giallo è pienamente nelle corde della compagnia riservando il ruolo di Miss Marple a un’impagabile Viviana Toniolo che si trasforma nell’arzilla vecchietta acuta osservatrice della natura umana, al di là di ogni apparenza, proprio come accade nei giochi di prestigio.
Le accurate scene di Alessandro Chiti riportano gli spettatori nell’inconfondibile atmosfera della campagna inglese di fine anni quaranta, fra il rito del tè e grandi saloni dagli arredamenti in legno, divani in pelle bordeaux, imponenti librerie.
Persuasa da Ruth, una sua vecchia compagna di collegio preoccupata per la sorella gemella, la filantropa Caroline, Miss Marple lascia per qualche tempo la sua casa a St Mary Mead, per raggiungere una grande villa vittoriana trasformata da Caroline e dal terzo marito Lewis in un istituto di rieducazione per giovani detenuti che hanno avuto problemi con la giustizia.
Ma come sempre accade nei romanzi della Christie subito si intuisce che le tensioni sono dietro l’angolo: nella proprietà regna un’aria di sinistro mistero complice anche una numerosa famiglia allargata, fra i cui membri, le figlie di Caroline, la corteggiatissima Gina e la dimessa Mildred, l’esuberante fratellastro Alex, il giovane Edgar, si sono instaurati strani ed equivoci rapporti. Poi un litigio verbale, la luce che salta e il violento omicidio di uno degli ospiti della casa: spetterà proprio a Miss Marple risolvere il caso dove tutti sembrano essere vittima di una illusione.
La regia di Stefano Messina si rivela estremamente efficace per la messinscena di un testo avvincente, dal meccanismo perfetto, con la trama del romanzo snellita per il teatro lasciando a tratti al racconto dei personaggi il compito di colmare alcune tagli.
La messinscena, realizzata per gentile concessione di Agatha Christie Ltd, è sempre equilibrata e non manca il tocco di irrinunciabile humour inglese, la comicità e la suspence che si cela fra le parole e gli intrighi della Christie.
Viviana Toniolo si trasforma in un brillante Miss Marple che a St. Mary Mead sferruzza e coltiva piante, ma che è pronta a dedicarsi a una nuova inaspettata indagine: le conferisce i tratti fisici già noti e apprezzati del personaggio cinematografico/televisivo, le regala intelligenza, ironia e sarcasmo mostrandola in tutta le sue sfaccettature, osservatrice sornione e acuta osservatrice.
Ma tutti i personaggi appaiono ben tratteggiati in tutta la loro umanità dalla compagnia, Carlo Lizzani, Francesca Draghetti, Chiara Bonome, Andrea Carpiceci, Chiara David, Stefano Flamia, Mattia Marcucci, Maurizio Greco, dando vita a un’avvincente giallo godibilissimo anche per chi ha letto il romanzo originale.
Ritmo serrato per uno dei capolavori di Agatha Christie, Miss Marple, giochi di prestigio è uno spettacolo avvincente e godibilissimo tutto da vedere, imperdibile per gli amanti e non della regina del giallo.
In scena fino al 3 dicembre.
Fabiana Raponi