Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Rafael Payare direttore
Luigi Piovano violoncello
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Debussy L’Isle joyeuse (orchestrazione di Bernardino Molinari)
Saint-Saëns Concerto per violoncello n. 2
Berlioz Sinfonia Fantastica
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Ha il look da rock star, ma una volta sul podio si avverte subito la sua devozione alla musica classica: è Rafael Payare, carismatico ‘figlio’ de El Sistema, avviato in Venezuela negli anni ’80 da José Antonio Abreu per consentire l’apprendimento della musica ai giovani di ogni condizione sociale per salvarli dalle favelas. Cornista di formazione, dal 2004 si perfeziona con Abreu e diventa assistente di un altro dei ragazzi geniali del “Sistema”: Gustavo Dudamel. Nel luglio 2012 Lorin Maazel lo invita a dirigere a Castleton (Virginia, USA) la Sinfonia n. 5 di Mahler e da lì non se lo fanno sfuggire: nel 2015 viene nominato direttore principale. Dirige le principali orchestre come i Wiener Philharmoniker, i Münchner Philharmoniker, la London Symphony e la Chicago Symphony e giovedì 3 novembre ore 19.30 (Sala Santa Cecilia, repliche venerdì 4 ore 20,30 – sabato 5 ore 18) debutta sul podio dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia con un programma dedicato alla musica francese dell’Ottocento, che impagina L’Isle joyeuse di Debussy (orchestrazione di Bernardino Molinari del 1917, autorizzata e concordata con l’autore stesso), il Concerto per violoncello n. 2 di Saint-Saëns di cui è protagonista Luigi Piovano, Primo Violoncello dell’Orchestra di Santa Cecilia, e la Sinfonia Fantastica di Berlioz.
Nella Sinfonia Fantastica le tormentate vicende sentimentali di Berlioz e del suo amore per l’attrice Henriette Smithson si intrecciano alla passione e agli ideali romantici. La musica acquisisce un ritmo teatrale, scandita in scene suggerite dal programma narrativo indicato dall’autore che offre strepitose novità nell’organico strumentale e negli impasti timbrici. È infatti proprio il timbro la novità più eclatante della Sinfonia, l’utilizzo di strumenti accostati tra loro in maniera assolutamente nuova.
L’isle joyeuse, composta nel settembre del 1904 da Debussy- ispirata da un quadro di Watteau, L’embarquement pour Cythère , raffigurante un gruppo di giovani uomini e donne in procinto di imbarcarsi per l’isola dell’amore – fu eseguita per la prima volta l’anno seguente. I temi e il riferimento al quadro di Watteau riportano simbolicamente all’acqua e all’amore per Emma Bardac con la quale Debussy aveva una relazione che sfociò poi nel secondo matrimonio del compositore. Tutto il brano è caratterizzato da una scrittura virtuosistica, con dinamiche articolate, ritmo sempre più incalzante e grande espressività.
Ricco di lirico virtuosismo il Concerto n. 2 per violoncello di Saint-Saëns, fu composto nel 1902 per Joseph Hollmann, energico musicista interprete ideale di un brano ricco di sorprese stilistiche e armoniche. Considerato dai contemporanei come Fauré ‘troppo difficile’ per diventare noto, è un concerto che abbonda di passaggi solistici che bene metteranno in rilievo la personalità artistica di Luigi Piovano, Primo Violoncello dell’Orchestra di Santa Cecilia.
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Auditorium-Parco della Musica – Sala Santa Cecilia
Giovedì 3 novembre ore 19.30 – venerdì 4 ore 20,30 – sabato 5 ore 18
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Biglietti da 19 a 52 Euro
I biglietti possono essere acquistati anche presso:
Botteghino Auditorium Parco della Musica
Viale Pietro De Coubertin Infoline: tel. 068082058
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Prevendita telefonica con carta di credito:
Call Center TicketOne Tel. 892.101