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IL PRIMO PROCESSO DI OSCAR WILDE

Festival “Aggregazioni”

Orto Botanico – Napoli

Lunedi 18 Luglio (ore 22.30)

Lunedi 25 Luglio (ore 21.00)

Progetto e Regia

Roberto Azzurro

Drammaturgia di

Massimiliano Palmese

Dall’omonimo libro a cura di

Paolo Orlandelli e Paolo Iorio

 

con

Roberto Azzurro / Oscar Wilde

Pietro Pignatelli / Edward Carson

Walter Cerrotta / Bosie

Carlo Caracciolo / Un amico

Marco Sgamato / Cancelliere

 

IL PRIMO PROCESSO DI OSCAR WILDE, è un progetto di Roberto Azzurro, con la drammaturgia di Massimiliano Palmese tratta dall’omonimo libro edito da Ubulibri, diretta da Franco Quadri a cura di Paolo Orlandelli e Paolo Iorio

In tempi in cui accuse, tabù sociali e violenze non cedono ancora il passo ai valori “dell’accettazione, dell’inclusione e del rispetto reciproci”, l’ironia dissacrante e lo spirito caustico di Wilde rimarcano l’importanza della libertà e della salvaguardia dei diritti civili. Oscar Wilde fu protagonista di ben tre processi, che lo portarono alla rovina. Il primo di questi fu intentato da lui stesso ai danni del Marchese di Queensberry che, scoperta la relazione tra suo figlio Alfred e lo scrittore, l’aveva accusato di “posare a sodomita”. A causa delle notizie sulla sua vita privata emerse in questo primo processo, Oscar Wilde verrà in seguito giudicato colpevole del reato di “sodomia” e di “gravi indecenze”, e condannato a due anni di lavori forzati. I verbali dei processi non vennero mai resi pubblici, perché ritenuti scabrosi e compromettenti. Solo nel 2000, l’eccezionale ritrovamento di un manoscritto presso la British Library ci consente oggi di rivivere parola per parola quel l’interrogatorio in cui Wilde diede prova del suo famigerato acume.

Roberto Azzurro (Oscar Wilde) e Pietro Pignatelli (l’avvocato Edward Carson) ripercorrono i momenti salienti di un interrogatorio, in cui Wilde è costretto a rispondere dei suoi rapporti con omosessuali e ragazzi di vita, e lo fa di volta in volta negando, mentendo, scherzandoci sopra. E’ quasi un miracolo poter assistere al genio del suo umorismo, nelle vere risposte date al suo inquisitore, in quel primo – ma già fatale – processo riadattato da Massimiliano Palmese in una chiave di grande ironia che renda giustizia all’umorismo di un “gigante” della letteratura mondiale, di cui il 30 novembre 2010 sono ricorsi i 110 anni dalla morte.

In scena anche Walter Cerrotta, Carlo Caracciolo, Marco Sgamato

Promo dello spettacolo: http://www.youtube.com/watch?v=g8v07VckFBs&feature=youtu.be

Il primo processo di Oscar Wilde

Real Orto Botanico – Napoli

Lunedi 18 – ore 22.30

Lunedi 25 – ore 21.00
Biglietto: 10 euro
Per informazioni e prenotazioni
info e prenotazioni: 081.5422088- info@ilpozzoeilpendolo.it

Ufficio Stampa

Carla Torriani Comunicazione Tel. 335 6634163 carla.torriani.com@iol.it

Roberto Azzurro è attore, regista e autore teatrale. Debutta in teatro con Antonio Casagrande e da allora ha recitato con Mario Carotenuto, Nello Mascia, Pietro De Vico, Piera Degli Esposti, Giancarlo Cobelli, Antonio Calenda, con cui ha collaborato per sette anni da aiuto regista, assistendolo nella direzione di attori quali Anna Proclemer, Giorgio Albertazzi, Roberto Herlitzka, Gabriele Ferzetti. Impegnato fortemente nella drammaturgia contemporanea, ha messo in scena, oltre i suoi testi, autori quali Bassetti, Suskind, Bavastro e soprattutto Manlio Santanelli. Con Bagno 102 (scritto con Paolo Coletta) è finalista al Premio Riccione 1997. Nella rassegna Drammaturgia Oggi vince nel 1998 il Premio Miglior Regista e nel 1999, come Miglior Attore, il Premo Speciale della Giuria. Dal 2003 comincia una più attiva collaborazione con Carlo Cerciello, lavorando con lui, come attore, in spettacoli quali Girotondo di Schnitzler, Macbeth, Brutto, Italietta – in cui interpreta Pasolini – e Terrore e miseria del Terzo Reich di Bertolt Brecht in cui interpreta un grottesco e originale Adolf Hitler, ruolo per il quale vince il Premio Oscar per il Teatro Il Primo 2008 e il Premio Girulà 2009 – Miglior attore protagonista. Antica Babilonia, da lui diretto, ha vinto il Premio Vigata come Miglior Testo. La scorsa stagione è stato Boniface de Castellane ne L’arte di essere povero, di Massimiliano Palmese, e si appresta a interpretare il ruolo di Jhonny Pitt nella nuova commedia musicale di Manlio Santanelli Canta o sparo! Per il Positano Teatro Festival.

