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Teatro Dante
Piazza Dante, 23
Campi Bisenzio – Firenze
Tel.: 055/8979403
Mail: segreteria@teatrodante.it[/vc_column_text][/vc_column_inner][/vc_row_inner][vc_row_inner][vc_column_inner width=”1/2″][vc_column_text]
Sito ufficiale: www.teatrodante.it
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Cartellone: www.teatrodante.it/stagione
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Biglietteria: www.teatrodante.it/biglietteria
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Quattrocentonovantaquattro posti, di cui trecentotrentaquattro in platea. Trecentotrenta metri quadri di palcoscenico e una fossa orchestrale che può contenere fino a o ttanta musicisti. Queste le caratteristiche, in cifre, del Teatrodante Carlo Monni di Campi Bisenzio restaurato con un investimento complessivo di 7,6 Milioni di Euro, su progetto degli architetti Ugo Perut e Firouz Galdo, che ha riaperto al pubblico il 9 Febbraio 2007 con la direzione artistica di Alessandro Benvenuti. La centralità del Dante nella vita culturale e civile della cittadina sul Bisenzio è sottolineata fin dall’inizio della sua storia dalla variegata offerta di spettacoli che vi si svolgevano: da una parte opere liriche, rappresentazioni drammatiche e gran balli mascherati, dall’altra manifestazioni patriottiche e civili come la Festa dello Statuto.Un programma in linea con le idee dell’Accademia dei Perseveranti, Ente, quest’ultimo, che si era già formato (come Comitato) nel 1871 con l’intento di dotare il paese di un teatro di tutto rispetto. Il proposito da raggiungere sarebbe stato reso vano se non fosse stato per la capacità del conte Giovanni Rucellai, il quale tanto fece e tanto disse, che nel 1872 il succitato Comitato di cittadini divenne Accademia dei Perseveranti, una Società che l’anno a seguire (4 Maggio 1873) presentò al pubblico campigiano il nuovo teatro intitolato a Dante Alighieri come la piazza prospiciente.Da allora la suddetta Accademia è rimasta proprietaria del Teatro.L’ “Elisir d’amore” di Donizetti fu l’opera con cui si inaugurò il nostro gioiello culturale e architettonico che si richiama alle linee neoclassiche dettate dall’ artista compaesano Mariano Falcini che ne curò il progetto. Melodrammi, drammi popolari, raduni, conferenze, cerimonie commemorative e concerti di musica classica, queste le offerte ai nostri concittadini che seppero nel tempo distinguersi per competenza e partecipazione.Dopo la Grande Guerra e gli sconvolgimenti politici degli anni Venti, le attività del Dante conobbero una ripresa anche grazie alle capacità del direttore artistico Luigi Alessi, che seppe valorizzare voci liriche come quelle dei compaesani Ugo Novelli, Gino Fratesi e Nara Bacci. Tramontata la stagione del “Belcanto”, il teatro venne ristrutturato ed adattato anche alle proiezioni cinematografiche (nel 1939 su progetto dell’ architetto Fantappié). Si compiva così una metamorfosi che avrebbe permesso al Dante di ospitare i grandi successi di Hollywood e del cinema in generale e di promuovere sul palco artisti emergenti come i cantanti di musica leggera Narciso Parigi e Adraiano Cecconi.La crisi del cinema portò pian piano il Teatro Dante al suo declino e alla definitiva chiusura a metà degli anni Novanta. L’abbandono del teatro creò una triste atmosfera in tutto il centro del paese infondendo malinconia nei cittadini per la perdita subita. Visto questo stato di cose e la volontà diffusa di veder riaperto il teatro, l’ Amministrazione comunale fu indotta all’acquisto delle quote di maggioranza dell’ Accademia dei Perseveranti con l’intento di ristrutturare il vecchio edificio e dotare la città di Campi Bisenzio di un nuovo teatro che fosse gradito al popolo campigiano.Per favorire la partecipazione all’ operazione di ristrutturazione fu cambiata forma giuridica all’Accademia dei Perseveranti facendola diventare società per azioni che furono messe in vendita alla somma di Euro 10 cadauna (cinque Euro di valore nominale). La ristrutturazione si compì nel dicembre 2006 lasciando inalterata rispetto al vecchio edificio la sola facciata. Nella primavera del 2014 il teatro ha vissuto importanti cambiamenti: è stato intitolato a Carlo Monni, attore campigiano scomparso, la direzione artistica è stata affidata a Andrea Bruno Savelli e l’ Accademia dei Perseveranti Spa è stata trasformata in Fondazione di Partecipazione mantenendo la stessa denominazione.
Eventi in Programma
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