Dal 13 al 23 settembre torna il Festival Internazionale della Creazione Contemporanea di Terni che, come ogni anno, presenterà una selezione dei migliori artisti italiani, affermati ed emergenti, e un importante talent scouting di proposte internazionali per la prima volta presentate in Italia.
Nel corso delle precedenti edizioni, ha lavorato sulla costruzione di un’esperienza che fosse di volta in volta ludica, emozionale, immaginifica, individuale. Quest’anno la dimensione esperienziale del singolo arretra a favore di una dimensione politica e comunitaria del teatro e della scena.
Non un festival dalla matrice esclusivamente politica o civile, ma spettacoli che cercano di offrire un diritto di cittadinanza alla scrittura scenica in tutte le sue declinazioni più o meno contaminate di generi e formati, alla ricerca di un senso dello stare in scena oggi.
Un festival “politico” nel senso più alto di questa parola, non un festival “civile” o “civico”, ma uno sguardo sul mondo e sul senso di prendere una posizione.
In questo senso grande spazio avranno proposte artistiche radicali, che pongono al centro del discorso la responsabilità di una scelta.
UP TO YOU
Il Festival Internazionale della Creazione Contemporanea alla sua settima edizione sceglie per la prima volta di ragionare intorno ad un tema specifico e di farlo per un biennio. Per due anni consideriamo il festival un Atto Politico, la messa in pratica di strategie politiche nell’arte e di strategie artistiche nell’attivismo politico.
In un’epoca di rigurgiti nazionalisti, tagli sistematici a educazione e cultura, fondamentalismi religiosi e minacce all’intero progetto europeo abbiamo imparato a diffidare dalle risposte semplici, a non credere agli approcci ideologici, a leggere tutto come relativo, a rimpiazzare il capitalismo con l’eco friendly, la politica con l’antipolitica, il modernismo con il post modernismo.
Ma è proprio una risposta semplice che aspettiamo dagli artisti quando chiediamo loro da che parte stanno, e quando chiediamo al pubblico di scegliere.
UP TO YOU è il titolo dell’edizione 2012, punto di partenza per una riflessione sul ruolo e la responsabilità dell’arte e dell’individuo nel momento di costruzione della scena politica del futuro, tra crollo delle vecchie ideologie e nascita di nuovi sistemi.
Invitiamo artisti e attivisti che nel loro lavoro ricercano nuove strategie politiche, indaghiamo il ruolo dello spettatore nelle dinamiche di potere della scena, con la ferma convinzione che ci sia sempre più bisogno di “prendere parte”, nel doppio senso di “partecipare” e di “scegliere”.
Anche le paper doll utilizzate per la comunicazione grafica del Festival giocano sul tema politico. Le Pussy Riot si trasformano così in suffragette, la Regina Elisabetta II d’Inghilterra assume i tratti di Che Guevara, Angela Merkel prende le caratteristiche di Mao Tse Tung, Gandhi quelle di Adolf Hitler, e così via. Le icone della scena politica passata e presente perdono la propria identità. Due sagome da ritagliare, un guardaroba ricco di cliché, di nostalgia, di icone fashion, di ideologie in doppiopetto che nascondono mutandine in pizzo. Sta al pubblico decidere da che parte stare, quali pezzi combinare, di quante maschere servirsi.
SPAZIO PUBBLICO E LUOGHI DEL FESTIVAL
Il festival nasce per invadere e abitare la città in modo multidimensionale e innovativo con l’intento di ridefinire, grazie all’intervento artistico, l’identità della città stessa, che affronta una continua e delicata trasformazione identitaria.
Il centro festival risiede nel CAOS Centro Arti Opificio Siri.
Il nuovissimo polo culturale della città di Terni nasce sulle ceneri di una fabbrica chimica dismessa negli anni ’80 e che oggi è un centro di produzione e fruizione artistica, composto da 6000 m2 di ambienti espositivi, performativi, di spettacolo, laboratorio e discussione.
La CITTà farà da protagonista in questa edizione con la sua dimensione politica, di aggregazione e socializzazione, grazie alla scelta di interventi capaci di tenere insieme e far dialogare i valori storici e potenziali dei luoghi: la memoria, la natura, il paesaggio, l’identità di una città e i riflessi delle culture tecnologiche e urbane che la circondano. In questo senso verranno usati spazi pubblici e spazi aggregativi, spazi domestici e spazi di comunità a servizio delle proposte artistiche presentate.
THIS IS POLITICAL
Un nucleo importante del festival è rappresentato da proposte artistiche radicali e provocatorie.