 

In oltre quindici anni di carriera, Pietro Pignatelli si è espresso in qualsiasi forma teatrale. E’ conosciuto soprattutto per le partecipazioni, da protagonista e co-protagonista, a grandi musical  tra cui  “Grease” (1998/2000 con Lorella Cuccarini, regia di Saverio Marconi), “Scugnizzi” (2002 e 2006/7 di Claudio Mattone), “Pinocchio” (2005/6 scritto dai Pooh, regia di Saverio Marconi), “Il Pianeta Proibito” (2010 con Lorella Cuccarini, Regia di Luca Tommassini). Nell’Ottobre 2010 è unico protagonista italiano del musical indiano “Bharati”, andato in scena al Teatro degli Arcimboldi di Milano

L’esperienza e l’attività di Pietro però è costellata dalle più svariate esperienze attoriali: inizia partecipando a diversi laboratori teatrali, frequentando l’Accademia di arte drammatica al Teatro Bellini di Napoli, studiando canto con il soprano Elisa Turlà. Dal 1996 si pone davanti all’occhio alla macchina da presa come protagonista di cortometraggi e spot pubblicitari (1999 spot Monte dei Paschi di Siena con Luciano Pavarotti), ma anche a quello delle telecamere in programmi televisivi quali “La canzone del secolo” (Canale 5 – con Pippo Baudo, regia di Pierfrancesco Pingitore), “La squadra” (Rai 3 – 2000). La più significativa e duratura esperienza televisiva è come conduttore del noto programma per i giovanissimi “L’albero Azzurro” (Rai 1 dal 1998 al 2003).

Il cinema lo vede presente al momento solo di poche ma significative occasioni: come doppiatore nel film musical “Il fantasma dell’opera” (2004 – Regia J. Schumacher, in cui dà la voce e il canto al protagonista Raoul); sceneggiatore per il corto “Oggi sposi” (2005) con cui ha vinto il concorso di sceneggiatura “I corti Pluriel” nell’ambito della 62esima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia; protagonista del film “Il sogno nel casello” (2009, regia di Bruno de Paola). Per questo film riceve, dalle mani di Francis Ford Coppola,  il premio come miglior attore protagonista made in Italy al BAF Festival.

Pietro, semplicemente Piè per gli amici,  frequenta molto di più il palcoscenico dedicando tempo ed energia a spettacoli di teatro civile con temi attualissimi. E’ autore e regista dello spettacolo “Giustizia e verità, il caso De Pretore”, utilizzato dalla Carovana antimafia guidata da Luigi Ciotti nell’ambito della campagna nazionale di sensibilizzazione sul problema della delinquenza minorile; autore e regista di happening teatrali quali “Lunga è la notte” (sulla legalità) e di “Mi rifiuto!” (sull’ambiente). E’ regista e protagonista di “Ca eni” (passione di Cristo). Con l’amico e autore Angelo Ruta dà volto e voce a tre figure distinte, ma forti, conosciute e non, del nostro tempo: in “Vladi è vivo” è il detenuto che cerca il proprio posto nella vita dopo una lunga detenzione; in “Vincent” veste i panni del grande Van Gogh nei mesi trascorsi nell’ospedale di igiene mentale di Saint Remy de Provence; nell’appassionato monologo “Il Poeta Volante” ripercorre la curiosa storia di un eroe italiano poco conosciuto, il poeta Lauro de Bosis.

L’impegno sociale lo vede anche testimone della Fondazione Millesoli che promuove i diritti dell’infanzia in India. Per la Fondazione, Pietro ha prodotto uno spettacolo itinerante di fiabe per bambini (e per adulti).

Da aprile è disponibile in digital download il  doppio cd “Quante Storie”, 28 brevi fiabe su temi di attualità, da lui recitate e cantate.

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