dalle 11.30 alle 23.30 Carroponte | Spazio MIL
Via Granelli, 1 | Sesto San Giovanni (Mi)
Una giornata di spettacoli, dibattiti, performance, sportelli informativi e tanto altro dedicati ai lavoratori precari, atipici, con un particolare focus sul mondo dell’arte, della cultura, dello spettacolo e della creatività, per provare a mettere in campo desideri, bisogni, istanze comuni e trasformarle in un’occasione per costruire insieme un nuovo modo di pensare il mondo del lavoro e di pensarci come lavoratori all’interno di esso.
PROGRAMMA
IL DIBATTITO
Ore 11.30: Corridoio Torre di Vetro
ARTISTA SI, MA VIA DI QUI
Condizioni e tutele dei lavoratori dello spettacolo in Europa e confronto con la situazione italiana
Intervengono: Graziano Gorla, Segretario generale Camera del lavoro di Milano Silvano Conti, Segreteria nazionale SLC CGIL On. Roberto Rampi, membro della Commissione Cultura alla Camera dei Deputati, gruppo PD Fiorenzo Grassi, direttore organizzativo Teatro Elfo Puccini di Milano Tommaso Sacchi, operatore culturale, consulente per le arti dello spettacolo Davide D’Antonio, SmartEu e Cresco
coordina: Giancarlo Albori, SLC CGIL e SAI Ingresso gratuito
al termine dell’incontro verrà offerto un buffet
L’INCONTRO
Ore 17.00 Foyer Spazio M.I.L.
Sportello del teatrante in crisi ovvero elementi di gestione teatrale for dummies
a cura di AV Turnè e Lab 12
Un incontro in cui apprendere le basi del sistema contrattuale, produttivo e distributivo del mercato teatrale italiano. Un contesto informale in cui attori, registi e drammaturghi per vocazione, spesso organizzatori per necessità, affrontano l’ABC della gestione teatrale, materia sempre in bilico tra normativa e consuetudine.
Necessaria la prenotazione: info@lab121.it – 342/1259421 Ingresso gratuito
SPETTACOLI TEATRALI
Ore 14.30 Uffici Spazio M.I.L. – Torre di Vetro, secondo piano
SERVIZIO DI PULIZIA O CORPO SOCIALE
Associazione 15Febbraio | Torino
con Valentina Diana e Lorenzo Fontana regia di Claudia Hamm
Due attori impegnati con caparbietà e olio di gomito nelle quotidiane pulizie: è la performance ironico-melanconica di Valentina Diana, Lorenzo Fontana e Claudia Hamm, con la regia della berlinese Claudia Hamm. Lo spettacolo fa i conti con la precarietà della vita e i desideri inappagati. Gli interpreti inventano sistemi di resistenza disperata e comica, facendo le pulizie diventano inventori professionisti di strategie per la sopravvivenza: piangono, ridono, non si arrendono. Dopo l’importante tournée francese e la presenza a Milano al Teatro Elfo Puccini, lo spettacolo approda negli uffici dello Spazio M.I.L., dove il panorama dalle vetrate della torre lo renderanno un’esperienza ancora più unica.
Massimo 40 spettatori. Prenotazione obbligatoria a prosaetlabora@artevoxteatro.it durata: 60 minuti Ingresso 5,00 €
Ore 16.00 Giardino esterno
SENZA NIENTE, L’ATTORE
Teatro Magro | Mantova
Con Alessandro Pezzali Regia Flavio Cortellazzi
Senza palco. Senza Identità. Senza Soldi. Senza pubblico. Il teatro è rimasto Senza Niente. Teatro Magro approccia in modo ironico e originale il tema della crisi perenne che caratterizza il teatro e la cultura attraverso un percorso che si snoda in 4 monologhi. Perchè “fare arte” è una professione e la si può fare senza scenografie, senza luci, senza musiche. Senza Niente. L’ATTORE è la prima tappa di questa tetralogia.
Senza Niente, Solo Un Monologo.
durata: 50 minuti Ingresso 5,00 €
Ore 17.30 Corridoio Torre di Vetro
BRUGOLE
Proxima Res | Milano
di Lisa Nur Sultan con Elisa Lucarelli, Leonardo Maddalena, Emiliano Masala Regia di Emiliano Masala e Lisa Nur Sultan Spettacolo vincitore premio Nuove Sensibilità e menzione speciale al Bando Storie di Lavoro 2011
Una giovane coppia alle prese con la libreria Billy: 7 assi, 54 viti e 2 brugole. Il mobile viene incessantemente montato e smontato, strumento e simbolo dei loro estemporanei progetti di vita. Arguta e ironica scrittura scenica che condensa in sessanta minuti le ansie di una vita. Lo spettacolo scivola leggero e pone interrogativi eterni che trovano una chiosa nelle assi della libreria, vera e propria metafora della nostra precaria e confusa contemporaneità.