L’artista spagnolo Roger Bernat in Pendiente de voto trasforma il teatro in un parlamento dove ogni spettatore armato di telecomando esercita il proprio diritto di voto decretando le azioni del governo. Una performance interattiva sulla responsabilità della scelta, le dinamiche politiche di mediazione e la nascita dei partiti.
Guillermo Calderon, regista e drammaturgo cileno presenta Villa e Discurso, due co produzioni della Fondazione Festival Internacional Teatro a Mil legate da un’idea ricorrente: la ricostruzione politica del futuro e lo schiudersi di nuove prospettive filtrate dalle parole di tre donne sul destino di Villa Grimaldi, sede delle torture di Pinochet, e da un utopico Discorso di congedo della presidente Bachelet.
Ana Borralho e Joao Galante con Atlas riscoprono il senso politico che è all’origine della scena mobilitando la comunità locale. La performance è un atto collettivo in cui 100 persone reclutate sul territorio salgono sul palco e fanno vivere il potere del gruppo di amplificare la voce del singolo.
Fanny & Alexander con Discorso grigio sviluppano un progetto teatrale dedicato ai discorsi di potere: il radiodramma esplora le forme e le retoriche degli interventi ufficiali trasmessi alla radio giocando con i luoghi comuni dell’oratoria radiofonica.
L’Accademia degli artefatti sceglie un testo di Ravenhil Nascita di una nazione e costruisce uno spettacolo che mette in scena la storia contemporanea, la politica e le dinamiche del conflitto, attraverso piccole storie quotidiane.
Gli israeliani Public movement con il progetto per spazi pubblici Positions realizzano una sorta di mutevole coreografia di massa in cui al pubblico di piazza viene chiesto di prendere fisicamente una posizione all’interno di limiti dati dagli artisti.
Appuntamento, infine, a gennaio 2013 con il POST EVENT di UP TO YOU: la giovane compagnia cilena La Resentida arriva a Terni con la performance Tratando de hacer una obra que cambia el mundo (El delirio final de los ultimos romanticos) che presenta la situazione paradossale di alcuni giovani serrati per protesta in un appartamento intenti a progettare le basi di un nuovo utopico stato.
LA DIMENSIONE INTERNAZIONALE
La dimensione internazionale è la naturale piattaforma di UP TO YOU.
Il festival è inserito sin dalla propria nascita in alcune delle più importanti reti di operatori internazionali dello spettacolo dal vivo.
Il festival si amplia e incontra nuove collaborazioni, il Cile ed Israele, ad aggiungersi alle ormai consolidate collaborazioni con l’Institute Français, l’Ambasciata del Canada e dell’Olanda.
In particolare la collaborazione con l’Institute Francais, l’organismo del Ministero degli Esteri che si occupa delle attività culturali francesi all’estero, si sviluppa grazie al progetto TransARTE una partnership che promuove la circolazione e la promozione delle proposte artistiche che sfuggono alla logica dei generi codificati, dallo spettacolo dal vivo alle arti visive, dal cinema alla letteratura.
Gli artisti selezionati per essere presentati in Italia tra agosto e settembre sono Philippe Quesne, Jonathan Capdevielle, Joris Lacoste e Giuseppe Chico, personalità molto diverse tra loro, ma accomunate da una medesima qualità e una spiccata sensibilità verso l’indisciplinarietà e ibridazione delle arti.
Concepito come un marchio, questo programma innovativo viene lanciato in Italia nell’autunno del 2012 e continuerà per tutto l’anno 2013 in America Latina.
Questa collaborazione è resa possibile dal fatto che UP TO YOU è parte del network “finestate festival” che riunisce il B. Motion Bassano Opera Estate festival, lo Short Theatre, il Festival della creazione contemporanea di Terni e il Contemporanea festival di Prato.
DANZA. L’INDISCIPLINARIETA’ DEL MOVIMENTO
Il cartellone che il festival dedica alla danza è ricco di proposte, da danzatori alle prese con un “popolo di carta” come in Suite Hope di Chiara Frigo, a performance che giocano fra dimensione reale e realtà virtuale in un connubio fra corpo e tecnologia, video e movimento, come Forecasting di Giuseppe Chico e Barbara Matijević, Miniatura di Roser López Espinosa e Joseph di Alessandro Sciarroni dove ci collegheremo in diretta con una delle chat più libere della rete.
E che dire quando il partner del danzatore altro non è che una escavatrice meccanica? La compagnia Beau Geste con Transport Exceptionnels porta in scena la tensione scaturita dal contatto fra ferro e carne, macchina e corpo, dando origine ad uno spettacolo dove potenza ed eleganza si intersecano in un connubio unico.
La suggestiva danza verticale della compagnia Il Posto arriva a Terni con Atto Bianco uno spettacolo ispirato al tema dell’arca e dello spostamento.
