Tredici corti teatrali in tema di diffidenze verso l’altro o verso il proprio sesso, o verso il sesso tout court, e quindici corti teatrali indaganti lo status di chi è erede di soggetti considerabili a vario titolo mostruosi, costituiscono il traguardo drammaturgico di un laboratorio di otto mesi, l’Officina teatrale, che si sviluppa attraverso un work in progress di scritture, di cantieristica di copioni brevi già più volte testati e messi in voce per sondare fenomeni delicati e scomodi come quelli dell’allergia alla sfera di un gender, a un rapporto con le altre o con la propria identità, o come quelli che registrano l’ardua condizione di discendenti da soggetti che la società considera orchi, aguzzini, ladri d’anime. Con distinti linguaggi, libere sottotematiche, variabili tensioni e disgiunte ambientazioni, i primi tredici corti e i secondi quindici vanno a comporre due spettacoli affidati ad attori e a registi vincenti un apposito bando dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico”. Il risultato, dopo due quadrimestri di esercizi e ricerche cui ha contribuito Laura Novelli, è un percorso binario di messinscene occupanti una settimana, col criterio di una sequenza di tre allestimenti dei primi materiali cui segue la terna di allestimenti dei secondi materiali.
Il primo tema, quello della diffidenza sessuale, ha messo in luce idiosincrasie profonde, spaccature insanabili, incomprensioni anonime, incompatibilità dure, malesseri crudeli o anche grotteschi. Il secondo tema, relativo al legame parentale (e discendente) con un cittadino-mostro, ha posto in luce il dissidio, la distanza feroce ma anche per certi aspetti la surrettizia complicità con chi in famiglia s’è macchiato di atteggiamenti aberranti nei riguardi del prossimo. A volte questi brevi pezzi di teatro fungono da termometro delle scosse e delle crepe sotterranee fatte di inadeguatezza o di voglia di non adeguarsi. Facendo leva su voci di personaggi a noi vicini o socialmente inavvicinabili. Dandoci il dritto e il rovescio di realtà che non ignoriamo, che non possiamo ignorare.
Rodolfo di Giammarco
LE DIFFIDENZE SESSUALI
(verso l’altro, o verso il proprio sesso)
31 maggio, 1 e 2 giugno
– Sangue di cagna di Giuseppe Battiato
con Gloria Gulino, Dario Iubatti, Diego Valentino Venditti
regia di Elisa Rocca
– Tu vs Io di Anita Cherubina Bianchi
con Alessandra Mortelliti, Valentina Ruggeri
regia di Elisa Rocca