“Avvertenza: nonostante la drammaticità degli argomenti trattati, lo spettacolo purtroppo fa ridere”.
durata: 60 minuti Ingresso 5,00 €
Ore 19.30 SPAZIO MIL
MI CHIAMO ROBERTA, HO 40 ANNI, GUADAGNO 250 EURO AL MESE
Teatro I | Milano
dal libro di Aldo Nove drammaturgia Federica Fracassi, Renzo Martinelli, Aldo Nove con Federica Fracassi musica dal vivo Guido Baldoni aiuto regia Francesca Garolla progetto e regia Renzo Martinelli
Lo spettacolo nasce dal testo d’inchiesta di Aldo Nove, il primo di una lunga serie che indaga il “caso precariato”. La regia sceglie come nodo centrale d’indagine il fatto che il precariato sia tutt’uno con le nostre esistenze, costringendo un’intera generazione all’impossibilità di progettare, di comprare una casa, di pensare a un figlio, a una famiglia. L’universalità delle storie è il centro di questa ricerca letteraria e musicale che ha come protagonisti l’attrice, il musicista, il pubblico, persone vere che attraverseranno questo evento. Federica Fracassi entrerà nei materiali narrandoli come osservatrice, giornalista, investigatrice. Insieme al musicista guiderà gli spettatori in un viaggio che li riguarda, attraverso le tante storie tragiche e a volte paradossalmente comiche raccolte da Aldo Nove. Le nostre storie.
durata: 60 minuti Ingresso 7,00 €
Ore 21.30 Palco Esterno Carroponte
FABBRICA
di e con Ascanio Celestini
“Fabbrica” è un racconto teatrale in forma di lettera, la storia di un capoforno alla fine della seconda guerra mondiale raccontata da un operaio che viene assunto per sbaglio. Il capoforno parla della sua famiglia. Del padre e del nonno che hanno lavorato nella fabbrica quando il lavoro veniva raccontato all’esterno in maniera epica. Per il capoforno la fabbrica ha un centro e questo centro è l’altoforno. La fabbrica lavora per il buon funzionamento dell’altoforno e i gas dell’altoforno trasformati in energia elettrica mandano avanti lo stabilimento. L’antica fabbrica aveva bisogno di operai d’acciaio e i loro nomi erano Libero, Veraspiritanova, Guerriero. L’età di mezzo ha conosciuto l’aristocrazia operaia con gli operai anarchici e comunisti che neanche il fascismo licenziava perché essi si rendevano indispensabili alla produzione di guerra. Ma l’età contemporanea ha bisogno di una fabbrica senza operai. Una fabbrica vuota dove gli unici operai che la abitano sono quelli che la fabbrica non riesce a cacciare via. I deformi, quelli che nella fabbrica hanno trovato la disgrazia. Quelli che hanno sposato la fabbrica lasciandole una parte del loro corpo, della loro storie e della loro identità.
durata: 75 minuti
Ingresso 12,00 € (10,00 euro con l’abbonamento al Festival)
Performance Teatrali
Ore 14.00 e poi a ripetizione durante la giornata Giardino esterno
TRENCH
Into the Aquarius | Milano
di Alessandra MR D’Agostino
Cast: tre personaggi, di sesso maschile
Trench rappresenta, in una manciata di minuti, il processo di spersonalizzazione della risorsa umana all’interno del contesto lavorativo, nelle tre fasi (prima, durante e dopo). La performance si muove nell’assenza di una vera e propria trama, realizzando invece un’opera teatrale nuova, certamente non classica, che si ispira all’idealismo tenace ed anticonformista delle opere futuriste.
Into The Aquarius è una Compagnia Teatrale meticcia, nata in un vecchio insediamento industriale della Rubattino milanese. Al suo interno 13 performers: fotografi, registi, dj, disegnatori, counselor, scrittori e attori.
durata: 20 minuti Ingresso gratuito
Ore 15.30 Corridoio Torre di Vetro
InFactoryAgain ovvero “Tempi moderni” non più contemporanei
Teatro dei Gatti | Bologna
Con Eloisa Gatto, Stefano Rocco, Fabio Arcifa rumori e suoni dal vivo di Davide Fasulo
La performance utilizza un linguaggio di azioni eseguite in sincrono su suoni e rumori realizzati dal vivo con oggetti readymade, materiale di riciclo e strumenti musicali. Protagoniste sono tre identiche sagome nere con contorni bianchi e maschera. I gesti e i rumori costituiscono una partitura di azioni meccaniche, ritmi disumanizzati, che evocano le immagini delle grandi fabbriche. La performance è un’attuale rivisitazione di “L’usine” di Etienne Decroux, una pièce degli anni ‘60 sul lavoro operaio in catena di montaggio. Lo scopo è realizzare una trasposizione artistica che segua la grammatica del mimo corporeo astratto di Decroux: movimenti che non riproducono la quotidianità, ma la evocano.
durata: 20 minuti Ingresso gratuito