Anatomia per bambini // in 240 colori di Lucia Di Pietro è una coreografia di gruppo intesa come manifesto politico del bisogno dell’arte di essere collettiva, mentre con Alice’s Room Giovanna Velardi indaga il contrasto tra il “potere” che si manifesta nell’oggi, incarnato da una regina, simbolo della borghesia esautorata, ed una genuinità che è l’aprirsi alle molte possibilità di un mondo fantastico.
Altre performance che vanno a comporre il cartellone che il festival dedica alla danza sono The Droos di Joana Duarte e Ramification di Michael Getman.
CREATED IN UMBRIA
La scena contemporanea locale viene promossa da Created in Umbria, il bando di produzione rivolto ai giovani artisti umbri realizzato all’interno del CReATe, progetto sostenuto e finanziato dal Dipartimento della Gioventù della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dall’ANCI – Associazione Nazionale Comuni Italiani con l’obiettivo di stimolare la creatività tra i giovani attraverso attività mirate.
Created in Umbria, nato in collaborazione con il Comune di Terni, il Teatro Stabile dell’Umbria, il CAOS centro arti opificio siri, l’Associazione Demetra e il Terni Festival ha visto la selezione di tre progetti (fra i quarantotto partecipanti) da presentare nella cornice del festival: Fragile frana della perugina Eleonora Chiocchini, una narrazione per immagini che si manifesta in uno spazio tempo non lineare dove figure soggette a processi di sgretolamento e dissesto tessono relazioni invisibili; X-ray della ternana Luisa Contessa, una performance per una danzatrice e una struttura di immagini a raggi per in cui movimento, suono e visione creano un legame tra la dimensione interna del corpo e la sua esteriorità; King del ternano Leonardo Delogu, un workshop rivolto a danzatori, attori, performer professionisti e non.
UN FESTIVAL D’IMPATTO. ZERO.
Negli ultimi anni si stanno moltiplicando in tutto il mondo iniziative che promuovono la sensibilità verso i problemi ambientali. Il nostro intento è quello di fare un passo in più: fare della “sostenibilità” una nozione programmaticamente ampia e aperta.
In primo luogo il festival come festa deve essere sostenibile.
Fin dalla prima edizione il Festival internazionale della creazione contemporanea di Terni è stato molto attento ai valori ambientali, con la voglia di sperimentare, durante il breve spazio del festival, quali siano le concrete possibilità per offrire una migliore qualità della vita urbana, in una città che possa essere uno spazio di incontro e di scambio.
Quest’anno grazie anche al sostegno di alcuni produttori e istituzioni locali il festival vuole diventare un vero e proprio laboratorio sperimentale di sostenibilità mettendo in campo una serie di azioni e pratiche di sensibilizzazione: la misurazione dell’impronta ecologica del nostro festival che verrà effettuata attraverso il programma di calcolo delle emissioni di anidride carbonica realizzato da Lifegate; l’uso di energie rinnovabili e la realizzazione di un piano di raccolta differenziata; il coinvolgimento di fornitori green oriented; la scelta di merchandise etico; l’ottimizzazione della fase produttiva dell’evento attraverso il coinvolgimento di tutto il team del festival nell’individuazione di possibili azioni sostenibili; la promozione di una mobilità verde; la sensibilizzazione del pubblico.
Radio Rai 3 è media partner di UP TO YOU Festival della creazione contemporanea di Terni.
Per informazioni: www.ternifestival.it
CREDITS
Il festival è un progetto di INDISCIPLINARTE in collaborazione con:
TSU – Teatro stabile dell’Umbria
ACT – Arte Cultura Terni
Associazione DEMETRA – Centro di Palmetta
In rete con:
Institute français
Ambasciata di Francia in Italia
Fondazione Nuovi Mecenati
Network Finestate festival
Festival Prato Contemporanea
Short theatre Festival
Bassano Opera estate festival
Romaeuropa festival
Ambasciata Israeliana in Italia
Ambasciata del Cile in Italia
Festival Santiago a Mil
NUDA network umbro della danza contemporanea
Immaginario Festival
York St.John University
Con il contributo di:
MIBAC – Direzione Generale per lo Spettacolo dal Vivo
Regione Umbria
Comune di Terni
Fondazione cassa di risparmio di Terni e Narni
Per il programma completo e aggiornato visitare il sito ufficiale www.ternifestival.it.
Laura Scolari
Indisciplinarte
Responsabile rapporti con la stampa
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ELENCO ARTISTI DIVISI PER GENERE
39 formazioni artistiche – 12 nazioni – 21 prime nazionali